Da un po’ è passata la mezzanotte di una splendida domenica di sole dove, tanto per cambiare, ho lavorato tutto il giorno! Ma prima di addormentarmi, voglio parlarti di una famiglia adorabile che produce vini che sono capaci di raccontare la storia della mia terra natia, la Romagna. TreRè ha appena terminato il suo rinnovamento d’immagine, iniziato ad ottobre con il nuovo sito web che ho fatto io per poi arrivare ad oggi, dove le nuove etichette sono state presentate al Prowein di Dusseldorf lo scorso 13 marzo e saranno presentate in Italia al Vinitaly la prossima settimana!

A proposito, ho quasi finito di creare la mia mappa di cantine che non puoi assolutamente perderti al Vinitaly:  20 regioni, 60 cantine, 180 assaggi! La pubblicherò venerdì… quindi mi raccomando, non perdertela 😉

Amo particolarmente il sito di TreRè perché lo considero il mio lavoro migliore. So che non dovrei dirlo perché ho tanti clienti per cui ho lavorato sempre al meglio… ma qui ho dato davvero qualcosa di più, complice anche la disponibilità di Max e Morena, la loro fiducia in me e soprattutto l’ottimo materiale su cui lavorare: quest’azienda è davvero una chicca!

Quando ho preso in mano il lavoro, il sito web era molto lento e pesante, ma soprattutto era stato diviso in 3 sottodomini con 3 diverse installazioni del CMS e questo lo appesantiva al punto da rendere il caricamento davvero difficile, soprattutto per le connessioni meno performanti! Tuttavia la penalizzazione più grande non era questa, ma la sua dispersività: io che sono tutto fuorché l’utente medio, faticavo a trovare le informazioni che mi servivano. Tante volte ho visto che i miei colleghi web designer o le altre web agency non si preoccupano minimamente dell’usabilità del sito web, ma soprattutto dimenticano che l’utente che atterra su un qualsiasi sito web cerca una risposta veloce e gratuita ad una domanda che si sta ponendo. Per questo creare un sito web facile e immediato è sempre la mia priorità.

Qui ho azzardato un po’ con le voci di menù, decisamente insolite! Invece del solito “Chi siamo, vini, photogallery, camere, shop, eventi e ristorante” tanto per citare voci di menù piuttosto banali che ritroverai nel 95% dei siti web, ho pensato di chiamarle con i verbi al tempo infinito presente che rispondono alle azioni che puoi fare all’interno del sito o con i prodotti TreRè.

“Chi siamo” diventa Scoprire”.

” Photogallery” o “Galleria” o “Foto” diventa “Guardare”.

“Vini” diventa “Bere”.

“Ristorante” diventa “Mangiare”.

“Camere” diventa “Dormire”.

“Eventi” diventa “Organizzare”.

“Matrimoni” diventa “Amare”.

“Shop” diventa “Comprare”.

Questa scelta non è solo di una bella coerenza grammaticale e fonetica, ma rende l’utilizzo del sito davvero intuitivo! Per i colori ho scelto un Blu vicino a quello dello stemma originale e l’ho abbinato ad un arancione che Max odia, ma che piace a me e Morena 😀 ed è complementare al blu, lo esalta, mette appetito ed invita all’azione. E poi il rosso delle etichette è stupendo sulla grafica stampata, ma sul web era un pugno in un occhio 😉 Ma ti invito a scoprire il nuovo sito TreRè cliccando sull’immagine sottostante!

Trere_Portfolio

Per quanto riguarda le etichette, il lavoro è stato fatto dal Visual Designer Jona Sbarzaglia che, a parte il sito .biz (mai, mai registrare un dominio .biz! Questo perché questa estensione è usata dai malintenzionati per fare spam e phishing etc e di conseguenza è penalizzata da tutti i motori di ricerca e dai provider di posta elettronica) è davvero in gamba! Ha saputo cogliere alla perfezione la quintessenza della Famiglia TreRè e della tradizione che incarna nel cuore pulsante della Romagna.

L’arte del vino. Ha nomi e volti nuovi il restyling delle etichette dei vini Trerè. Colori e tratti sono decisi, forti, iconografici e immediati. Per dare un impatto materico che ha lo scopo di riconoscere al vino il valore di essere esso stesso il frutto di un’arte. Un’arte che arriva dalla terra e passa attraverso il lavoro sapiente e appassionato di chi questo vino lo produce: una famiglia faentina che da tre generazioni porta avanti una ricerca mirata all’eccellenza della produzione artigianale. Da qui la scelta di uno stile distintivo e riconoscibile, che parla immediatamente di arte, e quindi anche di arte del vino. Per farlo con efficacia, ed aprire la strada all’immedesimazione, la tradizione viene illustrata con l’evidenza della semplicità: le radici restano, i codici cambiano. Attraverso un restyling mirato ad esaltare anche la passione e il gusto di piacere per ciò che si è, mentre si parla di creatività artigianale anche ad un pubblico giovane e di neofiti. Le nuove etichette portano nomi romagnoli che fanno eco a una tradizione consolidata, risuonando in un contesto visivo dove la spiazzante immediatezza del tratto ne aumenta riconoscibilità e carattere. A tutto vantaggio di una visibilità d’impatto, più forte e distintiva. Il tratto schietto è il modo più autentico di raccontare una passione diventata arte.

Jona Sbarzaglia

Jona per me è un vero artista e queste etichette non mi stancherò mai di dire quanto sono belle! Bravo, bravo, bravo! Sono onorata di aver contribuito a questo rinnovamento con lui!

L’agriturismo? Delizioso, soprattutto per una cerimonia stile shabby chic o un matrimonio di campagna.

Il ristorante? Tradizione e innovazione si fondono per una cucina semplice ma davvero gustosa con ingredienti di qualità!

I vini? Assaggiali al Vinitaly! Poi io vi racconterò il resto…

A presto,

Chiara

P.S. ti saluto con questa bella immagine di famiglia, con Morena e Max:morena-trere-max-fabbri

E tu conosci l’azienda Agricola TreRè? Hai mai visitato l’agriturismo o assaggiato i suoi vini? Lasciami un commento… 😉

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