Bottiglie ed Imbottigliamento

L’imbottigliamento

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è l’ultima fase della produzione del vino e deve garantirne la massima stabilità. Per evitare il contatto con l’aria e conseguenti problemi di ossidazione e imbruttimento, si impiegano riempitivi dotate di accessori che prima della tappata insufflano gas inerti insapori ed inodori come l’azoto.

La capacità più consueta delle bottiglie in commercio è di 0.750 l, mentre per i passiti, a causa delle loro limitate produzioni, si usano quelle da 0.375 e 0.500 l. Per gli spumanti e gli champagne esistono 10 diverse taglie di bottiglia, ognuna con il suo nome, che arrivano ad avere fino a 20 volte la capacità della bottiglia standard.

Tappo in silicone

non permette nessun scambio con l’esterno, è utile per i vini da consumare in tempi brevi. Ha 2 vantaggi: il vino rimane tale e quale a quando è stato imbottigliato ed è molto più economico del sughero.

Tappo in vetro

innovativa soluzione inventata recentemente da un medico tedesco ispirata alle confezioni utilizzate un tempo nelle farmacie. Di grande eleganza, è utilizzato ancora per pochissimi vini.

Tappo a vite

nato per evitare l’odore di tappo, si usa soprattutto in Australia e Nuova Zelanda. All’estero si usa soprattutto per i bianchi, anche di ottima qualità. In Italia si pone ancora in un segmento di vini di bassa qualità.

Tappo in sughero

tradizionale tappo usato per vini di pregio per consentirne il perfetto affinamento in bottiglia. Nonostante la malattia del tappo, il suo fascino resiste alla sua antieconomicità ed alle innovazioni.

Il Tappo di Sughero

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Il tappo ha un ruolo fondamentale nell’evoluzione di un vino pregiato ed il sughero è il materiale che garantisce un lungo affinamento in bottiglia. Gli scambi con l’esterno sono quasi impercettibili (ambiente RIDUTTIVO) anche se comportano variazioni nel colore, sempre più pacato, nei profumi, sempre più complessi e nel sapore, sempre più rotondo.

Il sughero utilizzato è quello della Quercus suber, la quercia del sughero, che cresce bene in Portogallo, nel sud-ovest della Spagna, in Sardegna ed in Corsica. La corteccia, in media, viene tolta ogni 9-10 anni, tempo necessario affinché si formi lo strato di cellule morte del tessuto legnoso della pianta. Lasciata stagionare all’aria per 8-10 mesi, poi bollita per 1- 1h 30′, raschiata e rifilata, disinfettata e selezionata in base alla qualità, la corteccia è ridotta in fogli, sottoposta ad una seconda bollitura e stoccata per qualche giorno in ambienti ben ventilati. I fogli sono poi tagliati in strisce larghe quanto il futuro tappo, in senso trasversale rispetto alla direzione di crescita del tronco. Le strisce sono trattate e sbiancate con acqua ossigenata o soluzioni di cloro e poi tagliate nella forma richiesta. Alla fine, per facilitare lo scivolamento del tappo nel collo della bottiglia, la superficie è trattata con cera o paraffina.

Il sughero è un materiale inodore ed insapore, perfettamente impermeabile all’aria ed all’acqua. La sua capacità di aderire perfettamente al collo della bottiglia viene dalla suberina, una componente molto elastica delle cellule del sughero. Le caratteristiche sulle quali si valuta la qualità di un tappo di sughero sono la leggerezza, l’impermeabilità, l’elasticità, la coibenza o termostabilità e l’inerzia chimica.

Il sughero può causare al vino lo sgradevole odore e sapore di tappo, che può essere causato da microrganismi e muffe, soprattutto Cladosporium e Armillaria mellea. L’odore sgradevole è dovuto ad una sostanza chimica (tricloroanisolo) che si forma per interazione tra un fenolo del sughero ed il cloro impiegato durante le fasi di sbiancatura. Anche se oggi si usa quasi solo acqua ossigenata, può formarsi comunque perché il cloro è presente anche nelle acque di lavaggio dei tappi e nell’ambiente.

Champagnotta

in vetro molto spesso verde scuro quasi nero e con fondo molto incavato per resistere alle forti pressioni interne. Si usa per Champagne e spumanti ottenuti con rifermentazione in bottiglia.

 

Champagne Cuvée

simile alla Champagnotta e con le sue stesse caratteristiche, ha forma un po’ più allargata alla base ed il collo è leggermente più lungo.

 

 

Bocksbeutel

chiamata anche pulcianella, ha forma panciuta ed è in vetro verde scuro. Si usa per i vini rossi della franconia, portoghesi od il Montepulciano e l’Orvieto.

Porto

in vetro scuro di tonalità che variano dal verde al marrone, si usa per il Porto ed altri vini liquorosi della penisola iberica (Madeira e Sherry).

Anfora

sinuosa ed in vetro verde chiaro, si usa in Francia per i vini provenzali ed in Italia per il Verdicchio (disegnata nel 1953 dall’architetto milanese Antonio Maiocchi)

 

Bordolese

originaria di Bordeaux, ha spalla pronunciata più o meno alta, il colore varia dal verde fino al marrone scuro per i rossi dal lungo affinamento mentre è trasparente per i bianchi.

 

Albeisa

originaria delle Langhe, in vetro scuro, si usa per i vini rossi piemontesi da lungo affinamento.

Borgogna

priva di spalla, di colore verde scuro, si usa per varie tipologie di vino, soprattutto per i grandi vini di Borgogna.

Tokaj

in vetro trasparente, si usa per il prezioso Tokaji ungherese e ha capacità di 500 ml. Esiste anche nei formati 375 ml, 250 ml, 187,5 ml e 100 ml.

 

 

Fiasco

bottiglia dalle caratteristiche morfologiche molto particolari, è tradizionalmente usata per il Chianti e ha reso famoso il vino italiano nel mondo.

 

 

Marsalese

dalla forma particolare in vetro marrone scuro o nero, è la bottiglia del Marsala, ma una bottiglia molto simile si usa anche per altri vini liquorosi.

 

 

Renana

detta anche Alsaziana, è originaria della Valle del Reno. Tipica forma allungata e slanciata, senza spalla, in vetro scuro. Si usa soprattutto per vini bianchi.

 

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