In questo articolo voglio darti 5 strumenti che hanno fatto la differenza nel mio modo di studiare nella speranza possano aiutarti ogni qualvolta dovrai dare un esame… e in particolare per superare l’esame da sommelier AIS o di qualsiasi altra associazione.
Quante volte hai pensato che dopo anni di lontananza dai libri rimetterti a studiare è un’impresa quasi impossibile? Quante volte ti sei detto di non avere tempo per studiare? Quante volte ti è sembrato di non ricordare niente di quello che leggevi? In questo articolo voglio svelarti le mie 5 tecniche per studiare meno… ma soprattutto meglio e superare l’esame da sommelier! Sia chiaro che non ti racconterò trucchi magici, per superare l’esame DEVI assolutamente studiare! Tuttavia darti un metodo sarà molto utile per essere più efficace nel tuo modo di farlo!
Ma quali sono i pilastri fondamentali di queste tecniche?
- ISOLAMENTO AMBIENTALE
- CONCENTRAZIONE E DECISIONE
- DA CONCETTO AD EMOZIONE
- LETTURA VELOCE
- MEMORIA FOTOGRAFICA
Sei pronto? Iniziamo 😉
“Per acquisire conoscenza, si deve studiare, ma per acquisire l’esperienza, si deve osservare.”
M. Vos Savant”
Vuoi superare l’esame da Sommelier?
1. Impara a concentrarti: evita biblioteche, sale studio e luoghi affollati.
“Niente ti allontana dall’obiettivo come distrarti da esso”.
Evita come la peste:
- la casa dei tuoi amici: i gruppi studio sono assolutamente controproducenti! Sì a passarsi gli appunti, sì a sistemare insieme il materiale di studio, sì a vedersi una volta a settimana un paio d’ore a fare i quiz… ma studiare NO! STUDIA A CASA TUA, DA SOLO, IN SILENZIO! Il gruppo di studio significa solo che adatterai il tuo ritmo a quello dello studente più lento e le distrazioni diventeranno esponenziali! Da evitare assolutamente!
- l’aula studio: se a trent’anni non hai ancora capito che in aula studio si va per non studiare non so cosa fare… davvero: la tua è una causa persa!
- la biblioteca: non mi dire che ti servono i libri della biblioteca per diventare sommelier! La biblioteca è perfetta per leggere un libro, ma di certo non è funzionale per diventare un esperto di vino! Le biblioteche sono solo luoghi dove è facile perdere la concentrazione perché pieni di distrazioni (ragazzi carini, libri, CD, macchinette di cibo spazzatura…)
Vuoi superare l’esame da Sommelier?
2. Prepara l’ambiente: elimina tutto ciò che è superfluo.
”Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.”
Seneca
E quanto aveva ragione! Per studiare meno devi studiare meglio: ottimizza l’ambiente che ti circonda per migliorare la qualità del tempo che passi studiando. La prima cosa che devi chiederti è “Cosa mi serve per studiare?” Sì a un libro, un quaderno degli appunti, una penna (che funziona)… No a tutte le distrazioni: smartphone, la connessione internet del computer/tablet, TV… ho visto troppe persone lamentarsi delle ore passate a studiare… ma quando analizzavo il tempo che avevano effettivamente trascorso sui libri era davvero irrisorio! Troppe distrazioni, messaggini, chat… davvero, te lo dico col cuore… è inutile che dici di aver studiato 8 ore filate se le hai intervallate ogni 15 minuti con un sms o con un messaggio whatsapp… non hai studiato davvero, hai solo perso tempo!
Bene, ricominciamo insieme… cos’hai ora sul tavolo? Elimina tutto quello che non ti serve davvero… e appena hai finito con le distrazioni… inizia a eliminare anche i libri!
Come? I libri? Esatto! Troppi libri sul tavolo ti creano ansia da prestazione, fatica decisionale e soprattutto una grande perdita di tempo. Diventare sommelier AIS non è una passeggiata! Il programma è vastissimo ed in continua evoluzione, e anche ammesso che tu lo affrontassi tutto, tralasceresti sicuramente qualcosa! Quindi concentrati sulle cose che sai con certezza che troverai all’esame (la scheda di degustazione del vino e la scheda di abbinamento cibo/vino) che oltretutto ti danno molti punti, poi affronta tutto il resto. E ricorda:
“In ogni momento, minore è il numero delle decisioni che prendi, migliore è la loro qualità.”
Vuoi superare l’esame da Sommelier?
3. Fissa gli argomenti: impara a collegare i concetti alle emozioni.
”Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate.”
L’emozione dentro un click del fotografo Simone Malatesta
Ecco, qui urge un esempio pratico… Io ho una memoria fotografica straordinaria… ma al tempo stesso fatico a ricordarmi il nome di mia madre (è un’esasperazione per dirti che non ricordo i nomi naturalmente: si chiama Pierpaola!)… così ero davvero preoccupata quando studiavo le DOC e le DOCG… per me era davvero impossibile ricordarle! A proposito, sai che DOC mi hanno chiesto il giorno dell’esame? Così a me e Laura è venuta la brillante idea di associarle ad intrighi amorosi! Come? No, non siamo impazzite! Ti faccio un esempio con la Sardegna:
Monica di Sardegna è fidanzata con Girò di Cagliari che a sua volta è cugino di Nasco di Cagliari che non è altro che il primo fidanzato di Monica.
Ti sembra una follia? Forse… ma intanto queste sono le prime DOC che ho ricordato! E non è finita qui: quel giorno io e Laura ci scambiammo la promessa che se fossimo diventate sommelier al primo appello d’esame ci saremmo tatuate la “M” di Monica sul dito medio… e così fu… Laura mi ha regalato un tatuaggio identico al suo per il mio compleanno… lei l’ha appena fatto… a me tocca questa settimana… brrrr speriamo non faccia troppo male!
[N.B. Alla fine non mi sono fatta nessun tatuaggio e mi sono anche stancata del modo di vivere di Laura… anche se le vorrò sempre bene!]
Vuoi superare l’esame da Sommelier?
4. Impara a studiare velocemente, ovvero impara a leggere velocemente!
“Anche se non leggi, stai vicino a chi lo fa. Al contrario del fumo, la lettura passiva fa bene.”
Come dice il caro Nicola Brunialti, che ho avuto il piacere di conoscere su Twitter diversi anni fa, la lettura passiva fa benissimo: dalla cultura e dallo studio di un tuo collega puoi imparare tantissimo, semplicemente limitandoti ad ascoltare.
Tuttavia devi anche rassegnarti a leggere, ed è qui che entra in gioco la velocità di lettura.
Sono convinta che la velocità di lettura sia fondamentale per uno studio di qualità. Qualcuno potrebbe dirmi che veloce non significa bene, ma io parlo di veloce e bene, ovvero comprendendo quanto si legge. Ti do subito una buona notizia: la velocità di lettura è un qualcosa che si impara. Come? Leggendo molto. Leggo mediamente almeno 12 libri all’anno adesso che ho poco tempo… (ma mi sono promessa di tornare a leggere di più…) ma fino a 3/4 anni fa superavo le 100 letture annue di tutti i generi! E ho notato una cosa: più leggo, più sono veloce a leggere.
E tu quanto sei veloce a leggere? Fai subito questo test di lettura veloce e scrivimi il tuo risultato in un commento!
Il mio consiglio per leggere più velocemente è muovere gli occhi velocemente, senza mai tornare indietro. Può sembrarti banale, ma funziona! E soprattutto… non sforzarti di capire ogni parola! Piuttosto leggi il paragrafo due volte, ma impara ad essere veloce! (e vedrai che col tempo non ci sarà più qualcosa che non capirai! Sarai meglio di un dizionario!)
Vuoi superare l’esame da Sommelier?
5. La memoria fotografica è il tuo alleato migliore: usala!
Sempre sull’onda del mio adorato Ludwig Mies van der Rohe:
“Less is more” ovvero “Il meno è il più” Ludwig Mies van der Rohe
ti propongo di adottare la stessa teoria quando si parla di memoria fotografica. Come? VEDI DI MENO, RICORDA DI PIU’. In pratica impara a memorizzare ad occhi chiusi… e a ritrovare gli stessi concetti ad occhi chiusi! Ti aiuta a focalizzarti senza distrazioni (e qui si torna ai punti 1 e 2).
Per attivare la tua memoria fotografica “fissa” i libri come fossero immagini sforzandoti di ricordare la posizione delle parole, delle immagini… concentrati sull’insieme e non sui particolari… guarda le parole come fossero blocchi di immagini!
E tu che memoria fotografica hai? Fai subito questo test sulla memoria fotografica e scrivimi il tuo risultato in un commento!
Un piccolo trucco per concentrarti di più e migliorare i tuoi risultati? Quante volte da bambino ti hanno fatto sputare la gomma a scuola? Niente di più sbagliato: tu mastica una gomma se stai studiando! Si, hai capito bene! Mentre studi è opportuno masticare una gommina per aumentare la concentrazione! Da una ricerca di un’istituto di Radiologia giapponese di un paio d’anni fa è emerso che masticare una gomma stimola la concentrazione e migliora la tua memoria a breve termine. Tramite una risonanza magnetica si è scoperto che chi mastica una gomma mette in funzione 8 aree del cervello in più di chi non lo fa. Le maggiori prestazione di attenzione si spiegano quindi o con una maggiore irrorazione sanguigna cerebrale o con una maggiore rilassatezza che deriva dall’atto del masticare. Quindi… fan culo alla maleducazione! Concentrarsi su quanto ti dice chi hai davanti è in assoluto la più grande forma di rispetto che puoi dargli.
Insomma… per superare l’esame e diventare sommelier serve studiare… spero con questi consigli di averti aiutato a ridurre la quantità ed aumentare la qualità del tempo dedicato allo studio! Come sempre, il regalo più bello che puoi farmi per ringraziarmi di questo articolo è lasciarmi un commento qui sotto… grazie di cuore!
Un abbraccio, Chiara
PS ti saluto lasciandoti risorse utili per l’esame… e ti anticipo che sto lavorando ad un articolo sulla Francia davvero impegnativo ma che ti aiuterà tantissimo!
Ecco dei miei articoli che ti consiglio assolutamente di leggere:
- Come superare l’esame AIS e diventare sommelier?
- Come riconoscere se un vino sa di tappo?
- Che regali utili posso farmi per diventare sommelier?
- Come imparo ad abbinare il vino al cibo?
- Domande & Risposte per superare l’esame da sommelier AIS
Come sempre in bocca al lupo e… sbronziamolo sto lupo!!! 😝🍀🍷
Hai già comprato il mio libro dedicato agli aspiranti sommelier “Come diventare Sommelier”?
Ci sono tutti i miei appunti sintetizzati, ti prometto che ti sarà utilissimo per ripassare!
Libro “Sommelier: il Manuale Illustrato” Ed. Speciale 2024
Tutti i miei appunti sul vino e sul cibo in un solo libro. Il manuale è pensato per tutti gli aspiranti sommelier, ma è utilissimo anche per i “già sommelier” che vogliono ripassare, per i winelover che vogliono cominciare a dare basi concrete alla loro passione e per gli operatori di settore che vogliono guadagnare di più imparando sia a gestire la cantina del loro ristorante sia a vendere la bottiglia giusta ai loro clienti.
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