Oggi, sul filone toscano che aleggia nel blog in queste ultime settimane, ho deciso di stappare il Bolgheri Podere Conca “Agapanto” 2018 in abbinamento a una deliziosa bistecca montisolana. Scelta perfetta per festeggiare la prima puntata del mio podcast dedicato all’abbinamento cibo vino intitolato “Il Rosso (non) sta bene con tutto”.
Bolgheri è un piccolo e meraviglioso borgo in provincia di Livorno che merita assolutamente di essere visitato. Percorrere il Viale dei Cipressi secolari che collega il settecentesco Oratorio di San Guido con il scenografico centro storico di Bolgheri è un’esperienza bucolica da fare almeno una volta nella vita. Firma la DOC Bolgheri, conosciuta e rispettata in tutto il mondo, in un territorio delimitato a un solo comune: Castagneto Carducci. Ed è proprio entro i suoi confini comunali che si trova la splendida frazione di Bolgheri.
I vigneti si trovano tra 10 m e 400 m sul livello del mare e da alcuni è possibile ammirare il Mar Tirreno con l’Arcipelago Toscano e la Corsica. L’ecosistema è complesso: da un lato abbiamo le colline boschive con terreni ricchi di depositi alluvionali, dall’altro abbiamo la pianura sabbiosa con terreni marini ricchi di fossili e conchiglie. Un microclima speciale con tanta luce, pioggia soprattutto nella fase vegetativa e venti che persistono 250 giorni l’anno contribuisce a creare questi vini rossi elegantissimi.
Podere Conca è un delizioso complesso colonica con mattoni a vista e caratteristiche finestre con gli infissi rossi, gli stessi infissi che sono diventati il logo dell’azienda composto da 3 quadratini rossi: una scelta che trovo deliziosa! La famiglia Cirri, proprietaria della cantina, conduce secondo i rigidi dettami dell’agricoltura biologica le sue vigne e i suoi olivi rispettando i cicli di vita naturali delle piante e proteggendo la biodiversità. Ho trovato questi vini e quest’azienda un’amore… prometto che a fine pandemia andrò a visitarla! 😍
Bolgheri DOC “Agapanto” 2018, Podere Conca – Appunti di degustazione
Questo vino viene elaborato da uve cabernet sauvignon, cabernet franc e ciliegiolo. L’uva viene raccolta a mano, diraspata, pigiata e fermentata con le bucce in serbatoi d’acciaio per circa 20 giorni. Succesivamente affina per circa 12 mesi in barriques e tonneaux di secondo passaggio.
In etichetta è riportato un fiore Agapanthus, genere di piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, originarie del Sudafrica. Il nome deriva dal greco agàpe (amore) e ànthos (fiore). Dato che in casa mia a momenti ci sono più piante – soprattutto orchidee – che bottiglie di vino non posso che apprezzarlo…
La mia degustazione. Si presenta di un bel rosso rubino intenso e impenetrabile. Roteando il bicchiere si formano archetti ravvicinati da cui il vino scende piuttosto lentamente. Il naso è delicato ed elegante, con note di sottobosco, spezie, rabarbaro, vaniglia, cioccolato al latte e gelso nero maturo. In bocca è fresco, strutturato, tannico, sapido e molto persistente.
Questo Bolgheri ha davvero un rapporto qualità prezzo straordinario: solo 18€ per una bottiglia che ti farà fare una bellissima figura ovunque! Lo puoi comprare sul sito della cantina QUI.
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Bolgheri DOC “Agapanto” 2018, Podere Conca – Abbinamento vino-cibo
Visto che ne approfitto di questo articolo per presentarti il mio podcast “Il Rosso (non) sta bene con tutto” è giunto il momento di parlare di abbinamento vino cibo! Oggi questo Bolgheri è molto giovane e si presenta ancora un po’ ruvido pertanto, se lo vuoi già stappare, ti consiglio una bistecca come la mia possibilmente alla brace! Se proprio vuoi puntare sui salumi scegli degli insaccati (tipo il salame o la finocchiona per rimanere in Toscana) perchè sono normalmente più grassi e aromatici di quelli da pezzo (tipo il prosciutto o la bresaola). Con un panino farcito di porchetta deve essere straordinario. Se vuoi un formaggio scegline uno grasso a pasta morbida, magari cremoso, capace di bilanciare la sapidità e ammorbidire il tannino.
Il mio miglior consiglio? Compra una confezione da 3 bottiglie e aprine una oggi, una tra 3 anni e una tra 6 anni… e confronta i tuoi appunti di degustazione delle varie annate!
La carne che ho comprato oggi da Mascia era a dir poco commovente! Marezzatura del grasso giusta, una scottata veloce sulla piastra rovente… e un prezioso consiglio da cuoco: quello di coprire il piatto con una campana di vetro mentre attendo un minuto prima di servire per dare il tempo ai succhi e al calore di distribuirsi uniformemente. Ho sempre aspettato, ma non mi era mai venuto in mente di coprirla per evitare che si raffreddasse… quindi grazie a Mauro Ravazzolo per avermelo insegnato!
Insomma, un abbinamento cibo vino delizioso, l’ennesima conferma che Il Rosso non sta bene con tutto.
Ti ricordo infine che puoi ascoltare il mio podcast su Spotify, iTunes, Amazon Alexa, Google Podcast e su tutte le principali piattaforme di distribuzione.
Cheers 🍷
Chiara
Il rosso (non) sta bene con tutto
Come creare l’abbinamento vino-cibo perfetto? Ogni martedì una nuova lezione informale di 15 minuti adatta a tutti gli appassionati di vino professionisti e non per scoprire tutti i segreti del gusto e dei suoi abbinamenti.
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