Prima stavo parlando con mio papà di Instagram… e lui mi ha chiesto “Come posso vedere le foto su Instagram senza essere iscritto?”. Cavolo! Ma sai che non ci avevo mai pensato? In effetti come vedere le foto su instagram senza essere registrato è una vera necessità, perché anche se Instagram ormai ha numeri da capogiro, in Italia c’è ancora qualcuno che non ha il profilo! Così ho deciso di dedicare un articolo settimanale sul mio wine blog con le più belle foto che ho postato su Instagram durante la settimana… ti piace come idea? 😍 Questo mi ha ispirato di dedicare un articolo al mondo dei wine influencer e all’argomento spinoso: quanto costa un influencer su instagram?
Ti confesso che anni fa non avevo visto Instagram come un potente mezzo di social media marketing, ma a pochissimi giorni dal suo ottavo compleanno (6 ottobre 2010 il lancio ufficiale) posso ammettere di essermi sbagliata. A mia discolpa devo dire che l’acquisizione di Facebook ha migliorato tantissimo Instagram e ha sviluppato le grandi potenzialità che un social network basato sulle immagini poteva avere dentro di sé. Ad oggi sono ancora scocciata dalla grandissima compravendita di followers e di like che c’è su questa piattaforma, e non puoi capire quanto mi mordo la lingua quando vedo il profilo dell’instagrammers di turno che fa il fenomeno con migliaia e migliaia di followers comprati… e poi ha un engagement dell’1-2%! A fianco di questo assurdo mercato però ci sono i 15 milioni di utenti italiani che usano Instagram ogni mese… un numero da capogiro se pensi che in Italia siamo 60 milioni e ci sono anziani, bambini e neonati!
A fianco dei veri influencers, in tutte le categorie, ci sono orde di “mamme blogger” e bimbe minkia di ogni genere a caccia del prodottino gratis, che non gliene frega nulla se è un paio di mutande, un lucida labbra o una bottiglia di vino. L’obiettivo dell’azienda è aumentare il fatturato con il lavoro dell’influencer, non regalare il suo prodotto all’ennesima mamma blogger/bimba minkia recensionista incallita di turno. A mio parere un Influencer “vero” può promuovere solo cose pertinenti alla sua nicchia. Faccio un esempio per quel che mi riguarda che funziona meglio: io sono una wine blogger specializzata in bollicine e abbinamento cibo-vino con un’attenzione particolare rivolta all’home decor . Cosa è naturale che io promuova? Gli ingredienti che uso per preparare i piatti che abbino ai vini che degusto, stoviglie per la tavola, tovagliette e centrotavola, oggetti d’arredamento, borse capienti/zaini indispensabili per l’enoturismo e altri accessori da viaggio, notebook e smartphone per il mio lavoro di wine blogger, scarpe comode per camminare in qualsiasi situazione… ecco, non è naturale ad esempio che io promuova un paio di orecchini o un set di trucchi! 😄
Oggi le più grandi aziende del mondo usano gli influencer su Instagram per promuovere i loro prodotti. A primo impatto so che ti sembra assurda l’idea di pagare per un post su instagram, ma se hai un’attività hai sicuramente acquistato della pubblicità nella tua vita, e anche fosse che hai fatto da solo, quanto ti è costato mostrare il tuo prodotto a 10.000 potenziali clienti in target? E a 100.000? E a 1 milione? Oltretutto un passaggio in TV o una pubblicità sul giornale sono “rumore” (talvolta anche fastidioso) nella vita delle persone. Io per prima, quando ancora guardavo la televisione, facevo zapping durante la pubblicità, o mi distraevo per prepararmi un tè caldo. Quando invece il tuo potenziale utente è su Instagram guarda con grande interesse le foto dei profili che segue! Il mondo del vino in Italia è una nicchia, e pertanto i micro-influencers sono preziosissimi per promuovere la tua azienda a un pubblico davvero interessato.
Ma quanto costa un micro-influencers su Instagram?
Ricordati che la gestione professionale di un profilo instagram è un lavoro a tutti gli effetti e pertanto un post studiato va pagato in funzione del numero di follower (chiamiamola “copertura”) e dell’engagement che l’influencer che hai scelto ti offre. Per capirci, un profilo Instagram con 10 k followers che per ogni post fa 600 like vale di più e gode di una reputazione migliore di un profilo instagram con 100 k followers che per ogni post fa 1000 like! La regola generale dei grossi brand americani (che hanno iniziato a giocare questa partita prima di noi) per calcolare il prezzo di un influencer a post è 1 centesimo a followers. Tradotto:
- 10.000 followers x 0,01 cent = 100 €
- 100.000 followers x 0,01 cent = 1.000 €
- 1.000.000 followers x 0,01 cent = 10.000 €
Considera questo prezzo “buono” per un engagement del 5%, da diminuire o da aumentare fino al 40% in funzione del magico numerino dell’engagement. Un wine influencer con 30K followers e un tasso di engagement del 5 %, ad esempio, chiede mediamente 280 € per post e 75 € per una serie di 5 storie. Prendi questo prezzo con le molle, ma impara a “pesare correttamente” l’influencer a cui vuoi rivolgerti: centinaia di migliaia di follower con un engagement dell’1-2% servono solo a chiederti più soldi per poi ritrovarti magari con lo stesso numero di like e di commenti del micro-influencer onesto con “soli” 30 k followers!
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A meno che tu non pensi di rivolgerti a un big influencer con milioni di followers non considerare engagement inferiori al 3%. E anche se avessi un budget così alto per una campagna instagram, a mio avviso non sarebbero soldi ben spesi: se prendi un personaggio televisivo con un milione di followers, quanti di questi possono essere concretamente appassionati del tuo prodotto? No, non ne vale la pena per la tua azienda investire 10.000 € su una singola foto del VIP di turno… fa la fine della pubblicità in televisione! Scegliti un micro influencer (o meglio ancora più di uno) di nicchia compatibile con l’immagine del tuo brand e con un pubblico in target. Pensaci bene: hai più possibilità di incrementare le vendite con 10.000 like non in target o con 1.000 like in target?
Io sono una micro-influencers su Instagram perché ho attivato da pochi mesi il profilo e nono posso certo “vantare” i numeri che ho qui sul wine blog (dove però accetto pubblicità solo di aziende che non imbottigliano nemmeno uno spillo!)… però sono in forte crescita perché pubblico contenuti di alta qualità e il mio engagement del 6,4 % parla da sé!
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In sintesi: Gestire un profilo Instagram è un lavoro che costa tempo e quindi soldi. Diffida da chi ti chiede o propone collaborazioni gratuite (salvo il rarissimo caso in cui vendi un prodotto che l’influencer vuole per sé e quindi è disposto a proportelo), soprattutto se parliamo di un user con più di 30 k followers… probabilmente sono comprati e servono solo come specchietto per le allodole per ricevere prodotti e campioncini gratuiti. Tu vuoi essere un’allodola?
Ora che hai un’idea più chiara di quanto costa un influencer su Instagram e che tipo di influencer può servire alla tua azienda… che ne dici di dare un’occhiata insieme ai miei ultimi post? 😍
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Le mie ultime 2 settimane su Instagram:
A prestissimo su Instagram allora! 😍
Chiara