Sono appena tornata dal Merano Wine Fest e finalmente mi fermo un attimo per parlarti della cantina Massimago, dei suoi vini, del suo Amarone della Valpolicella, ma soprattutto dell’esperienza che ho vissuto nei dintorni di Verona. Ho deciso di dare un taglio diverso a questo articolo perchè Camilla Rossi Chauvenet mi ha colpita particolarmente, perchè in un qualche modo, a suo modo, mi ha ricordato me stessa. Quindi grazie a Pellegrini SpA per questo nuovo splendido Press Tour e per avermela fatta conoscere! ❤️
Io sono una ragazza molto romantica, ma di un romanticismo esteso ad ogni aspetto della vita. E quando parlo di Romanticismo intendo proprio quella ricerca del Sublime che animava ogni quadro di Turner e che si esprimeva grazie a un’affascinante studio della luce e del colore. Per questo nel 2015 ho deciso di lasciare il mio appartamento nel centro storico di Ravenna per rincorrere quel sogno romantico che avevo da bambina: il lago. Qui ho trovato quelle atmosfere bucoliche che un tempo solo immaginavo nella mia mente e mi sveglio con la luce del sole che filtra nella foschia del mattino. Qui mi sento piccola dinanzi alla vastità della Natura e questo mi tranquillizza enormemente. La verità è che in questo luogo, lontano dalla vita frenetica delle città, dai tempi e dai ritmi del mondo, ho capito che basto a me stessa. Io non contemplo disinteressatamente la bellezza del lago, ma sono parte del sistema in cui egli stesso esprime la sua quiete quanto la sua forza. E se ti stai chiedendo cosa c’entrano queste parole con Massimago e con i suoi vini… lo capirai tra qualche riga, promesso! ❤️🍷
Massimago Wine Experience
ore 17:30 – Aperitivo di benvenuto e presentazione dell’azienda al tramonto sul carro panoramico tra le vigne
Dopo una breve passeggiata tra le vigne siamo saliti su un carro dove, a lume di candela, abbiamo degustato il primo vino dell’azienda mentre le nuvole si tingevano di uno splendido color corallo. Piccoli stuzzichini fritti sgrassati da questa bolla rosé di corvina e corvinone con un’eccezionale acidità e una beva molto facile, con tanti profumi speziati. Camilla parte il racconto con l’origine del nome Massimago che in latino significa Maximum Agium, ovvero dove c’è il massimo livello di benessere. Questa tenuta è di proprietà della famiglia Cracco (la famiglia della sua mamma) dal 1883 e è stata rilanciata nel 2003 con il progetto della cantina, delle camere, della cucina e del centro benessere! Che dire? Mai nome fu più azzeccato! Dove puoi avere maggior benessere di un luogo dove mangiare bene, riposare bene, rilassarti bene e soprattutto bere bene?
Massimago Wine Experience
ore 18:30 – Visita del fruttaio e composizione di un messaggio d’amore per le uve in appassimento
Lo splendore del suo volto
farebbe pallide le stelle, come la luce del giorno,
la fiamma d’una torcia. Se poi i suoi occhi
fossero nel cielo, quanta luce su nell’aria:
tanta che gli uccelli credendo finita la notte
comincerebbero a cantare.
Questi versi di Romeo e Giulietta sono le prime cose che ho pensato quando ho letto il programma che Camilla ci ha preparato per il press tour di Massimago. Faccio press tour continuamente, ma un programma così romantico non me lo aveva ancora proposto nessuno. Per questo ho deciso di scrivere proprio questa frase nel mio biglietto d’amore per le uve in appassimento. Questa parte dell’azienda è davvero bellissima e molto moderna: le pareti che si aprono permettono un ricambio d’aria eccellente quando le condizioni climatiche lo consentono. Considera che durante il lungo appassimento delle uve nelle piccole cassette di plastica, la ventilazione è fondamentale per evitare marciumi. Le cantine che producono Amarone della Valpolicella hanno grandi ventilatori piazzati un po’ ovunque nei vari ambienti.
Oltretutto non ti ho ancora detto che la nostra passeggiata nelle vigne è cominciata proprio dall’orto, dove abbiamo raccolto gli ingredienti per preparare una deliziosa bruschetta da condire con l’olio extravergine prodotto proprio da Massimago. Ho preparato un crostino con il prosciutto crudo affumicato (che putroppo non cresce nell’orto o ne avrei un giardino pieno!), i pomodorini, il peperoncino, l’insalatina e il prezzemolo. Ah, proprio il prezzemolo era particolarmente buono e profumato, non era la classica varietà che si trova in giro! Così, circondati da preziose uve in appassimento, abbiamo mangiato questi crostini abbinati al Valpolicella DOC 2018. Un vino rosso “leggero” con una bevibilità straordinaria! Da provare assolutamente con l’anguilla alla brace… o se proprio non ti piace l’anguilla è perfetto per il baccalà e lo sgombro… e anche con un fritto di paranza! Giusto per non dirti che naturalmente sta benissimo con qualsiasi stuzzichino d’aperitivo e in particolare con gli affettati!
Massimago Wine Experience
ore 20:00 – Aperitivo in bottaia
L’aperitivo in bottaia è stato posticipato tra il secondo e il dolce: purtroppo il programma ha subito continui aggiustamenti dovuti al maltempo. Devo dire però che anche questa formula mi è piaciuta molto: ne abbiamo approfittato per degustare diverse annate del Profasio, a mio avviso il vino più interessante dell’azienda! Il Profasio è il Valpolicella Sueriore DOC e ho degustato il 2009, il 2011, il 2012 e il 2015. Il 2009 l’ho trovato un ottimo vino, il 2011 mi ha convinto al naso, ma in bocca l’ho trovato “seduto” e con un gusto poco piacevole. La 2012 è straordinaria, pazzesca… ne avrei bevuta l’intera bottiglia senza accorgermene! Balsamico, minerale, speziato, morbido ma ancora freschissimo e con una struttura potente che non ne pregiudica la piacevolezza. Anche la 2015 è stata un’annata fantastica per il Profasio, ma secondo me dovresti prenderne qualche cassa e tenertela in cantina ancora un paio d’anni per avere le maggiori soddisfazioni: sono più che certa che evolverà in modo magnifico! Le uve del Profasio provengono dai migliori appezzamenti di Massimago: Macie e Boscare. Il terreno è calcareo e minerale e i vigneti, posti ad un’altitudine di circa 350 metri sul livello del mare, sono esposti a sud-ovest.
Profasio in greco significa “che ti fa parlare”… e devo dire che due persone davanti a questa bottiglia potrebbero raccontarsi i segreti più preziosi o i progetti più importanti ed essere davvero entusiasti e fiduciosi.
Massimago Wine Experience
ore 20:30 – Cena con i vini dell’azienda davanti al camino
Sai cosa c’è di più bello di cenare in 14 davanti al camino acceso in compagnia di una dolce melodia e ottimi vini? Solo farlo in due! Chef Ervin ci ha preparato un menu piuttosto interessante con ingredienti km0 dove ha spiccato il secondo, il rotolo di gallina cotto a bassa temperatura con salsa di uva corvina e cipolla cotta nell’Amarone. In abbinamento l’Amarone della Valpolicella DOCG 2013 che ho trovato piacevolissimo, soprattutto in bocca, grazie al suo equilibrio! Poi voglio ringraziare Camilla per averci fatto assaggiare una cosa preziosa come il salasso di Amarone 2010 in abbinamento al dessert, che anche mi è piaciuto molto! Un semifreddo all’Amarone e rapa rossa con crumble di mandorle e barbabietola che è stato ben studiato sia dal punto di vista cromatico sia dal punto di vista del gusto e della consistenza, bravo Ervin!
Infine voglio sottolineare a merito la mise en place… carinissimo il sottopiatto in legno firmato Massimago!
Quando dico che gli ingredienti sono Km0, sono davvero km0! Infatti nella tenuta è presente un allevamento di galline con un gallo “non sveglissimo” che -per fortuna- non disturba i clienti cantando a tutte le ore come quello del mo vicino di casa!🤬😅
Sono presenti anche i conigli… e tutti gli animali sono trattati benissimo e hanno un ampio spazio per circolare oltre che hanno il piacere di dormire dentro le botti che fanno loro da comode casette! In foto una delle protagoniste de “la grisetta”, credo ravvicinata parente della nostra cena.
Massimago Wine Experience
ore 22:00 – Castagnata davanti al falò
Ecco, per me le serate più belle sono quelle d’inverno, magari con la neve, davanti a un falò. Il vin brûlé che ci scalda le mani mentre sbucciamo una caldarrosta e magari qualcuno che suona la chitarra. La luna, le stelle, la neve, gli alberi che sembrano toccare il cielo.
Purtroppo ha cominciato a piovere… ma le castagne le abbiamo mangiate davanti al camino della sala da pranzo. Un’atmosfera comunque molto suggestiva, complice la bellezza della sala dove tutto è curato in ogni minimo dettaglio.
Massimago Wine Experience
ore 22:30 – Caccia alle streghe nel bosco con passeggiata notturna e assaggio di vecchie annate nell’appezzamento più alto
Ecco, di questa cosa ero molto curiosa e l’ho espresso anche più volte a Pietro in macchina! Putroppo il meteo non ci ha assistito, e così niente caccia alle streghe! Che poi, io ho paura del buio… chissà com’era la passeggiata notturna nel bosco senza luna! Per fortuna le vecchie annate le avevamo già assaggiate in bottaia… ma mi è mancato non poter passeggiare nell’appezzamento più alto! Spero proprio che Camilla lo riorganizzi in primavera o estate! E poi io adoro passeggiare, soprattutto al lago tra i vigneti.
Così, mentre nel tempo che ho terminato questo articolo, ho preparato e cotto la mia torta per la colazione della prossima settimana. Farla è semplicissimo: ti basta un’impastatrice Kenwood Chef come la mia che trovi su Amazon cliccando QUI (se non ce l’hai regalatela per Natale… a me l’ha regalata per Natale un mio ex fidanzato e devo dire che è stato uno dei regali più belli che ho mai ricevuto!) e uno stampo tondo in silicone da 18 cm di diametro! Eccoti gli ingredienti se vuoi prepararla… io sono curiosa di assaggiarla con quella chicca che mi ha fatto sentire Camilla col dolce, secondo me sta proprio benissimo.
- 4 uova intere freschissime
- 160 g di burro di eccellente qualità
- 100 g di farina manitoba
- 60 g di fecola di patate
- 100 g di zucchero a velo
- 60 g di zucchero semolato
- 6 g di lievito vanigliato per dolci
- la scorza grattuggiata di un limone
- una tazzina da caffè di rum (possibilmente agricolo) o, in emergenza, una fialetta al rum
- un pizzico di sale fino
Per farla monta le uova con lo zucchero semolato fino ad ottenere una crema chiara, poi aggiungi il burro e lo zucchero a velo. Quando hai ottenuto una deliziosa crema, aggiungi il rum (o l’aroma) e la scorza grattuggiata del limone. Nel frattempo setaccia la farina, la fecola e il lievito e aggiungili alla crema un cucchiaio per volta. In ultimo un pizzico di sale… e voilat, l’impasto è pronto per essere messo in uno stampo in silicone e poi nel forno statico a 170°C. Nel mio si è cotta in 40 minuti, ma per sicurezza già dopo 30 minuti ti consiglio di fare la prova dello stecchino: la tiri fuori appena è pronta! A piacere puoi spolverarla con il cacao amaro o lo zucchero a velo!
Ora ti saluto, ho un caffè e una fetta di torta che mi aspettano mentre guardo “L’Amore non ha regole” sul divano con la copertina, il cane e una yankee canale accesa alla Vaniglia del Madagascar… giusto per essere in tema romanticismo!
Cheers ❤️🍷
Chiara
PS Come sempre ringrazio Sony e Universo Foto per la splendida macchina fotografica compatta professionale RX100M4 con cui ho scattato le foto più belle di questo articolo.