Ieri sera sono stata ospite della Masterclass “Il Lugana ieri, oggi e domani” organizzata dal Consorzio Lugana all’interno della Milano Wine Week presso lo splendido Palazzo Bovara che ha anche il pregio di avere la fermata della metro proprio davanti all’ingresso. La Masterclass è stata splendidamente condotta da Aldo Fiordelli, corrispondente di decanter e membro del comitato di direzione guide de L’Espresso. L’obiettivo è stato condurre noi della stampa specializzata in un breve viaggio finalizzato a mostrare la versatilità del Lugana.
La denominazione Lugana DOC è stata la prima ad essere riconosciuta in Lombardia nel lontano 1967. Il consorzio per la sua tutela è nato alcuni anni dopo, nel 1990 e quest’anno ha compiuto 30 anni. Il Consorzio Lugana ha 1 denominazione sviluppata in 5 tipologie – Lugana DOC, Lugana DOC Superiore, Lugana DOC Riserva, Lugana DOC Vendemmia Tardiva, Lugana DOC Spumante – all’interno dei 5 comuni di Desenzano del Garda, Lonato del Garda, Sirmione, Peschiera del Garda e Pozzolengo. 2.500 ettari complessivi coltivati da 180 viticoltori che, attraverso 90 imbottigliatori, producono 21,7 milioni di bottiglie (dato 2019). L’hashtag ufficiale del Consorzio, che ha superato le 6000 menzioni, è #LuganaLover, quindi non dimenticare di usarlo se condividi questo mio articolo sui social network!
Montonale – Lugana DOC Montunal 2019
100% turbiana.
Si presenta giallo paglierino brillante e consistente. Al naso è molto floreale, citrino e con una nota di gelato alla banana e di fieno secco. In bocca è particolarmente sapido, continua ad essere citrino ed è anche piuttosto strutturato con una spalla acida importante. L’alcol è un po’ troppo presente.
Dopo qualche minuto nel bicchiere prevale un intenso aroma di mandorla. A mio avviso è ancora troppo giovane per essere apprezzato.
Zeni – Lugana DOC Marogne 2019
100% turbiana.
Si presenta giallo paglierino brillante e consistente. Al naso è grasso con note di banana matura, confettura di limoni, marzapane e fiori gialli. In bocca è completamente diverso dal precedente, più grasso e morbido, pur mantenendo la stessa grande spalla acida.
L’ho trovato più pronto da bere e con un potenziale di invecchiamento inferiore.
Cascina Maddalena – Lugana DOC Capotesta 2019
100% turbiana.
Si presenta giallo paglierino brillante e un po’ meno consistente, probabilmente ha un grado alcolico inferiore agli altri. Al naso è molto più agrumato con il limone che diventa più vicino ad un olio essenziale. Si riconoscono note di erba tagliata, pesca bianca, burro e gelsomino. In bocca ha una bella struttura, una grande acidità e una freschezza quasi tagliente. Sicuramente è un’interpretazione particolarmente moderna della Lugana DOC che ha tratti di certi riesling austriaci.
Alla degustazione è sicuramente stato uno dei vini più apprezzati, sicuramente di quelli proposti dell’annata 2019 è quello che più ho amato anche io.
Marangona – Lugana DOC Cemento 2018
100% turbiana.
Si presenta giallo paglierino carico brillante e consistente. Al naso è molto elegante, con interessanti note di lime, fiori di tiglio, gesso, idrocarburo e un finale affumicato. In bocca presenta una leggerissima ossidazione che equilibria la grande freschezza. Mi ha ricordato tantissimo certi giovani Riesling tedeschi e forse anche per questo, tra i 4 vini giovani proposti, è quello che mi è piaciuto di più.
Tuttavia c’è da dire che non rappresenta certo il benchmark di Lugana DOC che può appassionare i puristi di questo vino. Meglio intenderlo come un’altra possibile interpretazione di un vitigno che, per le sue caratteristiche, si presta ad essere quasi una tela bianca in cui il vignaiolo può esprimere il suo carattere.
Ca’ Maiol – Lugana DOC Superiore Fabio Contato 2005
90% turbiana e 10% chardonnay.
Si presenta giallo oro carico con riflessi ambrati e molto consistente. Al naso è molto particolare e ampio. La prima cosa che mi ha colpito è stata l’esplosione di spremuta di arancia rossa e mandarino candito. Seguono una nota burrosa che sfuma nella pasticceria e degli interessanti idrocarburi. Va assolutamente degustato dopo qualche minuto che è nel bicchiere per dargli la possibilità di esprimersi al meglio, soprattutto in bocca. Morbido, molto acido, sapido, alcolico, astringente e lunghissimo con un finale di albicocca secca.
Sicuarmente è un vino non per tutti, che va capito e riservato per questo a un pubblico di intenditori. A me è piaciuto molto.
Zenato – Lugana DOC Riserva Sergio Zenato 2004
100% turbiana.
Si presenta ambra brillante con sfumature oro rosa e molto consistente. Al naso è intenso e ampio con note di burro, mela cotta, cannella, miele di castagno, rabarbaro, gianduiotto e caramello. In bocca presenta un leggero residuo zuccherino e una forte alcolicità che mi ha ricordato uno degli Aged White Port di Dalva che ho tanto amato nel mio ultimo viaggio a Porto. Ha ancora una bella acidità, è molto sapido e il finale amaricante è lunghissimo.
Una Lugana DOC Riserva con uno stile che, sono certa, agli appassionati dei vini bianchi evoluti regalerà tantissime soddisfazioni.
Per tutta la Milano Wine Week sarà attivo lo Stand virtuale del Consorzio Lugana all’interno del Wine Networking Hub e il Consorzio sarà presente anche alla mostra “The Winers” dedicata a ritratti d’autore delle persone del vino. Inoltre, cosa a mio avviso ancor più interessante, fino al prossimo week-end potrai apprezzare il Lugana DOC abbinato ai piatti tipici della cucina meneghina nei locali aderenti all’iniziativa all’interno del Wine District ospitato in zona Porta Romana e gemellato con il Consorzio. Per maggiori informazioni ti consiglio di visitare www.consorziolugana.it 😋
Cheers 🥂
Chiara