Mi sono sempre chiesta perchè un italiano dovrebbe andare in un ristorante italiano a Parigi. In un ristorante italiano in qualunque altra città estera. Perchè non scoprire gusti e sapori diversi e ricercare un gusto spesso non così tanto “di casa” quando sei in un Paese straniero? Poi mi sono trasferita a Milano. Milano, che è una città italiana della regione dove vivo da ormai 8 anni, la Lombardia. E ho capito. Ho capito il desiderio di sentirti a casa, sia quando senti che la tua casa è lontano, sia quando non sai più esattamente dov’è la tua casa. E così cerchi i sapori che conosci, gli arredi familiari, la tua lingua tra gli scaffali dei libri o sulle stampe alle pareti. Tra tutti i ristoranti italiani a Parigi, il ristorantino Shardana è proprio questo: un angolo d’Italia tra gli splendidi palazzi in stile liberty che adornano le strade affollate.
Ristoranti italiani a Parigi: il ristorantino Shardana
Amo gli ambienti intimi, i locali raccolti. Questo piccolo ristorante sardo è perfetto per sentirsi a casa. Ci sono pochi tavoli ben organizzati e alle pareti tanti richiami all’amata isola dei protagonisti. Tutto l’ambiente emana una sensazione di calore e accoglienza… si sta davvero bene qui. La mise en place è semplice e di qualità, senza tovaglia (come piace a me).
Dato che ero reduce da 104 assaggi alla Wine Paris Expo, ho bevuto davvero pochissimo. Ho però apprezzato tutti i vini che mi sono stati serviti, vere eccellenze della Sardegna. Abbiamo cominciato con uno spumante di Quartomoro, cantina che già conoscevo e di cui avevo premiato come miglior spumante sardo il loro “Q” metodo classico. Anche questo frizzante sui lieviti non mi ha deluso: un po’ io amo i vini sui lieviti, un po’ sono convinta che la Sardegna – seppur non sia propriamente terra di bolle – riserva anche in questo segmento sorprese inaspettate.
Ristoranti italiani a Parigi: il menù del ristorantino Shardana
Ristoranti italiani a Parigi: l’equilibrio
Carpaccio di ricciola con cipolle caramellate al mirto, emulsione di burrata, pomodorino confit, arancio e olio all’aneto
Quando lo chef me lo ha spiegato, per un istante ho temuto che ci fossero troppe preparazioni e troppi profumi per un pesce delicato come la ricciola. Al primo boccone i miei sensi sono stati piacevolmente sorpresi dall’equilibrio: nessun gusto prevalente, ma tutti estremamente puliti e definiti. La ricciola, cruda e freschissima, è tagliato tipo sashimi molto spesso, cosa che adoro per poterne apprezzare la consistenza delle carni. Le cipolle caramellate al mirto conferiscono un piacevole tocco dolce-amaro che si bilancia con la leggera acidità dell’emulsione di burrata, già sgrassata dall’arancia. Delizioso!
Ora puoi iscriverti alla mia newsletter o scorrere la pagina per continuare la lettura dell’articolo!
Ristoranti italiani a Parigi: carciofi e bottarga
Carpaccio di cappasanta con bottarga e carciofi
Un piatto o un capolavoro? Io sono sempre scettica quando si tratta di carciofi, soprattutto da quando al corso sommelier mi hanno fatto letteralmente terrorismo sull’abbinamento cibo-vino e il gusto metallico dato dal carciofo. Eppure eppure eppure… questo piatto è stato mistico per me, quello che ho preferito dell’intera cena. Il pesce freschissimo e i sapori ben equilibrati grazie alla tendenza dolce della cappasanta bilanciata dall’amaro del carciofo.
Se il binomio carciofi e bottarga è tradizionale in Sardegna, l’idea di aggiungere questo mollusco è stata davvero azzeccata! In Sardegna, infatti, si mangiano i carciofi con la bottarga come antipasto con il pane carasau, ma è facile trovarli anche come condimento per la pasta.
Ristoranti italiani a Parigi: dove mangiare il fritto geniale
Triglia di scoglio impanata col pane carasau e maionese al basilico
Un fritto davvero goloso eseguito benissimo. L’idea vincente però è l’effetto crunch ottenuto con il pane carasau, un simbolo della Sardegna in una versione che non avevo mai provato.
Ora puoi comprare il mio libro Sommelier: il manuale illustrato o scorrere la pagina per continuare la lettura dell’articolo!
Libro “Sommelier: il Manuale Illustrato” Ed. Speciale 2024
Tutti i miei appunti sul vino e sul cibo in un solo libro.
€ 38,00 IVA inclusa!
Disponibile (ordinabile)
Ristoranti italiani a Parigi: un antipasto caldo goloso
Capasanta arrosto su crema di topinambur e bietole saltate con il guanciale
Credo di aver mangiato pochi piatti in vita mia più golosi di questo. Anche qui grande equilibrio sensoriale e abbinamento di sapori impeccabile. Cappasanta scottata alla perfezione e… che buone le bietole con il guanciale!
Ristoranti italiani a Parigi: il polpo
Per me il polpo è sempre un’arma a doppio taglio: delizioso, è una rogna da preparare e servirlo duro è un attimo! Lo prendo praticamente ovunque perchè lo adoro, ma lo mangio buono assai di rado. Questo, in doppia cottura (lesso e arrosto) era perfetto. Mi è piaciuto molto anche l’abbinamento con le patate e il tartufo. La crema di patate è davvero soffice, sembra quasi una mousse fatta col sifone… comunque uno spettacolo!
Ristoranti sardi a Parigi: i culurgiones del Buon Ricordo
Culurgiones ogliastrini con demi-glacé di vitello, cannonau e tartufo
Hai letto il mio articolo dedicato alla presentazione della guida ristoranti Buon Ricordo 2023? Questi culurgiones erano stati già in quell’occasione uno dei piatti che più avevo apprezzato! Una delizia assoluta…
Il culurgiones è ripieno di patate e menta come tradizione vuole, la menta soprattutto è perfetta per rinfrescare la demi-glacé che qui viene proposta come un caramello delicato per il culurgiones grazie agli zuccheri del cannonau. Perfetta la consistenza e la cottura della pasta. Il tartufo in questo piatto è la cosiddetta “ciliegina sulla torta”. Piatto studiato alla perfezione dove la tradizione sarda viene modernizzata e adattata al palato francese.
Diaframma di vitello al cannonau con topinambur
A questo punto della cena stavo letteralmente esplodendo e speravo fosse finita… ma è arrivato il secondo!
Stracotto perfetto, la carne si sfilaccia con la forchetta. Il pure di topinambur è delizioso. Non avevo mai mangiato il diaframma come parte e ammetto che mi sono chiesta se è possibile fare la stessa preparazione con la carne di pecora o di agnello.
Ristoranti italiani a Parigi: dessert creativi
Mousse di cioccolato e olio extravergine con cioccolato fuso e arance cotte nel miele
Una porzione molto abbondante che però ho terminato perchè davvero golosa l’idea di questo dessert. Cioccolato e arance poi sono un abbinamento che adoro! Un’unica definizione: super cioccolatoso!
Il ristorantino Shardana di Parigi è un’oasi di piacere con una cucina tanto classica quanto creativa e dei vini sardi meravigliosi. Spero di tornarci presto per assaggiare qualche novità… magari in ottima compagnia! Lo trovi al 134 di Rue du Theatre, in una posizione strategica per la Torre Eiffel!
Tanto che io quando ho terminato ho smaltito la cena con una bella passeggiata fino alla tour e poi sono salita fino al secondo piano. Mi è dispiaciuto molto che non era possibile salire all’ultimo piano per lavori di ammodernamento dell’ascensore… ma è stato comunque un incanto!
Grazie allo chef Salvatore Ticca per questa bellissima esperienza!
Cheers 🍷
Chiara