Ecco, avevo deciso come primo articolo del Vinitaly 2018 di parlare di vini rosati… e invece nada, mi è salito subito il prurito della polemica! In realtà non voglio nemmeno far polemica, ma riflettere insieme a te sui numeri del Vinitaly e soprattutto su chi lo frequenta, ovvero chi c’è dietro questi numeri. Mi sembra molto importante capire bene questi numeri, soprattutto per le cantine che espongono e spendono fior di quattrini per essere su una vetrina senza dubbio importantissima a livello nazionale e internazionale. E, in seconda battuta, per tutti quelli che lo frequentano più o meno professionalmente sparandosi centinaia di chilometri e vendendo l’ultimo rene salvato dall’alcolismo per una stanza a Verona e dintorni.
Per il mantenimento dello standard professionale, Vinitaly è aperto esclusivamente agli operatori specializzati e maggiorenni.
Condizioni d’Ingresso del Vinitaly
Perfetto, il sito web del Vinitaly parla chiaro! L’ingresso è aperto esclusivamente agli operatori specializzati e maggiorenni. Cosa significa poi la poi la parola operatore specializzato?
In senso stretto: Chi si occupa in modo concreto di un determinato settore operativo, chi vi lavora. In senso “allargato”: Chi svolge delle operazioni sul mercato, sia come acquirente sia come venditore di beni o di servizi.
Dizionario del Corriere
Ohibò, sta a vedere che per operatori si intendono anche tutti i consumatori di vino in Italia! Aaaaah, ecco perché alle 16 di mercoledì pomeriggio gli addetti del Vinitaly sono passati a ritirare i bicchieri alle cantine espositrici lasciando solo due calici “per le emergenze” per evitare prese d’assalto! Prese d’assalto? Ed è così che una ragazza piccola e carina, con lunghi capelli neri e il rimmel piuttosto marcato, mi spiega: “alle 16:30 apriamo i cancelli ed entrano tutti gratis!” Ero semplicemente esterrefatta! Stai a vedere che abbiamo capito come si fa ad arrotondare un po’ per eccesso questi numeri straordinari! Ma ce n’è davvero bisogno? Spiegatemi ora quale utilità ha per una cantina che ha pagato migliaia di euro l’ingresso di migliaia di ubriaconi che vomitano a destra e manca e ti fanno vedere le foto di render di locali immaginari fingendo un qualsivoglia interesse per la tua Passerina (d’Abruzzo, cosa avevi capito?) E tu, cara cantina, che sfoggi 2 ragazze seminude con in mano un cartello a grandezza uomo con scritto “Vuoi la mia passerina?”, cosa speri di ottenere da questo Vinitaly? Ah, quanto mi piacerebbe avere una risposta!
Ma torniamo a noi! Visto che sono anche Sommelier A.I.S. voglio fare una piccola riflessione sull’ingresso dei Sommelier che non lavorano nel mondo del vino ad una manifestazione come il Vinitaly. Certo, questi non sono operatori specializzati che lavorano nel mondo del vino. Magari nella vita sono ingegneri, operai, fotografi, impiegati. Questo non lo possiamo sapere… però sappiamo che se sono Sommelier sicuramente sono appassionati di vino e quindi, di conseguenza, il vino lo comprano. Ohibò, la cantina non va al Vinitaly per farsi pubblicità con il fine ultimo di vendere il vino? Cioè, chi critica la presenza dei Sommelier che non lavorano nel mondo del vino perché “d’intralcio” a chi è li per fare affari, sia un Sommelier professionista, sia una cantina, lo dice perché ha sputato una volta in meno? Ma signori, suvvia, è una stronzata colossale! Non è che tutte le cantine sono famose come Berlucchi o Ca’ del Bosco, al Vinitaly la maggior parte sono cantine microscopiche e sconosciute ai più che si giocano una bella coppia d’assi per le vendite dell’annata in corso! Certo, il Vinitaly da solo non basta… ma se pescano un’altro asso tra eventi e comunicazione… hanno vinto la partita! Ricordiamoci poi che (per fortuna) siamo nell’era dell’e-commerce e sempre più cantine hanno potenziato i loro canali di vendita incrementandolo! Per la gioia di tutti gli enotecari e rappresentanti naturalmente, ma questo è un altro discorso! E io poi sono assolutamente a favore dell’e-commerce… certo ci vuole pazienza e lavoro per farlo partire… ma prima o poi i risultati arrivano e spesso sono quelli che fanno la differenza! A patto di non avere fretta, perché sul web la fretta è sempre e particolarmente una cattiva consigliera! In sintesi, i Sommelier che non esercitano la professione nel mondo del vino sicuramente esercitano il loro palato comprando vino e, in altre parole, sono tutti i potenziali clienti delle cantine presenti. Quindi bravo il Vinitaly che li fa entrare e gli riserva un ingresso ridotto! Sai quali di questi numeri sono il vero problema? I numeri degli sbevazzoni che sono amici degli amici degli amici dei cugggini degli operatori veri che scambiano il Vinitaly per un surrogato di Festa della Birra di Paese e si mettono a bere a nastro per poi accasciarsi dentro e fuori dai padiglioni in palchetti quantomeno imbarazzanti!
Signori, il Vinitaly non è una lotta tra operatori specializzati che lavorano nel mondo del vino senza nessun titolo e Sommelier non professionisti o WineLovers appassionati! Dovete mettervelo in testa, siete nella stessa squadra, semplicemente giocate ruoli diversi, ma vi servite entrambi per vincere la partita! I vostri avversari sono gli ubriaconi che non compreranno mai una bottiglia fuori dal discount e se mai lo faranno avranno il criterio unico del costo/sballo, quelli sì, dovrebbero avere i cancelli chiusi! In ultimo non dimentichiamo che chi lavora nel mondo del vino sceglie il vino con il giusto principio costo/domanda/ricavo (bisogna pure tenerla in piedi l’attività!), a differenza dell’appassionato che magari può spendere ed è felice di farlo per una bottiglia nuova, appena scoperta e che l’ha emozionato. Del resto il Sommelier non professionista è anche il cliente del Sommelier Professionista al Ristorante, o dell’enotecario nel wine shop… no? Quindi ben vengano entrambe le figure al Vinitaly!
Vinitaly 2018, crescono qualità e numero dei buyer presenti. La 52ª edizione chiude con 128 mila visitatori da 143 nazioni. I buyer esteri accreditati aumentano del 6% per 32 mila presenze.
Ecco, dei 96.000 visitatori italiani, quanti ubriaconi ci sono stati in questa edizione? Questo è l’unico numero che deve interessare alle aziende espositrici. I cancelli non devono per nessun motivo essere aperti alle 16:30 del mercoledì, scatenando un fuggi fuggi di espositori “che manco gli Unni proprio”! Dal canto mio, avendo parlato con diverse cantine, ho sentito sia malumori sia aziende davvero soddisfatte. Per me il mood è sempre lo stesso: più i numeri sono alti, meglio è. A patto che non siano sbevazzoni che gli frega solo di uscire con un tasso alcolico degno di nota a prescindere da cosa bevono! Perché oltre il numero bisogna guardare anche le conversioni, e se non si ricordano cosa hanno bevuto codesti giovanotti, che cosa vuoi che torni a chi gli ha offerto il suo vino?
E tu sei stato al Vinitaly? Sei un sommelier appassionato o un sommelier professionista? Sei una cantina espositrice o un venditore di vino? Lasciami un commento qui sul blog per farmi sapere cosa ne pensi!
A presto con i prossimi articoli del Vinitaly 2018,
Chiara
P.S. Per la foto di copertina ringrazio Foto Ennevi-Veronafiere
P.P.S. Per la foto No Limits – No Sommelier ringrazio il collega Alberto Nagliati, con cui mi trovo spesso d’accordo nelle sue argute osservazioni!
P.P.S. Se non l’hai ancora fatto, non credi che sia giunto il momento di comprare la mia bellissima Guida Vini Spumanti Italiani e scoprire I migliori 500 vini spumanti italiani raccontati in 360 pagine a colori? Clicca QUI e comprala subito!