Tutto cambia, anche l’Associazione Italiana Sommelier. E con lei cambia il suo famoso esame AIS. Dato che spesso mi mandate delle mail per sapere come è cambiato l’esame AIS, ecco il confronto con il vecchio esame e le nuove modalità. Il nuovo esame AIS è probabilmente più snello, ma non per questo deve essere sminuito o ritenuto più facile.

Attenzione! Ricordati che puoi accedere all’esame AIS solo se:

  • sei in regola con il pagamento della quota all’Associazione Italiana Sommelier dell’anno in corso;
  • hai completato il terzo livello;
  • non hai fatto più di due assenze per ogni livello.

Inoltre non devi far passare più di 5 anni tra un livello e l’altro, o dovrai ripetere il livello precedente. Ah, basta anche parlare di “Sommelier di I livello” o “Sommelier di II livello”… finchè non avete dato l’esame siete tutti aspiranti Sommelier! L’esame di I livello e di II livello non esiste, a fine delle lezioni c’è solo un questionario di autovalutazione. Come non esiste l’Ingegnere di I livello perchè ha frequentato il I anno di università, non esiste nemmeno il Sommelier di I livello. Si diventa Ingegneri dopo la laurea esattamente come si diventa Sommelier dopo aver superato l’esame e aver conseguito l’idoneità.

Associazione Italiana Sommelier: come era strutturato prima l’esame?

Anche quando ho dato io l’esame c’era un Quiz con 20 domande vero falso, ma valeva solo 2 punti. Il grande cambiamento è stato comunque nell’esame scritto: prima le domande a risposta multipla erano solo 20 e contavano appena 4 punti in totale. Il grosso dell’esame scritto erano le 12 domande aperte che valevano ben 24 punti. Il tempo era poco e io ricordo di non essere riuscita a finirle. Oltretutto i capitan fenomeni erano “seccati” all’origine: domanda aperta non significava divagare, ma centrare il punto nella risposta.

Non so dirti se ritengo che rispondere a 12 domande aperte fosse più difficile che rispondere alle domande a scelta multipla, con fino a 4 risposte corrette su 4. Onestamente mi mandano parecchio in crisi le domande a risposta multipla, soprattutto se sono a trabocchetto. Ricordo che quando ho fatto l’esame non ho completato la parte di domande aperte, ma quelle che ho fatto erano tutte giuste. Ad eccezione delle DOC della Campania che mi sembra non ricordai completamente. Invece delle domande a risposta multipla ne sbagliai parecchie…

Ti dico questo perchè mi piacerebbe che le nuove leve di oggi non siano discriminate da chi ha dato l’esame sommelier con la vecchia modalità. Se l’Associazione Italiana Sommelier ha ritenuto di eliminare le 12 domande aperte l’avrà fatto con cognizione di causa. Ho letto parecchie polemiche sui social e non mi piace. 

NUOVO ESAME AIS

Esattamente come era prima, l’esame è diviso in una prova scritta e in una prova orale. La prova scritta deve svolgersi entro 7-20 giorni dopo la conclusione delle lezioni di terzo livello, mentre la prova orale deve svolgersi entro 14-28 giorni dopo la prova scritta.

La prova scritta consente di raggiungere un totale di punteggio di 50/100 ed è articolata in 4 parti:

  1. Quiz con risposta Vero/Falso
  2. Venticinque domande a risposta multipla, con diverse opzioni di risposte corrette (da 1 a 4).
  3. Due degustazioni di vini di cui bisogna scrivere la scheda di degustazione.
  4. Un abbinamento cibo/vino.

Per essere ammessi alla prova orale devi fare alla prova scritta un punteggio minimo di 30/50.

La prova orale consente di raggiungere un totale di punteggio di 50/100 ed è articolata in 3 parti:

  1. Prova di servizio (5 punti)
  2. Prova di degustazione (10 punti)
  3. Colloquio col commissario d’esame (35 punti)

Per essere consacrati sommelier devi fare un punteggio minimo complessivo tra le due prove di 60/100.

Se non passi l’esame puoi darlo ancora 2 volte prima di dover ripetere il terzo livello. Tra ogni tentativo devono trascorrere almeno 60 giorni.

Ricordati che il tuo voto non sarà riportato sul diploma e nella tua vita da sommelier professionista o amatoriale  non ti servirà a nulla. Quello che ti serve è continuare a studiare e viaggiare, vedere vigneti, conoscere produttori e degustare vini. Il tutto a mente aperta, senza pregiudizi di vignaiolo, senza pregiudizi di prezzo, senza pregiudizi di metodo di conduzione del vigneto.

Ricorda che Associazione Italiana Sommelier ha 2 obiettivi:

  1. Qualificare la figura e la professione del Sommelier;
  2. Valorizzare la cultura del vino, dei prodotti alimentari tradizionali e tipici, della gastronomia.

Per ogni sommelier che nasce l’associazione raggiunge il primo obiettivo, ma è solo per ogni nuovo sommelier che viaggia, scopre le tradizioni e i prodotti di un luogo e le comunica al mondo che raggiunge anche il secondo obiettivo.

Non a caso non c’è un voto d’esame ma si parla di “idoneità”.

Con infinito amore per l’Associazione Italiana Sommelier che mi ha instillato la fame di sapere (quella di mangiare l’ho sempre avuta 😄), auguro in bocca al lupo a tutti! 🍀

Cheers 🍷

Chiara

P.S. Puoi consultare il regolamento completo dell’Area Formazione dell’Associazione Italiana Sommelier QUI.

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