Cosa fare a Livigno? Forse le prime cose che ti vengono in mente sono sciare, fare un’escursione con le racchette da neve o una gita in motoslitta (ma ho visto perfino persone arrampicarsi su montagne verticali col gatto delle nevi)… e se invece andassi a Livigno per mangiare e bere benissimo? Cosa ne pensi di questa golosa alternativa? Io non so sciare e ho paura di cadere perfino dalla discesa di casa mia, ma amo tantissimo la montagna in inverno e adoro i paesaggi innevati, mi danno un’incredibile serenità. E sono certa che ci sarà qualche winelover che si chiede se vale la pena andare fino a Livigno senza un paio di sci o uno skateboard… e comunque queste cose le puoi fare anche tra una discesa e l’altra! 😄
Prima di dirti cosa fare a Livigno però voglio ringraziare lo chef Luca Galli per l’invito e la sua segretaria Barbara Martelletti, due persone davvero squisite che è stato un piacere conoscere. E poi voglio ringraziare anche Salah del ristorante Il Cenacolo per avermi fatto provare una deliziosa bevanda libanese (a proposito, sai che ho scritto questo articolo sul vino libanese?) all’anice e Pasquale, il cameriere de La Posa originario di Matera che mi ha fatto ricordare profumi, sapori e paesaggi indimenticabili. Grazie di cuore a tutti voi!
Cosa fare a Livigno #1 – scegliere un wine hotel
Quando Barbara mi ha raccontato che stanno trasformando l’Hotel Galli a Livigno in wine hotel ti confesso che ero piacevolmente stupita: sono stata in tanti wine hotel nella mia vita, ma sempre annessi o di proprietà di cantine vitivinicole, mentre non mi è mai capitato che qualcuno estraneo al mondo del vino avesse un progetto simile. Certo, definire uno chef un estraneo al mondo del vino può sembrare azzardato… ma un ristorante si “limita” ad acquistare il vino, che non è certo come farlo ed avere quindi a disposizione ciò che serve “di riciclo”. Ad esempio una cantina può avere del vino che non è degno di essere consumato, ma diventa perfetto come prodotto cosmetico… per non parlare di uva, vinacce e quanto può servire a una Wine SPA! Quindi, già solo per questo, a Luca Galli vanno tutti i miei complimenti: è un grande investimento che merita di raggiungere, col tempo, uno straordinario risultato!
La camera matrimoniale è molto carina e gode di un bel terrazzo ad angolo con vista Livigno o montagne innevate dove sorseggiare un buon calice di vino con una coperta caldissima coordinata. La bottiglia di vino è disponibile in camera con l’allestimento wine, insieme a un delizioso aperitivo di prodotti tipici della Valtellina e ad un set apribottiglie firmato Luca Galli che si può portare a casa come ricordo!
Cosa fare a Livigno #2 – provare la wine SPA e il massaggio Hot Stone
Un wine hotel ha anche una wine SPA… e devo dire che quella dell’Hotel Galli è piccolina, ma completa di tutto per rilassarsi alla perfezione. Il vero plus però è Elisa, la massaggiatrice, che mi ha fatto il miglior massaggio della mia vita… e io son viziata e di massaggi ho avuto la fortuna di farne tanti. Il massaggio hot stone con pietre calde è meraviglioso e l’ambiente è intimo, mi sono rilassata così tanto che ho raggiunto la pace dei sensi nonostante sto vivendo un periodo di fortissimo stress!
Dopo il massaggio mi sono rilassata sul lettino con una buona tisana alla menta piperita! Il trattamento successivo è stato incredibile: uno scrub homemade al vino rosso con zucchero di canna che ho tenuto in posa nel bagno turco per circa 15 minuti. Beh, dopo la doccia avevo una pelle così morbida che sembravo una bambina, e non ti dico il profumo! Ho rischiato di berlo…
Per fortuna da bere e da mangiare non mancava nemmeno nella wine SPA, così ho fatto anche un buon aperitivo a base di vino Sassella, bresaola e altri affettati e formaggi della Valtellina e funghi porcini! Purtroppo, pur essendo un riserva, questo vino è già maturo e non ha ancora molto tempo davanti a sé, ma adesso è molto godibile.
Il pomeriggio in SPA è concluso nella vasca idromassaggio allestita con vino rosso e acini d’uva nera che ha reso la mia pelle ancora più bella, mentre ho sorseggiato un calice di prosecco! Questi trattamenti (e golosità annesse) fanno parte di un pacchetto pensato per due persone che comprende anche la SPA ad uso esclusivo.
Cosa fare a Livigno #3 – assaggiare il menu del Buon Ricordo al ristorante La Posa
Beh, proprio di recente sono stata alla presentazione della guida Ristoranti Buon Ricordo 2023 quindi non ho certo perso l’occasione di assaggiare il menu completo creato dallo chef Luca Galli nel suo Ristorante La Posa Livigno. Il menu completo costa 65 €, a cui si possono aggiungere 4 calici di vino in abbinamento a un prezzo che varia da 30 € a 50 € a seconda della tipologia di vino, o un interessante proposta di abbinamento con 3 cocktail a 25 €.
Come benvenuto della cucina abbiamo assaggiato una chips con tartare di scampo e riduzione di aceto di mirtillo semplicemente deliziosa. Ci è stato servito il primo calice di vino: uno Champagne Drappier perfetto per sgrassare l’antipasto che ha seguito.
Per antipasto abbiamo mangiato l’arancino di Taroz rivisitato, il piatto del Buon Ricordo del Camino, che mi è piaciuto moltissimo. Il taroz era un piatto di tradizione contadina ottenuto mescolando patate e verdure dell’orto, poi insaporito con formaggio locale, che in questa rivisitazione è una mousse molto soffice di Valtellina Casera DOP. Il taroz diventa un goloso arancino e il guanciale ci sta benissimo, oltre che lo rende un’interessante proposta anche per un turista non avvezzo alla cucina regionale lombarda.
Il piatto più riuscito è proprio quello del Buon Ricordo de La Posa: il risotto carnaroli Riserva San Massimo mantecato al burro di pino mugo con ragù di lepre bianca. Cottura perfetta del riso, un ragù saporito e perfettamente dosato sia nella quantità sia negli aromi, una mantecatura all’onda con un accenno balsamico. Completa il piatto il ghiaccio secco che, contrastando con il calore del riso, sprigiona un fumo esteticamente affascinante che porta con sè tutti i profumi e li deposita delicatamente sulle mie avide narici.
Come secondo ci è stata servito il guanciale di vitellone locale cotto per 36 ore a bassa temperatura con salsa ai funghi porcini e patate schiacciate. Una carne piuttosto morbida valorizzata dalla salsa e completata con le patate schiacciate alla perfezione, senza grumi, in cui ho aggiunto un filo d’olio di Livigno.
Interessante l’idea del dolce: una fetta al latte rivisitata che fa eco alla celebre merenda della kinder. I due strati di bisquit al cacao contengono uno spesso strato di namelaka al cioccolato bianco, il tutto accompagnato da un crumble alla nocciola, fragole e frutti rossi. Dolce buono, che avrei preferito con frutta di stagione. Ah, la namelaka è una crema di origine giapponese che rimane più soffice di una crema pasticciera tradizionale.
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Cosa fare a Livigno #4 – assaggiare una vecchia annata di Sforzat
Dello sforzat e dei vini Valtellina in generale ti parlerò in un apposito articolo, ma nel mentre ti anticipo che secondo me tra le cose da fare a Livigno c’è assolutamente scegliere una vecchia annata di questa eccellenza dell’enologia italiana. Io ho scelto la 2004, ma tra le proposte c’era anche la 2001 che il sommelier Andrea mi ha detto esser stata l’annata del secolo per questa regione.
Che gran comodità il Coravin! Ecco Andrea che dopo una perfetta stappatura mi versa lo Sforzat San Domenico 2004 della cantina Triacca. Ho scelto l’annata 2004 perchè ho bevuto degli amaroni eccellenti di quell’annata di recente ed ero curiosa di sentire anche uno sforzato. Certo, siamo su un altro vitigno e un’altra zona, ma è comunque interessante il confronto. Lo sforzato nasce dalle uve nebbiolo, raccolte a mano e lasciate appassire in fruttaio almeno fino a dicembre. Dopo la vinificazione affina per 18 mesi in barrique e invecchia in bottiglia fino a data da destinarsi. Se appena aperto era molto chiuso, è bastato lasciarlo nel calice fino alla fine della cena per godere di un vino meraviglioso dove profumi di caffè, inchiostro, medicinale e corteccia hanno danzato armoniosamente per i miei sensi.
Cosa fare a Livigno #5 – fare una merenda TAST dopo aver camminato tra le montagne (con eventuale ciaspolata sulla neve)
Per mia fortuna la ciaspolata non l’ho fatta perchè ero già preoccupata per il mio fragile equilibrio, ma in compenso ho fatto una bellissima passeggiata sulla neve con Luca Galli e abbiamo anche fatto la merenda TAST (non sia mai che bruciavo troppe calorie…). Del progetto TAST però te ne parlerò in un articolo dedicato, quindi porta ancora un po’ di pazienza! 😄
Per ora ti basti sapere che – insieme ai soliti affettati tipici della Valtellina – ho mangiato dei biscotti al burro semplicissimi e deliziosi guardando queste meravigliose montagne innevate.
Cosa fare a Livigno #6 – giro in carrozza (slitta)
Io adoro tutti gli animali (tranne le zanzare 🦟 ☠️) e quindi sono rimasta estasiata dalla proposta di Luca di fare un giro sulla slitta trainata da un cavallo addobbato a festa di nome Nancy.
La slitta è comoda e confortevole grazie alla calda coperta di lana merinos, fondamentale per Livigno che ha temperature anche inferiori a – 20 °C. L’escursione dura circa 30 minuti ed è adatta a tutti, a patto di indossare un piumino caldo. Il cavallo va pianissimo pertanto non si può avere paura, questo rende questa esperienza perfetta anche per i bambini e si può portare anche il proprio cagnolino sulla slitta. I panorami sono mozzafiato soprattutto in una splendida giornata di sole.
Cosa fare a Livigno #7 – degustare i nebbioli della Valtellina
In Valtellina ci sono dei vini da panico, il cui unico difetto è essere poco conosciuti al di fuori della Valtellina stessa. Complice il fatto che di vino ce n’è poco e che il nebbiolo è talmente blasonato nelle denominazioni del vicino Piemonte (vedi Barolo, Barbaresco e compagnia cantante), il nebbiolo della Valtellina è poco richiesto. Qui questo vitigno viene chiamato anche chiavennasca, probabilmente un’assonanza con la vicina Val Chiavenna. Coltivato fin dal 1600 in questi ripidi vigneti terrazzati, in Valtellina si esprime con vini di rara eleganza.
In queste tre foto puoi vedere tre diverse espressioni del nebbiolo:
- Valtellina Superiore DOCG sottozona Sassella “Le Mur” Convento San Lorenzo 2019 (un’unica parola: strepitoso!);
- Valtellina Superiore DOCG sottozona Grumello “Tell” Luca Faccioli 2017 (mi raccomando l’annata: ho degustato anche la 2018, ma secondo me non c’è un confronto! La 2017 ha una particolare nota affumicata totalmente assente nella 2018, più didattica e meno affascinante!);
- Sforzato di Valtellina DOCG Nino Negri 2019 (quanta eleganza e finezza in un calice: lo definirei complesso, ma non complicato).
che ti consiglio di degustare. Io li ho trovati tutti e tre al ristorante La Posa Livigno.
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L’ultimo vino è un intruso in quanto non è a base nebbiolo, ma mi è piaciuto così tanto che ti consiglio assolutamente di berlo! Il nome è in onore del nostro ormai scomparso Presidente della Repubblica Ciampi, che se ne innamorò durante una visita istituzionale in Valtellina nel 2003. Il vino del presidente è una chicca della cantina Triacca a base di uve moscato rosa appassite in pianta. Si tratta di un vino passito poco dolce e con un intenso profumo di rose e ciliegie molto equilibrato, perfetto con i dolci a base di cioccolato o con i formaggi erborinati.
Cosa fare a Livigno #8 – mangiare una Tomahawak di scottona irlandese IGP alla Steakhouse il Cenacolo
Con la premessa che ho mangiato sempre benissimo, con le due punte di diamante nel risotto e nei ravioli di cui ti parlerò nell’articolo dedicato al progetto TAST, è stato con questa tomahawak che sono stata davvero felice! Io sono un tipo da “carnazza” come si dice da me in Romagna e questa era assolutamente speciale, sia per la qualità della carne sia per la cottura perfetta!
Mi è piaciuto molto che ci è stata tagliata davanti dal cameriere e poi riposta nella pirofila di alluminio con sotto le candeline per mantenerla calda. E i piatti su cui abbiamo mangiato erano caldissimi, altra cosa che ho apprezzato molto per questo tipo di portata.
La tomahawak di scottona irlandese IGP de Il Cenacolo Livigno costa 75 € per due persone e comprende anche una polenta taragna perfetta, le patate al forno e un gustoso contorno di verdure che ricorda il nostro friggione romagnolo. In accompagnamento ci è stata servita anche una salsa bernese deliziosa, che però ho assaggiato solo con le verdure perchè la carne era perfetta così. Il rapporto qualità prezzo è straordinario!
Cosa fare a Livigno #9 – shopping & benzina senza IVA
Livigno è in Italia, eppure per un regio decreto del 1910 non è soggetta a IVA e ha dei prezzi pazzeschi. Ad esempio puoi trovare la benzina a 1,30 € quando a 10 km nel resto della Lombardia costa 1,90 € o comprare un paio di Dr Martens da 209 € a 169 €! Io ho comprato gli auricolari AirPods 3 di Apple e questa custodia da Salvadori (un negozio tech abbastanza fornito) e ho speso 170 € invece di 220 €. L’unica accortezza è fare acquisti con un tetto massimo di 300 € perchè in uscita da Livigno c’è la dogana e gli importi superiori vanno dichiarati, va pagata l’IVA + un dazio per un totale del 25%. Per chi non dichiara gli acquisti superiori ai 300 € è prevista una multa… quindi presta attenzione!
Cosa fare a Livigno #10 – bere un bombardino in centro storico
A chi non piace il bombardino? Nelle fredde giornate invernali quando il tuo stesso respirare ti fa bruciare calorie, niente è più confortante di questa bevanda, che forse non sai essere nata proprio a Livigno nel 1972. Il bombardino è preparato con zabaione caldo, caffè, brandy e abbondante panna montata. Lo puoi trovare in tutti i deliziosi localini del centro storico e, secondo me, è proprio bello berlo all’aperto e sentire il contrasto tra il freddo del viso e la bevanda calda che ti scende in gola. E berlo nella città che l’ha inventato lo fa apparire ancora più buono!
L’ultima foto è un inno all’amicizia, a me e Marco e allo splendido rapporto che abbiamo costruito in ben 28 anni (e quest’anno ne faccio 38!). Sono davvero felice di avere vissuto questi giorni con lui… perchè un week-end a Livigno condiviso con una persona speciale è ancora più bello (e rilassante)! E noi abbiamo eletto Livigno a nostro speciale rifugio dalle difficoltà della vita… e detto da due persone amanti del mare come noi vuol dire che ci ha proprio conquistato!
Spero con questo articolo di averti ispirato un prossimo viaggio… a proposito! Hai vissuto qualcuna di queste esperienze a Livigno o hai qualche altra cosa da fare a Livigno che mi consigli per la prossima volta che ci torneremo? Ti sarò grata se me lo condividerai in un commento!
Cheers 🍷
Chiara
P.S. Se vuoi prenotare qualcuna di queste esperienze ti consiglio di visitare il sito dell’Hotel Galli, del ristorante Il Cenacolo e del ristorante La Posa!