Oggi ti presento la mia collaborazione con Wine Monitor, l’Osservatorio di Nomisma sul mercato del vino, nato e pensato per supportare le imprese, i consorzi e le istituzioni della filiera vitivinicola italiana nella comprensione delle dinamiche del mercato, sia a livello nazionale sia a livello mondiale. Ogni mese pubblicherò un articolo dedicato a un mercato estero per aiutarti a vendere il vino nel mondo! In questo momento ti scrivo da Düsseldorf, di cui sicuramente conosci il ProWein dove oltre 52.000 visitatori professionisti assaggiano i vini di oltre 6.000 espositori, per questo ho deciso di aprire questa collaborazione con un focus sul mercato del vino in Germania! Che meraviglia il panorama dall’aereo!

vino in Germania

La Germania è il Paese più popoloso dell’Unione Europea: ha oltre 82 milioni di abitanti, di cui il 22% è costituito da giovani della fascia di età tra 18 e 35 anni. Il suo PIL è aumentato del 2,5% ed è la prima potenza economica dell’UE. Nel 2017 i tedeschi hanno bevuto 2.680.000.000 bottiglie di vino da 0,75 cl e questo dato pone la Germania come il quinto mercato vitivinicolo più importante del mondo. Il mercato del vino in Germania è comunque in calo perché sta scomparendo la popolazione più anziana e, tra i Millennials, la bevanda alcolica più diffusa è ancora la birra. Il consumo medio di vino pro capite è di 31 bottiglie di vino all’anno comprate per lo più in discount e supermercati. Particolarmente significativo è che nel 2016 circa la metà delle bottiglie di vino consumate sono state acquistate alla Lidl, all’Aldi e in altre catene di discount, quota che sale al 71% se includiamo anche i supermercati. Il canale enoteche, che presuppone un consumatore “qualificato” che acquista vini di fascia medio-alta, occupa solo il 3% del totale, al pari del canale e-commerce, che presuppone un consumatore anche “moderno”.

vino in Germania

Ops, ora ti saluto… è arrivata la mia macchina a prendermi per portarmi a Duisburg, all’Hotel Landhaus Milser, dove soggiornerò in occasione della presentazione dell’azienda Pratum Coller del famosissimo calciatore Andrea Pirlo. Mentre lui presenterà la sua azienda, io sarò felice di presentare i suoi vini dal punto di vista tecnico in un evento aziendale privato a cui sono invitati un centinaio di operatori di settore tedeschi.

 

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E dopo questa squisita tartare, la straordinaria compagnia e ospitalità del padrone di casa Antonio Pelle e la piacevole conversazione avuta con tutto il nostro tavolo, tra cui voglio segnalare Bruno Strati, direttore dell’hotel, suo suocero Franco, Mario Narcisi (che tra le cose vende tartufo e già per questo mi sta simpaticissimo)  e Roberto Ravelli, consulente commerciale di Andrea Pirlo con un mood British che mi è piaciuto un sacco, torniamo a parlare del mercato del vino in Germania.

vino in Germania

I tedeschi si stanno orientando verso vini di maggiore qualità e i prodotti di fascia più alta – per i vini bianchi e i vini rossi – hanno avuto un incremento importante, di oltre il 100% in meno di 5 anni. In particolare, se nel 2011 il solo l’8% dei vini rossi fermi aveva un prezzo superiore i 3,75 € a bottiglia, nel 2016 è cresciuto fino al 16%. Più lieve l’aumento per i vini spumanti, per i quali si spendeva già di più. I vini spumanti di ogni parte del mondo in Germania sono i più importati e il trend è in continua crescita: + 3,7%. Ancora più interessante, per me che mi occupo principalmente di vini spumanti e come sai redigo la guida vini spumanti italiani 500 Bolle in 500 (comprala subito cliccando QUI), è che, mentre l’importazione di vini fermi italiani ha subito un calo del – 5,1%, l’importazione di vini spumanti italiani è cresciuta e si è registrato un +8,4%. Anche in virtù di questo trend ho deciso di scrivere la mia guida in italiano e in inglese, in modo di indirizzare gli operatori esteri verso i nostri spumanti italiani più buoni e magari meno conosciuti. L’Italia è il primo esportatore di vino in bottiglia in Germania e ha una quota di mercato del 42%. Di 660 milioni totali tra tutte le tipologie, 88 milioni sono spumanti. Del totale dei vini spumanti importati, primeggia con un trend di continua crescita la Francia con il 59%. I tedeschi inoltre sono più portati a spendere per un vino francese rispetto a un vino italiano: il prezzo medio di una bottiglia di vino spumante francese è 14,7 € mentre quello italiano è di soli 4,5 €. La Germania è il primo consumatore di vini spumanti a livello mondiale, si parla di circa 427 milioni di bottiglie, ovvero il 17% di tutto il vino consumato nel Paese. Se i vini bianchi preferiti dai consumatori sono i deliziosi Riesling locali, i vini rossi e gli spumanti sono soprattutto d’importazione. Un altro dato importante di cui tenere conto è la sensibilità dei tedeschi nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità, per questo il trend delle vendite di vino biologico è in crescita, trainato anche dall’aumento di prodotti biologici nei discount. Per i tedeschi, il vino biologico italiano è di qualità migliore rispetto a quello degli altri paesi e per questo lo comprano più volentieri. Un dato interessantissimo è questo: l’80% dei consumatori tedeschi acquisterebbe solo vino biologico made in Italy se questo fosse più reperibile in ristoranti e negozi. Questa analisi ci fornisce un grande spunto su cui lavorare: caro produttore di vino italiano che mi leggi, crea eventi in Italia e in Germania, fai assaggiare i tuoi vini più beverini e gioca sui tuoi vini rossi e sui tuoi vini spumanti la tua mano vincente. Ricorda che non ce l’hai solo tu: anche se ti ho detto che l’Italia detiene il 42% del mercato, i produttori di vino in Italia sono oltre 310.000. Se vuoi vendere i tuoi vini “non fare di testa tua” e mettiti nella testa dei tuoi clienti: offri soluzioni di pagamento vantaggiose (ricorda che per un ristorante il vino è sempre un capitale immobilizzato e che offrire il 5% di sconto per il pagamento anticipato o addirittura obbligare il pagamento anticipato equivale a darsi la zappa sui piedi e uscire dal mercato), studia il tuo target e sii coerente con il prezzo e la comunicazione del prodotto (se vuoi vedere il tuo vino nelle carte di ristoranti blasonati non venderlo a discount o locali sfigati), scegli collaboratori di qualità e fidati dei loro consigli e punta sul biologico che è il mercato del presente o del futuro in ogni parte del mondo. E ancora prima di comunicare il tuo Brand, comunica il tuo vino e punta sulla qualità, perché è quello che vuoi vendere!

Ti è piaciuto questo articolo sul mercato del vino in Germania?

Di quale mercato ti piacerebbe che parlassi a dicembre?

Se c’è un mercato estero che ti interessa particolarmente scrivimelo in un commento!

Se invece vuoi conoscere subito tutti i principali mercati del mondo, prenota subito la tua copia di Wine Marketing, il Libro Essenziale per l’Export del vino italiano di Wine Monitor – Nomisma cliccando QUI. In questo libro speciale, aggiornato ad aprile 2018, troverai:

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Sperando come sempre di esserti stata utile, ti saluto: ora mi aspetta un briefing per la presentazione dei vini di Andrea Pirlo domani sera e una cena di cui ti racconterò…

Cheers

Chiara

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