Come spesso accade sul mio blog parlo di spumanti, e quando parlo di spumanti non parlo solo di Champagne, Trento DOC o Franciacorta DOCG per citare quelli più “ricercati”, ma mi piace scoprire piccole realtà o sfatare “falsi miti”. Oggi voglio raccontarti della verticale che ho fatto mentre tornavo da Montalcino, quando mi sono fermata a Imola all’azienda Merlotta per degustare il Prèdio Gran Cuvée Brut Metodo Charmat nelle sue versioni dal 2017 al 2010. Prima però parliamo di Metodo Charmat o Metodo Martinotti… sai come si produce?
Metodo Charmat: come si produce questo tipo di spumante?
Storicamente i vini spumanti erano prodotti solo con il Metodo Classico o il Metodo Ancestrale. Intorno al 1910 Federico Martinotti, direttore della Regia Stazione Enologica di Asti, per accelerare il processo produttivo ed abbattere i costi pensò di realizzare la spumantizzazione in un grande recipiente a tenuta simile ad un’autoclave, progettata, costruita e brevettata dall’ingegnere francese Eugéne Charmat.
Il pregio di questo metodo sta nel mantenere i profumi e i sapori delle uve impiegate, che non vengono coperte dai sentori sviluppati dai lieviti come accade per il Metodo Classico, rendendosi interessante per l’utilizzo con i vitigni aromatici. I vini ottenuti sono semplici, freschi e molto profumati e spesso hanno una bollicina meno fine degli spumanti ottenuti col Metodo Classico, ma questo non è sempre vero e questa guida ne è la prova vivente!
Esistono due tipi di Metodo Charmat:
- METODO CHARMAT = Tempo di permanenza sui lieviti da 30 a 90 giorni,
- METODO CHARMAT LUNGO = Tempo di permanenza sui lieviti da 90 giorni fino a 12 mesi.
In ogni caso per fregiarsi della denominazione VSQ (Vino Spumante di Qualità) deve rimanere sui lieviti per almeno 80 giorni.
La produzione degli spumanti attraverso il Metodo Martinotti segue un percorso diverso rispetto a quelli ottenuti con Metodo Classico a partire dalla tappa successiva alla creazione del vino base.
- Dopo aver creato il vino base si eseguono una chiarificazione e una refrigerazione per renderlo stabile.
- Si esegue la filtrazione.
- Si prepara il pied de cuve con lieviti selezionati, zuccheri e sali minerali e lo si mette in un’autoclave di acciaio inox di dimensioni comprese tra 100 e 500 ettolitri per la rifermentazione.
- La seconda fermentazione è rapida e secondo la normativa UE per gli Spumanti e gli Spumanti di Qualità deve essere di almeno 80 giorni. Più si allunga il periodo di permanenza sui lieviti più il vino si arricchisce di profumi e lo spumante prende il nome di Charmat Lungo.
- Si esegue la filtrazione isobarica durante la quale si separano i sali dell’acido tartarico che sono precipitati a seguito della stabilizzazione a bassa temperatura.
- Si esegue il dosaggio.
- Si esegue l’imbottigliamento isobarico. La tappatura viene realizzata generalmente con tappi di sughero.
Questo ti fa intuire che a seconda della lunghezza del Metodo Charmat, avrai un vino con delle caratteristiche organolettiche diversissime. I vini Metodo Charmat Lungo sono un pochino degli ibridi tra il Metodo Charmat e il Metodo Classico. Nel Metodo Charmat abbiamo i profumi tipici del vitigno, detti anche aromi primari, e per questo si utilizzano per produrlo soprattutto i vitigni aromatici. Nel Metodo Charmat Lungo i lieviti svolgono un’azione molto più importante e i profumi possono essere anche molto orientati al pan brioche e alla crosta di pane tipici anche del Metodo Classico. Per questo per produrre vini spumanti Metodo Charmat Lungo si utilizzano più frequentemente vitigni semiaromatici o non aromatici proprio come accade nel metodo tradizionale.
Come puoi facilmente intuire, i vini spumanti Metodo Charmat devono essere bevuti abbastanza velocemente, preferibilmente nell’annata, mentre i vini Metodo Charmat Lungo possono evolvere in bottiglia qualche anno regalando qualche sorpresa anche ai più scettici.
A sostegno di questa tesi sono stata molto felice di raccogliere l’invito di Fabio a fare una verticale del suo Prédio Gran Cuvée Metodo Charmat. Un assemblaggio di Pinot Nero e Chardonnay in % che si attestano intorno al 50% e subiscono solo piccole variazioni in funzione dell’annata. Il dosaggio zuccherino è basso, intorno ai 4-5 g/l.
Prèdio Gran Cuvée Brut Metodo Charmat 2017, Merlotta
Si presenta di un bel giallo paglierino brillante con un perlate finissimo che forma una spuma cremosa e particolarmente persistente. Al naso è delicato, con note di noce, agrumi e fiori di biancospino. In bocca ha una bollicina cremosa, è molto fresco, molto morbido e lungo. Ottimo equilibrio tra durezze e morbidezze.
Prèdio Gran Cuvée Brut Metodo Charmat 2016, Merlotta
Si presenta giallo paglierino brillante con un perlage leggermente fine, abbastanza numeroso e abbastanza persistente. Al naso note di cedro, confetto ed erbe aromatiche si intrecciano in modo piuttosto fine. In bocca ha una bella sapidità che aumenta la salivazione e un finale lungo. Ha una spalla acida “da paura” e sicuramente potrebbe essere quello che ha una prospettiva di vita più lunga, se la bollicina sarà in grado di reggere il tempo. Lo assaggeremo nel 2021 e vedremo! 😋
Prèdio Gran Cuvée Brut Metodo Charmat 2015, Merlotta
Si presenta giallo paglierino brillante con un leggero riflesso oro pallido. Il perlate è carico, numeroso, molto fine e persistente. Al naso è intenso con note di frutta secca e crostatine alla frutta con crema al limone. In bocca è coerente con un gusto discretamente complesso e avvolgente. Nel complesso è pronto da bere e molto più equilibrato dei precedenti.
Prèdio Gran Cuvée Brut Metodo Charmat 2013, Merlotta 😍😍😍
Si presenta di un bel giallo dorato intenso con una bolla che ancora spinge, è abbondante, molto numerosa, fine e persistente. Al naso deliziose note di zafferano, scorza d’arancia candita, pera candita, panna montata zuccherata, yogurt greco miele e noci, pinolo cotto e rabarbaro si intrecciano delicatamente in modo pulito e fine. In bocca la bollicina è cremosa, il gusto è molto buono, ampio, strutturato e avvolgente. Ancora discretamente fresco, morbido, è sicuramente alla sua massima espressione, ma non ci rimarrà a lungo.
Prèdio Gran Cuvée Brut Metodo Charmat 2010, Merlotta
Non so se è la singola bottiglia che non ha tenuto… o lui che proprio non ce l’ha fatta! Peccato, il naso non è male… ma purtroppo si presenta con una totale assenza di bolle e un gusto ossidato, anche se conserva ancora una discreta freschezza. Al naso intense note di cumino e fieno essiccato sfumano nel profumo dello zucchero di canna e in un accento madeirizzato. In bocca è morbido e discretamente lungo.
In sintesi si può dire che il Prèdio Gran Cuvée Brut ha raggiunto il suo apice tra le annate 2015 e 2013. In quest’ultima è già maturo e presto comincerà la sua fase calante. Questo vino spumante è un notevolissimo metodo charmat in cui i punti di forza di ogni annata sono sempre la cremosità della bollicina e l’eleganza.
Merlotta è un’azienda romagnola che si trova a Imola, sulla Via Emilia. Possiede circa 15 ettari di vigneto in pianura tra Dozza e Montecatone. Oltre cinquanta vendemmie e tanta tanta passione in questa famiglia che da zero ha saputo ricavarsi un’importante realtà che dà lavoro, anche in un momento storico particolarmente difficile come questo, a tanta gente. Passi accorti ben ponderati e una visione strategica del futuro hanno creato una cantina bella da vedere, dove pulizia e ordine regnano incontrastati. Grande cura per il packaging, bellissimo il restyling delle nuove etichette e dei cataloghi… sai che la comunicazione del vino è il mio lavoro quindi ci guardo sempre a come si presenta un’azienda!
Invito i puristi del metodo classico -me compresa- ad assaggiarlo e a dirmi cosa ne pensano… e magari a stupirsi come ho fatto io!
Cheers 🥂
Chiara
P.S. Puoi visitare il sito dell’azienda Merlotta cliccando QUI!
Merlotta è un’azienda romagnola che si trova a Imola, sulla Via Emilia. Possiede circa 15 ettari di vigneto in pianura tra Dozza e Montecatone. Oltre cinquanta vendemmie e tanta tanta passione in questa famiglia che da zero ha saputo ricavarsi un’importante realtà che dà lavoro, anche in un momento storico particolarmente difficile come questo, a tanta gente. Passi accorti ben ponderati e una visione strategica del futuro hanno creato una cantina bella da vedere, dove pulizia e ordine regnano incontrastati. Grande cura per il packaging, bellissimo il restyling delle nuove etichette e dei cataloghi… sai che la comunicazione del vino è il mio lavoro quindi ci guardo sempre a come si presenta un’azienda!
Da assaggiare anche gli altri vini, il particolare amo molto la loro bolla rosata sempre metodo charmat “Prèdio Gran Cuvée Dry” che è cremosa e dosata divinamente anche per me che non amo gli spumanti dosati e berrei solo pas dosé o extra brut! In cantina ho scoperto anche il Grifaia 2016, un blend di cabernet sauvignon (85%) e cabernet franc (15%). Si presenta di un bel rosso rubino intenso e semitrasparente. Al naso note di tabacco, menta, pepe nero, cioccolato criollo, erba appena tagliata. In bocca la sua migliore qualità è la freschezza: ha una spalla acida che gli conferisce un potenziale di invecchiamento importante. Buona struttura e finale lungo.
Invito i puristi del metodo classico -me compresa- ad assaggiarlo e a dirmi cosa ne pensano… e magari a stupirsi come ho fatto io!
Cheers 🥂
Chiara
P.S. Puoi visitare il sito dell’azienda Merlotta cliccando QUI!