Ieri pomeriggio stavo lavorando, in attesa di andare alle 19:30 all’evento organizzato da Maurizio Ribola intitolato “l’oliveto poetico” proprio sotto casa nostra. Con una precisione fantozziana, comincia a piovere proprio sulle sette! Maurizio, che ormai aveva preparato tutto, ha fede in questo tempo di lago che ho imparato a conoscere anche io: nel tardo pomeriggio piove spesso, ma dura davvero davvero poco! I cambiamenti meteo sono davvero repentini, quindi si passa da sole a pioggia e da pioggia a sole nel giro di pochissimi minuti!
La Sarneghera è un temporale estivo violentissimo che parte dal paese di Sarnico da cui prende il nome, si accanisce sulla Franciacorta e sale verso Monte Isola distruggendo ogni cosa che incontra in pochissimo tempo. Appare all’improvviso, e tanto velocemente torna il sereno. La leggenda narra di una storia d’amore triste che ha come protagonista una bellissima giovane castellana di Monte Isola promessa in sposa a un nobile della Franciacorta. La ragazza tutti i giorni andava a Sensole, una delle frazioni dell’isola, e si specchiava sulla sponda del lago piangendo per quel matrimonio infelice. Un giorno la ragazza si sporse troppo e cadde nel lago, ma come ogni fiaba e leggenda che si rispetti, c’è sempre un principe che salva la bellissima fanciulla. Inutile dire che i due si innamorarono perdutamente: lei nobile castellana, lui povero pescatore che si era tuffato nel lago per salvarla. Fu un amore romantico spezzato dal padre di lei i che, come scoprì i loro fugaci incontri, la rinchiuse nella torre del castello dove vivevano. Anche il ragazzo fu punito per il suo amore: egli fu buttato in una grotta profonda nascosta tra i boschi di Sarnico. Per quanto i due innamorati tentassero di fuggire, c’era sempre un ostacolo alla realizzazione della loro libertà. Giunse quasi il giorno delle nozze di lei con il nobile della Franciacorta e per l’occasione il padre ordinò di uccidere il pescatore. La giovane si disperò per giorni rifiutandosi di mangiare e piangendo ininterrottamente. A questo punto il padre si impietosì e le concesse di specchiarsi ancora una volta sulle acque del lago che tanto amava, da sola a Sensole come faceva ogni giorno prima della sua punizione. Si scatenò un violento temporale che raccolse con sé l’urlo del pescatore che stava morendo proprio in quell’istante. La ragazza volse un ultimo sguardo a quei paesaggi in cui era cresciuta e si gettò in acqua per ricongiungersi col suo innamorato. La Sarneghera è quindi il temporale che si scatena al richiamo dei due amanti quando questi si stanno cercando nel fondo del lago. Il cielo, impietosito dal loro amore, per vendetta trasforma le lacrime dei due sfortunati amanti in grandine e le scaglia sulla Franciacorta.
In realtà conoscevo già questa leggenda, ma sentirla ascoltare da Loredana Ferrari in mezzo all’oliveto vista lago addobbato di poesie è stato molto bello. Maurizio Ribola aveva preparato un aperitivo dove ovviamente il protagonista indiscusso era il suo olio, buono come sempre… ma assolutamente finito! Quindi fino a marzo prossimo a casa andiamo di olio di Brisighella e direi che ci va comunque bene 🙂 Maurizio Ribola ha preparato anche delle torte salate davvero buonissime, bisogna che gli chiedo la ricetta nei prossimi giorni!! (Se vuoi leggere di più sull’olio di Maurizio goditi questo articolo dedicato proprio ad una serata speciale organizzata da Lione Valtrompia al Ristorante Carlo Magno di Brescia con il Dottor Lorenzo Palazzoli)
Ho avuto occasione di assaggiare anche i due vini fermi di Marco Mazzucchelli (che non è parente del Mario Mazzucchelli di cui ho scritto QUI qualche giorno fa!). Che il suo spumante mi piace è cosa nota, tanto che l’ho messo anche nella mia guida vini spumanti 500 Bolle in 500! Quanto ai due vini fermi il rosso non mi ha entusiasmato, ma mi riservo di assaggiarlo in un calice adatto e non nel bicchiere di plastica quando gli porterò la mia guida uno di questi giorni. Il vino bianco fermo invece l’ho trovato molto piacevole anche se non degustato nelle condizioni ottimali… ma rimedio presto!
Durante la serata ho avuto anche un illuminante incontro con Marco Antonucci, non solo architetto ma guru dell’olio extra vergine d’oliva, che mi ha dato un imput straordinario e prezioso proprio per la mia guida vini. Grazie di cuore Marco, ti meriti una menzione d’onore sulla prossima edizione!
Cheers ❤
Chiara
P.S. La foto di copertina l’ho presa dal web e non sono riuscita a rintracciare l’autore… se qualcuno lo conosce sarò felice di citarlo e ringraziarlo per il bellissimo scatto!