Oggi ti scrivo per condividerti il bellissimo Natale che ho passato con la mia famiglia a Pisogne, sul Lago d’Iseo, al Ristorante Tentazioni di Giacomo e Sandro Pittelli, due giovani gemelli di origine calabrese che sono certa faranno strada. Giacomo è eccezionale in sala: garbo e maestria lo rendono più unico che raro. Sandro ha un sacco di talento in cucina… ma anche umiltà, calma e consapevolezza, doti rare in un giovane chef: sono sicuramente una coppia vincente! [Aggiornamento Luglio 2021: se cerchi dei ristoranti a Pisogne ti dò una brutta notizia: si sono trasferiti in una nuova bellissima location al Residence Bersaglio tra Costa Volpino e Lovere! Comunque da Pisogne sono 7-8 minuti di macchina, ti assicuro che ne vale la pena!]
Innanzi tutto ho passato uno dei più bei Natali della mia vita con tutta la mia famiglia… quindi grazie di cuore a tutti per averlo reso tale! Questo Natale 2015 è stato davvero sereno e la cornice del Lago d’Iseo romantica & magica! Pisogne era addobbata benissimo, anche meglio di Lovere. L’Hotel Capovilla, che si trova sopra al Ristorante Tentazioni a Pisogne, dove alloggiano i miei genitori quando vengono a trovarmi è molto bello, con stanze davvero deliziose e curate vista lago… Ma oggi voglio concentrarmi sull’esperienza gastronomica del Ristorante Tentazioni a Pisogne. E sottolineo che non ho scritto ENOgastronomica. La parte enologica non c’è stata. Quindi non mi soffermerò su vini che non solo non si abbinavano a quello che si è mangiato, ma non ne erano assolutamente all’altezza… come non è stato all’altezza il servizio di questi: la cameriera ha portato le bottiglie aperte e le ha appoggiate sul tavolo, il nostro spumante era indubbiamente difettato (ma non me lo hanno fatto assaggiare e non sono arrivata a dirlo) e il Custoza bianco ci è stato messo sul tavolo senza glacette/ghiaccio e dopo 10 minuti sfiorava i 20°. Il barbera era discreto… ma come si fa ad abbinare un vino rosso per natura spesso “sgarbato” ad un menù tanto elegante e delicato? Quindi sorvoliamo l’esperienza ENO e concentriamoci sull’eccellente esperienza gastronomica! Per fortuna io vado anche ad acqua ogni tanto… e l’Oltrepò Pavese Moscato per il dolce, pur non essendo io un amante del genere, era il vino migliore… quindi abbiamo concluso in bellezza!
Dati i piatti, sia di carne che di pesce, per il mio gusto personale l’abbinamento perfetto era il Lagrain Rosé St Pauls Kellerei. Un solo vino, dall’aperitivo al maialino, avrebbe semplificato la loro gestione della cantina e avrebbero fatto un figurone. Inoltre è nella stessa fascia di prezzo del Barbera che hanno proposto… Certo bisogna averne un’idea… comunque provare per credere 😉
Per la degustazione di questo vino, che io ho ampiamente bevuto con Laura e Andrea alla Vineria Nuova di Ravenna, rimando alle parole di Franco Ziliani:
Colore cerasuolo brillante, luminoso, si propone con un naso intenso, profumato di piccoli frutti rossi di bosco (lampone, ribes, fragoline selvatiche), con sfumature di erbe aromatiche e accenni di liquirizia nera, dotato di una bella polpa succosa, matura al punto giusto, ma fresca.
La bocca è ben secca, nervosa, finemente minerale, dotata di una bella rotondità polputa di frutto, ma sostenuta da un preciso corredo tannico che dà ampiezza al vino, che si distende largo e goloso sul palato, dotato di una persistenza lunga e consistente e di una vinosità calibrata. Il finale è ancora su note di liquirizia, fresco e ben teso.
Leggi l’articolo completo di questa cantina sul sito di Franco Ziliani, Vino al Vino
Premetto sono già stata in questo ristorante una normale domenica di settembre e il servizio del vino è stato nettamente migliore perché fatto da Giacomo (anche se non perfetto). La carta dei vini però non è mai all’altezza della cucina, e non parlo di prezzi, parlo proprio di selezione! [Aggiornamento Luglio 2021: la carta dei vini nel nuovo locale è migliorata tantissimo e trovi delle vere chicche! Soprattutto ho apprezzato la loro selezione di vini calabresi, unica tra i ristoranti a Pisogne e dintorni]
Posso resistere a tutto tranne che alla tentazione. Oscar Wilde
Partiamo bene: Oscar Wilde è il mio scrittore preferito e so praticamente a memoria ogni sua opera.
Ristoranti a Pisogne: il Menu di Natale 2015 de Le Tentazioni
Aperitivo di benvenuto: sardina in tempura, crocchette di baccalà e pizza fritta
Tutti abbiamo pensato che è sempre bello iniziare così… deliziosa la crocchetta di baccalà con un ripieno che si scioglieva in bocca, ottima la pizza fritta… solo la sardina in tempura non mi ha convinto: la tempura è una tecnica di frittura giapponese che conosco molto bene… ha la caratteristica di rendere il fritto leggerissimo e croccante grazie ai grumi di farina che qui sono voluti e per prepararla si utilizza solo farina e acqua frizzante quasi ghiacciata! A vista e a gusto queste sardine fritte mi sono sembrate più tradizionali che in tempura! Comunque il fritto era asciutto e il pesce gustoso! *_*
Seppia alla griglia e mantecata con polenta al nero e quinoa soffiata
Un piatto difficile e bellissimo! Sbagliare con la seppia per la mia esperienza personale è estremamente facile… e non c’è niente di peggio di una seppia gommosa!!! Invece era perfetta anche quella alla griglia! La seppia mantecata mi è piaciuta tantissimo, mi ha detto lo Chef Sandro Pittelli che è un piatto nuovo… beh complimenti! Se posso una piccola osservazione sulla polenta al nero: premesso che era buonissima e che si distingueva bene sia il sapore della polenta che il sapore del nero di seppia… trovo un po’ azzardato l’inserimento del nero in queste occasioni (Natale, S. Valentino, Pasqua…)… noi avevamo tutti i denti neri! 😆
Sformatino di patate e cotechino su fonduta di parmigiano
Non certo un piatto memorabile, ma è stato davvero piacevole. Lo sformatino di patate era ben eseguito, il cotechino ha dato gusto senza prevaricare gli altri sapori e la fonduta di parmigiano è stata preparata con particolare attenzione: vellutata che mi si è sciolta letteralmente in bocca. Il filo d’olio e il prezzemolo fritto hanno completato il piatto e dato un tocco di colore che denota attenzione.
Fusilloni artigianali, pescatrice, cozze e pesto di carciofi al prezzemolo
Piatto molto gradevole… il fusillone artigianale che Sandro Pittelli ha usato è di alta qualità e la cottura è stata davvero perfetta. Il pesto di carciofi molto delicato e fine, quasi vellutato, mi è piaciuto tantissimo… e soprattutto ho gradito il gusto netto e ben riconoscibile del carciofo (niente mi infastidisce di più del non capire cosa mangio, devo essere in grado di riconoscere ogni ingrediente senza leggere il menù o per me il piatto non è riuscito 😉 ). Nel mio piatto ho trovato solo una cozza (cottura perfetta)… personalmente avrei prestato attenzione a metterne esattamente 3 a piatto. Unica nota stonata il pomodorino: alcuni erano ancora interi e quindi quando li foravi con i denti per masticarli sprigionavano l’acqua bollente intrinseca del pomodorino stesso. Non li ho trovati particolarmente necessari in questo piatto se non per la nota di colore.
Tortelli di ossobuco al doppio brodo, tartufo nero e scaglie di Bagoss 24 mesi
Qui mi sono emozionata. In 30 anni non avevo mai mangiato qualcosa di così eccezionale. La pasta all’uovo era perfetta e saporitissima, il ripieno aveva una nota d’arancia che sapeva stemperare la grassezza del midollo dell’ossobuco in un modo davvero elegante… e il Bagoss si scioglieva al calore dei tortelli. Bellissima anche la chiusura, erano tutti chiusi alla perfezione tanto da sembrare disegnati. Il brodo, aggiunto da Giacomo al momento, era caldo e denso. Le scagliette di tartufo hanno arricchito il piatto con note saporite ma non invadenti. Sono stata felicissima di fare un ripassino…😋
Coscia di maialino da latte glassato al timo e miele con purea di topinambur al limone
Un altro piatto davvero riuscito! Il maialino, evidentemente cotto a bassa temperatura, si scioglieva in bocca, a parte la crosta superficiale croccante e gustosa. La purea di topinambur era davvero piacevole e si armonizzava perfettamente con tutto il menù. Il fondo non era troppo salato… insomma davvero buono!
Mousse al cioccolato bianco e fiori d’arancio con cuore pralinato
Questo per me è stato l’unico piatto davvero sbagliato del pranzo… (Ma poi mi sono consolata con un gelato alla crema (che in realtà sa di zabaione) al Centrale di Lovere ed ero di nuovo felice *_* Questo dolce era sbagliato innanzi tutto per il nome: la mousse ha la caratteristica di avere al suo interno microscopiche bolle d’aria per dare una consistenza schiumosa, molto leggera e ariosa (più che cremosa). Anche per questo non condivido l’utilizzo della colla di pesce se si parla di mousse: questa inevitabilmente fa perdere la schiumosità caratteristica della mousse in favore di una sodezza che poco c’entra… nel mio caso poi la colla di pesce era davvero troppa e la consistenza risultava davvero sgradevole! (C’è da dire che quello di mia mamma invece era molto più buono del mio …) Altra nota stonata i fiori d’arancio: questo aroma, se usato senza parsimonia, ha un retrogusto fastidioso. Nel mio dolce sembrava ne fosse caduta una fiala… altra nota dolente: come si vede anche dalla foto non era ben livellato e solidificandosi per effetto della gelatina è rimasto tutto increspato in superficie…
Ma nel complesso è stato davvero un pranzo delizioso! Ottimo il rapporto qualità prezzo: questo pranzo di Natale costava 60 € acqua, vino e caffè inclusi. Anzi… se capiti a Pisogne devi assolutamente passare da questo ristorante, soprattutto senza occasioni speciali che inficiano un po’ sulla qualità. Ero stata già qui con la mia famiglia a settembre e è stata un’esperienza meravigliosa!
Ristoranti a Pisogne: un luogo perfetto dove scartare i regali di Natale!
A Natale poi ho ricevuto dei bellissimi regali: Francesco mi ha regalato una super impastatrice semi professionale (così lui mangia i miei manicaretti), papà e mamma questo gioco da tavolo in legno davvero divertente!
Ah!!! Ti segnalo che la bellissima impastatrice della Kenwood è ora in sconto su Amazon… se ti sono arrivati dei regalini di Natale… beh questo è il momento per prenderla! 😉 Io ti posso dire che funziona molto bene, è abbastanza silenziosa, pratica, solida e robusta anche se vibra un po’. Ha letteralmente cambiato la mia vita in cucina, ora faccio cose ancora più meravigliose! E soprattutto per la pasta fresca, che io faccio in casa quasi tutti i giorni, è comodissima! Mentre lei impasta io posso scrivere sul mio wine blog! Eccoti il link dell’offerta di Amazon! Anche con questa favolosa impastatrice eguagliare il talento di mia nonna a fare i dolci è dura… dal tronchetto di Natale alla bavarese al limone con panna, meringhe, pistacchi e cuore di biscotto e scorze d’arancia! E poi mi stupisco che a Natale ho preso 2 kg… sono stata anche troppo brava!!! 😄😄😄
E in ultimo… beh la mia nonna mi ha dato qualche soldino e mi ha detto di farmi un bel regalino dato che non compro mai niente per me… e come non ascoltarla? Così ho ceduto ad un’ultima tentazione… Una borsa che si chiama addirittura Eva! Chi mi conosce sa che adoro le borse di altissima qualità… e mia madre mi ha tramandato geneticamente un debole per Orciani, stilista che lei compra da quando io ero piccolissima e lui era ancora sconosciuto. Beh il design è straordinario e curato in ogni dettaglio, ma la cosa che mi ha colpito di più di questa borsa messanger in pelle è sicuramente stata la tasca nascosta nell’inserto sul retro della borsa per contenere la tracolla in un posto “che non si vede”. Orciani usa pellami pazzeschi, che profumano di buono. Ogni dettaglio della borsa è logato con discrezione, infatti lui usa solo incidere il metallo e la pelle per firmare i suoi lavori senza deturparli con grosse “patacche” (che io non sopporto!). Questa borsa di Orciani Eva, è grande come un foglio da stampante A4 e ci sta tutto il mio mondo: iPad Air 2, ombrello, portafoglio, portabiglietti da visita, beauty, fazzoletti, penna, cavatappi, chiavi, chiavetta usb, custodia degli occhiali da sole, cellulare e amuchina! Mio padre, dopo averla regalata a mia madre nella versione bimaterica, l’ha scovata anche per me nello shop online di un bel negozio in centro a Monza di nome Pasadena – Premium Denim… sì, lo so che ho il fidanzato di Monza… ma cosa ci posso fare se preferisco sempre acquistare online? Loro sono bravissimi: hanno spedito il giorno stesso che hanno ricevuto la conferma del pagamento e dopo nemmeno 24 ore la borsa era a casa mia. Pacco curatissimo anche nello specificare il mio indirizzo non facile e titolari gentilissimi.
Beh lo so che mi sono dilungata però… sono supercontenta! Non vedo l’ora di sfoggiarla martedì prossimo al TownHouse Hotel di Piazza Duomo di Milano all’evento di presentazione di un’azienda vinicola lombarda di cui per ora non ti dico nulla… è un wine secrets! Quindi ti aspetto mercoledì prossimo per scoprire tutti i particolari!
L’unico modo di liberarsi di una tentazione è cedervi. Resistete, e la vostra anima si ammalerà di nostalgia per le cose che si è vietata, di desiderio per ciò che le sue mostruose leggi hanno reso mostruoso e fuori legge. Oscar Wilde
A presto e buon anno!!!
Cheers 🍷
Chiara