La Provenza – Costa Azzurra è una regione nel più profondo sud della Francia che affascina per l’immagine colorata e romantica che ha saputo costruirsi con grande maestria negli anni. Anche per questo, io e Francesco l’abbiamo scelta come perfetta meta del turismo enogastronomico che ha caratterizzato la nostra estate 2016. Fino ad una settimana fa non sapevo che in Costa Azzurra esisteva Porquerolles, piccola isola del Mediterraneo tra Tolone e Saint Tropez con spiagge meravigliose e vigneti vista mare!
#WineDiary: Giorno 1, Castro – Porquerolles
19 Agosto 2016 – Croassaint 1, Chaussons aux pommes 1, baguette 1/2, patisserie 2, km percorsi a piedi 5,93
Destinazione Porquerolles, Francia
Porquerolles è sicuramente un angolo di paradiso che nemmeno il forte turismo è riuscito a rovinare grazie a rigide norme di tutela ambientale che vietano le auto, il campeggio e il fumo all’aperto. Porquerolles è raggiungibile in una ventina di minuti con il traghetto (A/R € 17 a persona) che parte da Hyères ogni 30 minuti dalle 7:30 alle 19:00. Ci sono 3 parcheggi in zona, e consigliano di arrivare entro le 9 per essere sicuri di trovare posto (€ 15 al giorno). Noi siamo arrivati dopo ed erano già pieni, ma abbiamo parcheggiato a meno di un km gratis! Siamo partiti da casa (Castro, Lago d’Iseo – Lombardia) di venerdì notte alle 2:15 e siamo arrivati ad Hyères alle 9:15, abbiamo fatto una tirata in Fiat 500 fermandoci solo un paio di volte per un caffè… E parte la mezz’ora persa ad un casello dell’autostrada francese perchè non avevamo moneta, non accettavano banconote e la carta non la leggeva, il viaggio è andato benissimo!
Prima un ringraziamento speciale
Stéphanie Pellegrino, una bellissima mamma francese che lavora presso l’ufficio del turismo di Hyères è stata davvero speciale: le ho scritto il 15 di agosto per chiederle se era possibile organizzare qualcosa per il 19 e il 20 agosto e ha davvero superato le mie aspettative nonostante il mio ridottissimo preavviso! Ci ha accolto nella sua bellissima casa con un caffè e della patisserie deliziosa, ci ha tenuto i bagagli per non lasciarli in auto tutto il giorno e ci ha organizzato benissimo la visita in 2 delle 3 cantine di Porquerolles e in un’altra cantina di Hyères! Insomma, un inno all’efficienza!
Qualche informazione utile su Porquerolles… e cosa non devi assolutamente perderti!
Porquerolles è un’isola di soli 7 km di lunghezza e 2,5 km di larghezza, ma ha una storia lunga oltre 2000 anni in cui si sono susseguite numerose civiltà. Da sempre terra di commercio e agricoltura, intorno al 1800 conosce lo sviluppo industriale con l’insediamento di una fabbrica di soda. Porquerolles passa di mano in mano di secolo in secolo fino al suo riscatto nel 1912 da parte dell’imprenditore delle miniere d’oro Founier che la regala alla moglie come dono di nozze. Alla faccia del regalino 😀 Oggi Porquerolles è il cuore del Parco Nazionale di Port-Cros, con 3 aziende vinicole raggiungibili negli oltre 60 km di strade e sentieri che si possono percorrere unicamente a piedi o in bici come abbiamo fatto noi! A proposito, Stéphanie è stata così gentile da prenotarci anche la bicicletta, ma da quanto ho visto è difficilissimo trovarne una nonostante i posti dove noleggiarla sono in ogni angolo di strada! Il noleggio giornaliero costa 12 €, ti chiedono come cauzione un documento e ti danno una serratura per chiuderla. La bici è vecchia e malconcia, ma i freni funzionano perfettamente ed è agile sullo sterrato. L’ho trovata assolutamente fondamentale nei vari spostamenti!
Stéphanie ci ha fissato il primo appuntamento alle 12 al Domaine Perzinsky, e il secondo appuntamento alle 15:30 al Domaine de La Courtade, che prende il nome dall’omonima spiaggia. La prima cantina ci ha occupato poco più di mezz’ora, il tempo per un giro nel vigneto e la degustazione dei 3 vini, così abbiamo potuto trascorrere un paio d’ore nella spiaggia de La Courtade, forse la più frequentata di tutte le spiagge, ma davvero meravigliosa con la sua sabbia bianca e un’acqua così azzurra da farci capire immediatamente perchè si chiama Costa Azzurra!
Da non perdere!!! La spiaggia de La Courtade da quanto abbiamo capito non è nemmeno la più bella di Porquerolles! Stéphanie mi ha detto che esiste un’altra spiaggia, Notre Dame, raggiungibile a piedi o in bicicletta, che è la spiaggia più bella d’Europa! Beh, direi che a questo punto Porquerolles vale una visita anche solo per il suo meraviglioso mare cristallino!
Domaine Perzinsky
La prima cantina vinicola che ho visitato nella Ile de Porquerolles è stato il Domaine Perzinsky. Era il 1986 quando Alexis Perzinsky scopre l’Ile di Porquerolles e capisce che questo è il luogo ideale per realizzare il sogno che condivide da anni con il fratello Cyrille, allora maestro di cantina a Chateau de Pibaron: creare il proprio vigneto.
La storia
Alexis è incoraggiato dal Parco Nazionale che gli concede un contratto di locazione. Esso ritiene infatti che che convertire una parte dei numerosi appezzamenti di bosco in vigneto sia una pratica di tutela per Porquerolles. Il 1993 è un anno di soddisfazione e felicità per i fratelli Perzinsky, che raccolgono il loro primo millesimo. Nel 2015 Perzinsky ha 10 ettari di vigneto, ma Alexis e Cyrille desiderano aumentare questa superficie. Un nuovo impulso a questo progetto lo da il loro fratello minore Richard Auther, enologo con grande esperienza sul terroir di Porquerolles.
Il territorio
L’isola è composta di filladi, rocce metamorfiche a grana fine ricca di quarzi e feldspati che conferiscono al terreno, e di conseguenza al vino, un carattere particolare e ben riconoscibile. A causa dell’assenza di corsi d’acqua, i fenomeni di erosione e di alluvione sono stati molto ridotti nell’era quaternaria, e anche i depositi come quelli della Valle del Rodano e Bordeaux qui sono del tutto assenti. Gl scisti sono rocce sedimentarie con gli strati più antichi sulla Terra e consentono alle radici di penetrare in profondità. L’aumento dell’area di contatto tra l’impianto ed il suo substrato rende le piante meno sensibili alla mancanza di acqua.
Il Clima
Nonostante Porquerolles si trovi all’estremità meridionale della Francia, c’è un clima simile alla Francia settentrionale che nasce dal suo essere una “barca” in mezzo al mare. Queste grandi masse temperate le donano un clima temperato con temperature massime e minime comprese tra i 6 e i 26 °C tutto l’anno. Questa bassa escursione termica dovuta all’insularità regala un inverno molto mite ed un’estate fresca. La vegetazione, ed in particolare le viti, resistono bene alla siccità estiva. Le precipitazioni sono molto limitate, il periodo più piovoso è situato tra il 15 ottobre e la fine di febbraio. Sui vigneti soffia il Maestrale, che protegge i grappoli da malattie fungine e favorisce la maturazione nel mese di Settembre.
Il metodo di lavoro
Il Domaine Perzinsky è situato nel cuore del Parco Nazionale, in una zona tradizionalmente orientata verso l’agricoltura naturale e biologica. Il metodo di lavoro è biologico, con la cura di dare il massimo rispetto all’espressione locale del suo terroir.
La Degustazione
Il Domain Perzinsky ha vigneti di circa 20 anni da cui nascono un vino bianco, un vino rosé e un vino rosso, che hanno in comune una forte componente minerale. Tre vini diversi dal solito, ma soprattutto estremamente diversi da quelli continentali… nonostante la stessa AOP Côtes-de-Provence. Inoltre il vino bianco è tra i migliori che ho bevuto in Provenza, a mio avviso grazie a questo clima temperato di cui ho appena parlato che non “cuoce” le uve come accade invece nel continente. In Provenza ho vissuto sulla mia pelle un caldo torrido, e tutte le uve bianche hanno proprio un sentore di cotto e i vini soffrono di mancanza di acidità.
Il Domaine Perzinsky Blanc contiene il 90% di Vermentino e il 10% di Sémillon. Il giorno della vendemmia è fondamentale per l’ottenimento di uva perfettamente matura. Dopo la totale diraspatura, la fermentazione avviene tra 18 e 22 ° C e dura circa 12 giorni. Il vino è rimasto sulle proprie fecce fini fino a gennaio. Durante questo periodo si pratica settimanale avvolgimento per favorire l’autolisi. Alla vista si presenta di un giallo paglierino brillante con riflessi verdi ai lati. Il naso è elegante e raffinato, con un bouquet di fiori freschi e frutti a pasta bianca con un finale agrumato. Questo vino è perfetto per piatti leggeri, cotture al vapore, tartare di carne o di pesce, ma soprattutto come aperitivo grazie alla sua ottima bevibilità. Aggiungo che in Provenza ho degustato vini bianchi che in generale peccavano di freschezza, ma il Domaine Perzinsky Blanc non ha questo problema, anzi!
Il Domaine Perzinsky Rosé contiene il 30% di Granache, il 35% di Mourvèdre, il 20% di Cinsault e il 15% di Sirah e si presenta di un rosa tenue brillante. Il naso è delicato, con un bouquet di fiori e frutti bianchi. Grandissima freschezza, una marcata sapidità e un ingresso in bocca deciso ma delicato lo rendono estremamente fine e adatto a sgrassare foie gras, carne d’anatra e d’oca, verdure confit. Tra tutti i vini del Domaine Perzinsky è quello che mi è piaciuto di più!
A questo punto voglio raccontarti un aneddoto! Era mercoledì, e ad Arles c’era un meraviglioso mercato di cibi deliziosi, subito fuori dalla porta di Rue de La Cavaliere dove avevamo preso il nostro appartamento per una settimana. Intanto che Francesco prendeva il secondo o forse terzo cornetto della colazione in una Boulangerie lì vicino, mi sono diretta a fare un po’ di spesa per cena. Arrivo davanti a questo banchetto di ostriche e vedo che ci sono conchiglie di tutte le dimensioni e tutti i prezzi, da 2.80 € a 4.40 €. Ingenuamente penso che il prezzo si riferisce a ostrica, e chiedo al vecchietto di darmene 4 in modo da farci un piccolo aperitivo senza spendere troppo. Il vecchietto mi dice che ne vende a multipli di 6, e che non ha da cambiarmi i 20 € che gli avevo dato. Allora gli chiedo 6 ostriche, ma mi dice che sono ancora troppo poche per i 20 €. Nel portafoglio avevo solo un’altra banconota da 5 € e gliela faccio vedere… perplessa! Lui mi sorride, mi da 12 delle sue migliori ostriche e 60 centesimi di resto! Ah, il tutto si è svolto con lui che parlava in francese e io in italiano! 😀 In pratica con 15 € ho preso 2 gamberoni (350 grammi in 2), 12 ostriche, 1 baguette, 2 peperoni verdi, 2 pomodori, 2 limoni, un mazzo di menta fresca, cipolla tropea, burro AOP e creme fraiche, un particolare tipo di panna acida che adoro, soprattutto con insalata e pesce.
Domaine La Courtade
Dopo il bagno nella bellissima spiaggia di fronte al vigneto, ci siamo incontrati con Florant, che parlava un italiano splendido e ci aspettava per farci visitare questa cantina. La visita è stata bellissima: siamo saliti in auto e abbiamo girato in mezzo ai vigneti ammirando degli scorci mozzafiato. Durante la nostra passeggiata, Florant ci ha raccontato che il Domaine La Courtade è la storia di un uomo, Henri Vidal, che si è innamorato di Porquellos ancora bambino. La creazione del Domaine La Courtade è opera di Richard Auther che, in una mattina di settembre del 1985, ha avuto la profonda e istintiva convinzione che un vigneto straordinario poteva e doveva essere creato in quel luogo. Dal 2006, la vita di questo tesoro è nelle mani di Laurent, figlio di Henri, che ha ereditato la stessa passione per l’Isola di Porquerolles. Hanno scelto di impiantare vitigni tipici della Provenza, il Vermentino e il Mourvèdre, e dal 1997 tutti i vitigni sono a conduzione biologica.
Sarò sincera, i vini bianchi di questa cantina non mi sono piaciuti: le uve sono troppo cotte, sentori di banana infastidiscono al naso e al palato. La nota di vaniglia e frutti esotici è piacevole, ma davvero stroncata da questo forte sentore di banana matura e dalla mancanza di acidità. Le linee sono due: La Courtade, che in generale presenta vini di qualità superiore, e Alycastre. I Rosé sono stati piacevoli, soprattutto La Courtade, dove si sente la nota legnosa. Ma la vera sorpresa di questa cantina sono stati i vini rossi: questi sì, davvero buoni! In realtà li ho assaggiati direttamente dalla botte, e devo immaginare come saranno al momento dell’imbottigliamento, ma le premesse per un ottimo risultato ci sono tutte. Da provare assolutamente!
Grazie ancora a Florant per la bellissima visita!
Infine…
Il primo giorno di vacanza si è concluso magnificamente: rientrati sulla terraferma, siamo prima passati a ritirare i nostri bagagli a casa di Stéphanie, poi ci siamo fermati alla Maison Sarroche con una fame micidiale perché a Porquerolles non abbiamo trovato niente di interessante da mangiare! Non fraintendermi, di posti ce ne sono tanti! Ma sono davvero troppo turistici per i nostri gusti! La Maison Sarroche ci ha rincuorati dell’attesa: baguette deliziose e bignè al caffè così farciti di una crema delicata da leccarsi letteralmente le dita! Anche il dolcetto di mele caramellate era splendido… mi dispiace solo non avervi fatto una foto a causa della nostra ingordigia: ci siamo mangiati tutto in macchina!
Siamo infine arrivati all’Ibis Hotel dove abbiamo soggiornato solo la prima notte, che ammetto mi era piaciuto dalle foto perché aveva nella sala d’aspetto l’Eames chair a dondolo… che ci posso fare se sono letteralmente drogata di design?
A presto per la prossima puntata,
con affetto
Chiara
PS E tu sei mai stato in Provenza? Dove hai passato le vacanze estive? Lasciami un commento, mi fa un immenso piacere ???