Stasera andrò un po’ fuori tema, lo so. Ma un blog, per definizione, è anche il diario dell’autore. Così stasera, prima di raccontarti della degustazione del cru storico Nautilus, spumante metodo classico da sole uve rosse affinato per 24 mesi nei fondali del Lago d’Iseo, ti racconterò qualcosa di me. Ho scelto questo vino perché nasce da vigneti antistanti il mio lago e si affina nelle sue stesse acque a 40 metri di profondità. Lo trovo, ancor prima di assaggiarlo, assolutamente perfetto per la serata, e per una riflessione nata da una frase di “Mangia prega ama” il film che sto (più o meno) guardando.

La distruzione è la via per la trasformazione.

In effetti una delle cose che forse più ammiro di me è la mia capacità di creare e distruggere, se non pienamente soddisfatta. Fin da ragazzina, dall’amore alla vita, dallo studio al lavoro, non ho mai avuto paura di sperimentare, di fallire, di ricominciare. Fin da bambina avevo un sogno: scrivere. Passavo intere giornate a scrivere qualsiasi cosa. E certo, poter scrivere di argomenti che ami è un grande privilegio. Questo wine blog è nato proprio dal mio amore per la scrittura, per il vino e per il web. mi piace chiamarlo, da Wine Web Writing. Se non avessi distrutto la mia vita 2 volte non sarei mai riuscita a fare il mio lavoro dei sogni e mi sarei accontentata di qualcosa che magari mi piaceva, ma non mi rendeva davvero realizzata. Allo stesso modo, se avessi avuto paura di lasciare il mio paese d’origine, Castel Bolognese (RA) per poi trasferirmi a Ravenna per 9 lunghi anni, e non avessi di nuovo lasciato Ravenna per venire a vivere a Solto (BG), non avrei mai realizzato il mio sogno d’infanzia: vivere in una casa sul lago.

[Tweet “”Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire.” Paulo Coelho”]

Questa premessa per dirti di non avere mai paura di fallire. Osa sognare, osa provare, osa fallire. Crea, godi, distruggi, piangi. Trasforma la tua vita, sempre, finché non sei felice. Ma soprattutto non dimenticarti di trasformare te stesso. Il più grande dei fallimenti è l’incapacità di cambiare le proprie idee, di crescere. Questo è l’unico vero fallimento per me.

“Tutti vogliamo che le cose restino uguali, accettiamo di vivere nell’infelicità perché abbiamo paura dei cambiamenti, delle cose che vanno in frantumi, ma io ho guardato questo posto, il caos che ha sopportato, il modo in cui è stato adoperato, bruciato, saccheggiato, tornando poi ad essere sé stesso, e mi sono sentita rassicurata.

Forse la mia vita non è stata così caotica, è il mondo che lo è, e la sola vera trappola è restare attaccati a ogni cosa.
Le rovine sono un dono. La distruzione è la via per la trasformazione.

Mangia prega ama” Elizabeth Gilbert

Talvolta è incredibile come l’universo ci mandi messaggi nascosti. Stasera, mentre scrivo il Perlage Suite Book [tutto quello che c’è da sapere sul vino in meno di 280 pagine], sto guardando la trasposizione cinematografica di un libro bellissimo, “Mangia, Prega, Ama”, storia autobiografica di Elizabeth Gilbert. Sarà che ho quasi 32 anni come la protagonista, sarà che anche io, a mio modo, sono una scrittrice, sarà che anche io ho finito una grande storia d’amore che mi ha lasciato una grande ferita al cuore… sento davvero il bisogno di un anno per staccare la spina e ritrovare me stessa. Beh, venerdì incomincio il mio viaggio a tappe per la mia guida vini spumanti 500 bolle in 500 che toccherà ogni angolo d’Italia, e credo proprio che mi lascerò andare ai piaceri del buon cibo e del buon vino. Dopo in effetti dovrei pregare per un periodo… e credo mi prenderò una settimana di vacanza a Fontainbleu-Avon, nei dintorni di Parigi. Qui, nella tenuta le Prieuré, il mistico armeno Gurdjieff fondò nel 1922 una grande Casa di Studi in cui vissero e lavorarono accanto a lui artisti, scrittori, pittori, matematici, filosofi, architetti, musicisti… impegnati in una seria e profonda ricerca interiore. In questo luogo nacque una comunità di intellettuali totalmente indipendente con pascoli, coltivazioni e diverse attività lavorative nate per fare un intenso lavoro su di sé, grazie a movimenti e danze sacre insegnate dallo stesso Gurdjieff. Fin da quattordicenne divoravo tutti gli insegnamenti di Gurdjieff legati alla Quarta Via. Non sono una persona religiosa. Ritengo la Quarta Via una filosofia, un modo di vivere. Grazie a Gurdjieff ho conosciuto l’opera di quello che ritengo il mio Maestro, Franco Battiato. La sua musica ha ispirato gran parte di ciò che sono. Quindi credo che trascorrerò lì il mio periodo di “preghiera”.

Mangia prega ama” presuppone appunto anche un’ultimo capitolo che parla d’amore. Ma questo, ora, non mi sento di pianificarlo. Però un altro posto dove ho sempre desiderato vivere, anche solo per qualche mese, è il Portogallo. Magari mi farò un mese di vacanza lì la prossima estate, chissà.

Mangia prega ama… ma in realtà per stasera mi limito a bere, sognare, creare. Come compagno di riflessione ho scelto il Nautilus, Vini della Valle Camonica. I miei vicini di casa, insomma.

Biodiversità, sfida e innovazione in sintesi le linee guida che ci hanno spinto a realizzare questo “bollicine”. Radici vecchie e ceppi storici, siamo partiti da qui; piante fino al secolo, solo Uve Rosse da biotipi o varietà locali. Il risultato è un Metodo Tradizionale, Blanc de Noirs, niente Cuvée, solo vendemmia di un’anno. 30 i mesi sui lieviti di cui 24 nelle profondità del lago d’Iseo. Una necessità dato che non disponevamo di cantina adatta, un metodo rivelatosi “ecologico” per mantenere le bottiglie a temperatura e pressione costanti. L’equilibrio raggiunto ci ha permesso di realizzare un Pas Dosè, senza aggiunta di zuccheri; assolutamente senza compromessi.

Alex Belingheri, Azienda Agricola Vallecamonica

Beh io amo i Brut Nature, e sono i miei spumanti per eccellenza.

Si presenta di un giallo paglierino intenso con sfumature dorate. Il perlage è pazzesco: non ho mai stappato nessuno spumante metodo classico con così tante bollicine. Sono finissime, cremose, avvolgenti, persistenti. Non si stancano mai di salire nel bicchiere. Ne sono totalmente affascinata. Al naso è elegantissimo, abbastanza intenso, complesso, con note capaci di entrarti nella testa.  Oltre una spiccata nota di burro e crosta di pane, anche miele di acacia, albicocca, pomodorino confit, biscotto, confetto, salvia. In bocca entra intenso e cremoso, morbido, abbastanza caldo, abbastanza fresco e particolarmente sapido, con una buona struttura, grande finezza e persistenza. Nel complesso armonico. Abbinamenti? Più che da aperitivo lo vedo indicato da relax post cena, magari con una toma piemontese, formaggio a pasta dura simile al Grana Padano, ma più grasso e con una spiccata tendenza dolce. C’è qualcosa nella bocca che lo distingue… forse queste bollicine numerosissime così fini da essere appena percettibili.

calamarata porcini guanciale pecorino

Mmmh sarebbe stato interessante anche l’abbinamento con questa calamarata porcini, guanciale e pecorino che mi sono cucinata oggi a pranzo… devo provare al più presto! ??

Molto curato il packaging, fine ed elegante come il vino stesso, con colori che spaziano dall’argento al tiffany. Mi è piaciuto molto anche il cartoncino tiffany con la cordicella bianca e il testo nero che dice:

Spumante Metodo Tradizionale Millesimato da sole uve rosse, ceppi storici. Frutto di sperimentazione nelle acque del Lago d’Iseo antistanti Monte Isola, 24 mesi sui lieviti a 40 metri di profondità con temperatura e pressione costanti. Buio totale. Sboccata Pas Dosé mediante l’utilizzo dello stesso vino, senza zuccheri aggiunti, assolutamente senza compromessi. Nel bere questo spumante auguro a tutti voi le stesse emozioni che anno dopo anno ho la fortuna di provare realizzando Nautilus. – 4000 Bottiglie, 50 Magnum e 20 Jéroboam.

Rapporto qualità prezzo straordinario: 27 € per un vino capace sicuramente di emozionare… specie bevuto sul pontile del lago le cui acque hanno custodito il suo riposo, e dove sotto cieli stellati ha goduto di un buio totale per 2 anni, con correnti capaci di cullare dolcemente i suoi lieviti in un naturale bâtonnage (mescolamento delle fecce, depositatesi al fondo del vino, per riportarle in sospensione).

lago d iseo

Direi che domani sera provvedo.

Complimenti Alex, davvero.

Ecco, forse il mio Mangia prega ama è davvero Bevi, sogna, crea.

Sogni d’oro,

Chiara

PS Se non hai mai visto questo film ti consiglio di comprarlo su Amazon cliccando QUI! A me il libro Mangia prega ama però mi è piaciuto ancora di più del film, anche se Julia Roberts è straordinaria come sempre!

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