Sabato scorso, in occasione del Festival della Franciacorta d’Estate, nella Cantina Riccafana c’è stata la prima lezione sul Metodo Classico di Perlage Suite, tenuta dal bravissimo Enologo Angelo Divittini. Credo che tutti i partecipanti lo possano dire: è stata una bellissima esperienza! Quando circa un mese fa Riccardo Fratus mi ha chiesto di organizzare qualcosa insieme per il Festival della Franciacorta mi ha fatto davvero piacere, innanzitutto perché Riccardo mi sta molto simpatico, poi perché a mio avviso lavora davvero molto bene. Così gli ho proposto di organizzare non la classica visita in Cantina, ma una vera e propria lezione sul Metodo Classico e, in particolare, il Metodo Franciacorta e gli ho chiesto la possibilità di coinvolgere il Dott. Angelo Divittini che è davvero bravo ed è un piacere ascoltarlo anche perché arricchisce senza annoiare.

Finalmente mi fermo un paio d’ore per scrivere quest’articolo! Questa settimana ho lavorato tantissimo, e non sono davvero riuscita a farlo prima… ma a distanza di una settimana posso dire che Angelo Divittini mi ha insegnato così tanto che è ancora perfetto il ricordo in me di tutta la sua lezione! Ma andiamo con ordine…

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Io e Riccardo organizziamo la lezione: essendo la nostra prima collaborazione ci imponiamo un numero limitatissimo di posti per essere certi di garantire la massima qualità possibile: solo 16 persone sono ammesse al nostro master. Mi è quindi dispiaciuto per Laura e i suoi 3 colleghi che non sono arrivati in tempo perché sono rimasti imbottigliati in The Floating Piers, la passerella dell’artista bulgaro Christo che ha collegato Monte Isola e San Paolo alla terraferma permettendo a tantissimi visitatori provenienti da tutto il mondo di camminare sull’acqua: ho detto di no ad almeno altre 8 persone ed è stato un vero peccato! Quindi non mi resta che chiedere, anche sulla scia delle richieste che ho già ricevuto, ad Angelo Divittini di dare a tanti altri sommelier ed appassionati l’opportunità di assistere ad un’altra sua lezione sul Metodo Classico, magari a settembre, in occasione del nuovo Festival della Franciacorta!

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La Riccafana era davvero bellissima: tutto era al suo posto, con un’ordine ed una pulizia che ho apprezzato molto! Certo è che questa cantina parte di suo molto bella, e per la prima volta ho visto il tetto giardino: credo che tutti i tetti dovrebbero essere splendidi giardini come questo!

Un altro fatto curioso? A parte i 4 che non sono arrivati che sono della zona di Asti, gli altri 12 partecipanti (in buona parte si conoscevano, hanno fatto un pulmino dal fiorentino) erano tutti toscani! Che deliziosa compagnia! La maggior parte dei miei parenti sono tutti toscani, mi mancava proprio sentire quest’accento! ?

I primi ad iscriversi sono stati Alessandra e Maurizio di Grosseto (ma con origini bresciane/bergamasche) una coppia davvero deliziosa, architetto lei ed ingegnere lui! Spero di vederli presto! Poi sono arrivati, direttamente dal Mugello, i membri dell’associazione Go Wine, una bella realtà che non conoscevo, con il loro delegato Roberto Ciancolini! Davvero delle persone squisite ed è stato piacevole sia seguire la lezione che brindare con loro!

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Sabato scorso in Franciacorta era davvero caldissimo, oltre 35 gradi senza un briciolo di vento… per questo stare in cantina era un vero piacere! Dopo una deliziosa bollicina di benvenuto, gli ospiti si sono accomodati nella bella sala con le pareti in pietra che avevamo scelto per la lezione… in cui io e Nicola siamo riusciti (con un po’ di difficoltà) a montare il proiettore prima che arrivasse Angelo (con le sue 50 e passa slide, un grandissimo lavoro!).

Se mi segui da tempo sai che sono sempre in mezzo al metodo classico e, in particolare, al metodo Franciacorta. Quando il Dott. Angelo Divittini è esordito dicendo che aveva preparato una lezione “facile” non mi aspettavo certo che mi si aprisse un mondo… e invece eccola, la slide che ha messo in crisi la mia conoscenza sui metodi di spumantizzazione: esistono 9 metodi!!! Ma tu lo sapevi? Io me ne ero persa più di uno… urge approfondire al più presto!!! Comunque tutta la lezione è stata molto interessante ed approfondita, la definirei appunto perfetta per un sommelier AIS (o di altre associazioni) che ha già avuto una prima infarinatura a lezione nella sua delegazione!

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Infine ti voglio mostrare uno dei miei abbinamenti più riusciti: Franciacorta Satén Zero Riccafana con il caviale! A proposito del caviale e dei suoi abbinamenti, ci sono due scuole di pensiero: da un lato c’è chi esalta il caviale con il metodo classico, dall’altro c’è chi lo sconsiglia perché non propriamente canonico… Inutile dire che io sono per l’abbinamento caviale – Franciacorta!

Il Caviale nasce dalle uova non fecondate delle femmine di Storione, un pesce d’acqua dolce e salmastra diffuso in Europa, in particolar modo fra le acque del Mar Caspio, il più grande lago del mondo (tanto che è erroneamente chiamato mare). Le uova ottenute vengono lavate in acqua fredda e salate, con una proporzione variabile tra il 4 e l’8% di sale: ogni aggiunta di sale da parte del produttore diminuisce il valore del caviale. Il metodo d’assaggio migliore, sopratutto quando si tratta di caviale di ottima qualità, è di degustare il caviale su un cucchiaino. Il caviale si riconosce dal suo aroma iodato dalle sfumature che ricordano la nocciola e dal sapore piacevolmente amaro e salato. È importante, inoltre, servirlo ad una temperatura che sia fresca ma non fredda e, durante il suo consumo, il contenitore non deve rimanere aperto per più di dieci minuti perché l’aria – l’ossidazione- ne altera le proprietà.

Riccardo ci ha proposto un caviale di storione Siberiano che per ottenerlo occorre attendere mediamente 6-8 anni. I grani hanno una dimensione medio piccola che si aggira intorno ai 2,5 mm e il colore  varia dal marrone scuro al grigio. La texture è abbastanza soffice e delicata e si presenta lievemente idratata con un piacevole effetto traslucente. Il sapore è pieno, deciso, con sentori di noce e nocciole e  leggermente iodato.

Per questo Caviale ho proposto un abbinamento con il Franciacorta Satén Zero perché la cremosità del vino si sposava benissimo con la cremosità del caviale e il vino è stato capace di pulire la bocca senza scomparire né sovrastare il prodotto. Due nasi intensi con in comune il sentore leggermente iodato e la nota di frutta secca. Un abbinamento cibo vino che mi ha davvero emozionata… ci farei l’aperitivo volentieri tutti i giorni!!

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Insomma, è stata una bellissima esperienza… e direi che non vedo l’ora di ripeterla per il Festival della Franciacorta d’autunno!!! Ma la vera domanda è: il nostro bravissimo prof. il Dott. Angelo Divittini sarà dei nostri?

Grazie di cuore a tutti quelli che hanno reso questa giornata davvero piacevole! Dallo staff agli ospiti… spero di riavervi alla prossima lezione con degustazione che organizzo ?

A presto,

Chiara

P.S. un abbraccio alla moglie ed ai bellissimi figli di Riccardo che ci hanno intrattenuto!!

P.P.S. per la prossima lezione con degustazione, che cosa vorreste approfondire?

P.P.S. Grazie a Roberto Ciancolini per avermi omaggiato la guida 2016 di Go Wine… non vedo l’ora di leggerla!!

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