L’ultima tappa del press tour Pellegrini è stata a Barolo, dall’azienda Corino. Quando pensi ad un’azienda vinicola “di famiglia” pensi ad una realtà esattamente come questa! Ma la sua storia enologica è iniziata dalle generazioni precedenti, quando nel 1952 Celeste Corino si trasferì con moglie e figli all’Annunziata di La Morra per lavorare come mezzadro in alcune cascine della zona. Suo figlio Giovanni eredita la sua passione per la terra e fonda l’attuale azienda. All’inizio, come spesso accade, la maggior parte delle uve prodotte era destinata alla vendita. Negli anni ’80 Giuliano, il figlio di Giovanni, entra giovanissimo in cantina e si comincia a imbottigliare i primissimi ettolitri di Barolo. Nel 1987 si intraprende una nuova strada per l’epoca: si cominciano a effettuare i diradamenti in vigna per migliorare la qualità, a fare fermentazioni brevi a temperatura controllata e ad affinare in piccole botti di rovere francese. Oggi l’azienda coltiva 9 ettari di vigneto nel comune di La Morra e produce circa 50.000 bottiglie all’anno. La moglie Stefania e i figli Veronica e Andrea collaborano con Giuliano nella conduzione dell’azienda.
Dopo la degustazione e la visita in cantina ci siamo fermati a pranzo da Corino e devo dire che abbiamo mangiato davvero divinamente! Poche cose scelte con cura e con una materia prima di grandissima qualità, come dovrebbe essere. La fassona battuta al coltello era eccezionale, buonissima! L’annovero tra le più buone mai mangiate! Mi sono piaciute tantissimo anche l’insalata russa e il vitello tonnato.
Ho anche scoperto un dolcetto che mi ha rubato il cuore: il lamorrese al barolo di Giovanni Cogno! Che delizia! Ho promesso a me stessa che per 21 giorni non mangio cioccolato… ma dopo ne vorrei mangiare almeno uno quindi devo scoprire come recuperarli!! Ho giusto un Porto Kopke 10 anni che ci starebbe proprio bene… 😍
Corino: le mie degustazioni
“Barolo del comune di la morra” 2015, barolo DOCg – corino
[a partire da 31€]
100% nebbiolo. La macerazione avviene in rotofermentatore, a temperatura controllata tra i 25°C e i 30°C e dura da 5 a 7 giorni. Dopo la svinatura viene travasato in vasche di acciaio per la precipitazione dei fondi, dove resta sino al termine della fermentazione degli zuccheri e della fermentazione malolattica. Viene poi travasato in botti piccole di rovere francese usate, dove rimane per 24 mesi. Infine viene assemblato in acciaio dove rimane per 6 mesi circa, al termine dei quali viene imbottigliato e lasciato ad affinare per circa un anno prima della messa in commercio
👁 Rosso rubino trasparente. Consistente.
👃 Intenso ed elegante in cui si riconoscono le note di cioccolato, marasca, pepe nero e un finale appena accennato di chiodi di garofano. Al secondo passaggio al naso emerge prepotente il cuoio e una nota di carne al sangue, per poi sfumare in un lieve accento minerale e un finale mentolato.
👄 Entra impetuoso, con quel “che” che io definisco di vino del contadino ma sviluppato in modo estremamente piacevole. Ha un taglio molto “maschile”. Grande struttura, tannino un po’ astringente ma complessivamente amalgamato. Ben equilibrato tra morbidezze e durezze, finale lungo
🔥 Eccezionale rapporto qualità prezzo.
“Barolo giachini” 2015, barolo DOCg – corino
[a partire da 48€]
100% nebbiolo. La macerazione avviene in rotofermentatore, a temperatura controllata tra i 25°C e i 30°C e dura da 5 a 7 giorni. Dopo la svinatura viene travasato in vasche di acciaio per la precipitazione dei fondi, dove resta sino al termine della fermentazione degli zuccheri e della fermentazione malolattica. Affinamento in botti piccole di rovere francese 35% nuove e 65% usate, dove rimane per 24 mesi. Viene poi assemblato in acciaio, dove rimane per 6 mesi, al termine dei quali viene imbottigliato e lasciato ad affinare per circa un anno prima della messa in commercio.
👁 Rosso rubino trasparente. Consistente.
👃 Si intrecciano profumi di viola, tabacco da pipa, cacao amaro, ciliegie sotto spirito, pepe nero, vaniglia, mandorla.
👄 Molto intenso ed elegante. Ha un tannino più morbido ed è complessivamente più pronto. Grande freschezza, ma è comunque piacevolmente morbido. Ha un taglio meno maschile e è diverso come te lo aspetti rispetto al naso, non perché non sia coerente, anzi, ma ti aspetti un vino meno pronto. Finale tostato discretamente lungo.
🔥 Al naso è più elegante e meno intenso del La Morra.
“Barolo bricco manescotto” 2015, barolo DOCg – corino
[a partire da 48€]
100% nebbiolo. La macerazione avviene in rotofermentatore, a temperatura controllata tra i 25°C e i 30°C e dura da 5 a 7 giorni. Dopo la svinatura viene travasato in vasche di acciaio per la precipitazione dei fondi, dove resta sino al termine della fermentazione degli zuccheri e della fermentazione malolattica. Affinamento in botti piccole di rovere francese 35% nuove e 65% usate, dove rimane per 24 mesi. Viene poi assemblato in acciaio dove rimane per 6 mesi, al termine dei quali viene imbottigliato e lasciato ad affinare per circa un anno prima della messa in commercio.
👁 Rosso rubino intenso e concentrato, trasparente. Consistente.
👃 Completamente diverso rispetto ai primi due, perché è più spostato sul frutto, sia fresco sia sotto spirito. Note più minerali, con un piacevolissimo accento di grafite. Al naso fungo porcino, mora, cioccolato, mandorla molto intensa che sfumano in un leggero sentore vegetale.
👄 Ampio rispetto agli altri due, con un tannino più imponente ma non aggressivo, una grande struttura e un buonissimo equilibrio. Meno pronto, finale lungo.
🔥 Ha un grandissimo potenziale di invecchiamento!
“Barolo arborina” 2015, barolo DOCg – corino
[a partire da 52€]
100% nebbiolo. Il vigneto dista appena 300 metri da quello del Giachini, ma è sull’altro versante e gode di un’esposizione diversa e un terreno più calcareo. La macerazione avviene in rotofermentatore, a temperatura controllata tra i 25°C e i 30°C e dura da 5 a 7 giorni. Dopo la svinatura viene travasato in vasche di acciaio per la precipitazione dei fondi, dove resta sino al termine della fermentazione degli zuccheri e della fermentazione malolattica. Affinamento in botti piccole di rovere francese 35% nuove e 65% usate, dove rimane per 24 mesi. Viene poi assemblato in acciaio dove rimane per 6 mesi, al termine dei quali viene imbottigliato e lasciato ad affinare per circa un anno prima della messa in commercio.
👁 Rosso rubino trasparente, molto concentrato. Consistente.
👃 Particolarmente fruttato, intenso ed elegante. Yogurt alla fragola, fragole fresche e zucchero di canna, arancia rossa, pepe bianco, lampone, cioccolato bianco, fiori di maggiorana, menta piperita, accento minerale che sfuma in una mandorla ben definita.
👄Coerentissimo, di un’eleganza estrema, morbidissimo ma anche fresco e leggermente sapido. Il tannino è ben presente e ben amalgamato. In bocca ho sentito un gusto di ostrica. Strutturato ma non potente, ampio. Finale lungo molto fruttato.
🔥 Di tutti i Barolo assaggiati è quello che mi ha rubato il cuore. Da comprare e ricomprare, bere e conservare, senza pensarci un solo istante!
“Barolo riserva” 2013, barolo DOCg – corino
[a partire da 88€]
100% nebbiolo da un vigneto di 66 anni. La macerazione avviene in rotofermentatore, a temperatura controllata tra i 25°C e i 30°C e dura da 5 a 7 giorni. Dopo la svinatura viene travasato in vasche di acciaio per la precipitazione dei fondi, dove resta sino al termine della fermentazione degli zuccheri e della fermentazione malolattica. Affinamento in botti piccole di rovere francese 50% nuove e 50% usate, dove rimane per 24 mesi. Viene poi assemblato in acciaio dove rimane per 6 mesi, al termine dei quali viene imbottigliato e lasciato ad affinare per circa 30 mesi prima della messa in commercio.
👁 Rosso rubino intenso molto concentrato e trasparente con un riflesso granato ai bordi. Consistente.
👃 Intenso ed elegante con note che immediatamente virano alla confettura. Molto fruttato, si riconoscono benissimo la fragola in confettura, la mora in confettura, il pepe nero, fiori secchi, cannella, noce moscata, sorbetto alla fragola, caramello, miele di castagno, sottobosco e una leggera sfumatura di medicinale.
👄 Ampio, elegantissimo, molto ben equilibrato e conferma il suo retrogusto fruttato e di medicinale. Tannino ancora un po’ verde, ha bisogno ancora di tempo per arrivare al suo climax, ma non troppo. Grande persistenza.
🔥 Mi è piaciuto molto, soprattutto al naso. Spero che Corino mi farà il piacere di farmelo riassaggiare nel 2023, anno che sono certa raggiungerà la sua massima espressione.
Ho passato due giorni meravigliosi in Piemonte e degustato vini di altissimo livello. Sono stata benissimo in tutte e tre le aziende che abbiamo visitato e anche l’ospitalità è stata sempre eccezionale. Però sono umana, e devo dire che una preferenza l’ho avuta. Corino è una piccola realtà, certo, non è la cantina spettacolare di Bruno Rocca, ma il panorama è splendido e ho visto il castello di Serralunga dai suoi vigneti. I vini degustati sono stati tutti di gran livello, ma qui il rapporto qualità-prezzo ha davvero una marcia in più. Corino è l’esempio della cantina dove puoi bere davvero davvero bene senza spendere cifre “fuori portata”. E non lo dico solo perché ho un debole per il Barolo! I vini mi sono davvero piaciuti tutti ed è un gran bere a partire dal Dolcetto! Quindi complimenti a questa famiglia deliziosa e grazie infinite a Pietro Pellegrini per avermeli fatti scoprire!
Cheers🍷😍
Chiara
Ti piace il Timorasso?
Scopri tutte le degustazioni della prima tappa del press tour Pellegrini ed entra nell’affascinante mondo del nipote di Fausto Coppi, Francesco Bellocchio!
Ti piace il Barbaresco?
Scopri tutte le degustazioni della seconda tappa del press tour Pellegrini ed entra nell’affascinante mondo di Bruno Rocca!