Chi mi conosce sa che io raramente mi innamoro fino a questo punto. Sono stata da Gabriele Scaglione a maggio con Federico, durante la sua toccata e fuga in Italia. Mancava Akiyoshi, ma spero di conoscerlo alla prossima occasione… magari andremo tutti e tre insieme in un’altra cantina a sorprenderci di quanto il vino sia speciale a unire le persone di ogni cultura e ogni parte del mondo. Anche se Aki beve poco, ma io e Federico berremo pure per lui! Ho aspettato fino ad oggi per raccontarti di questi vini splendidi perché trovo che non ci sia niente di più bello di parlare di una persona, o un vino, quando lo stai pensando. Gabriele Scaglione è una persona con una passione e un carisma davvero fuori dall’ordinario.

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Ci ha accolto in un ambiente meraviglioso e intimo, dove è stato un piacere degustare i suoi vini. Eravamo tre persone accumunate dalla passione per il buon vino, il buon cibo e il buon gusto, e questo ci ha reso forse ancora più vicini.

Gabriele Scaglione: Alta Langa Metodo Classico Riserva Vendemmia 2011 Sboccatura 2017

Che questo spumante lo adoro ormai l’ho detto fino allo sfinimento. Uno degli ultimi campioni che mi sono arrivati durante la scorsa edizione della guida… non sapevo nemmeno cosa aspettarmi, ma mai avrei pensato di innamorarmi così. L’ho premiato come una delle 5 migliori bollicine del Nord talia [ti ricordo che puoi comprare la mia Guida Vini Spumanti cliccando QUI] Era da poco passata la mezzanotte. Stavo ancora degustando, perché sono più vicina a un animale notturno che ad una persona. Lo assaggio, e di riflesso mi viene da condividerlo con Federico, principalmente per 3 motivi:

  • so che a lui piace bere, e bene;
  • in Giappone non c’è ancora tutta questa cultura dello spumante, soprattutto italiano e soprattutto al di fuori delle denominazioni più famose;
  • essendo che teniamo 7 ore di fuso, ho orari più simili a lui che ai miei conterranei.

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Giallo paglierino intenso con riflessi oro antico. Il perlage è cremosissimo, non particolarmente numeroso ma perfetto. Il naso mi ricorda uno Champagne di quelli buoni: note mielate, noci, fiori di camomilla essiccati zenzero candito, brassia. In bocca è cremoso, freschissimo e al contempo maturo, molto persistente e la bollicina si conferma cremosa e piacevolissima. A tratti mi ricorda un grande champagne a base di pinot meunier. Per la degustazione completa di questo e degli altri spumanti premiati dall’edizione 2018 della mia guida 500 Bolle in 500 ti invito a cliccare qui!

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Gabriele Scaglione: Roero Arneis DOCG “Ostinatamente” 2013

Quando ho conosciuto Gabriele ho pensato che è una persona che va “in direzione ostinata e contraria” esattamente come me.

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Giallo paglierino intenso e brillante che tradisce una certa consistenza. Al naso è delicato, con note di cioccolato bianco, crema di limone, fiori di origano, rosa, pepe bianco fresco. In bocca è morbidissimo e sento un’evoluzione spettacolare e insolita peri Roero Arneis a cui sono abituata. Fresco e persistente, con un finale lungo e pazzesco nella precisione delle sue note organolettiche.

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Gabriele Scaglione: Langhe Bianco DOCG “Ellis”

Nella sua etichetta è raffigurato un cane, e intuisco che Gabriele come me ama gli animali e i cani in particolare. Paco, il mio volpino di Pomerania, sta per compiere 11 anni e mai avrei immaginato di avere un compagno così fedele, capace di amarmi incondizionatamente a prescindere da ciò che gli offro e dai miei malumori. Con lui ho capito che l’Amore non ha forma, confini, natura e pochi rapporti sono così sinceri e reali come quello che può nascere tra un uomo e un cane. Nel nostro caso, Paco ha sicuramente dato molto di più a me di quanto io non ho saputo dare a lui, ma faccio del mio meglio, almeno in questa parte della nostra vita.

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Annata 2010

Giallo paglierino intenso e brillante. Al naso ha una bellissima nota di idrocarburo che non mi aspettavo. In bocca è ancora meglio, un’ottima rispondenza al naso e un gusto che oscilla dal floreale alla confettura di pesche. In bocca è fresco, morbidissimo, intenso e molto persistente. Ha un finale lungo e affascinante.

Annata 2008

Giallo paglierino intenso e brillante. Al naso ha note bellissime di frutta matura, salamoia, un naso piacevolmente alcolico, cioccolato bianco. In bocca è piacevolissimo, morbido, fresco, con note più orientate agli idrocarburi rispetto al naso. Persistente e ancora freschissimo. Dato che l’ho trovato forse uno dei migliori vini bianchi che ho bevuto negli ultimi 3 anni sono stata felice di portarne una bottiglia a mio padre.

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Gabriele Scaglione: Langhe DOC Nebbiolo “Passeggiando in vigna” 2015

Ah, io sono una “nebbiolista” di primissimo ordine! Amo il Nebbiolo in tutte le sue forme! Quindi quando devo degustare un Nebbiolo sono sempre particolarmente felice! Mi sono ripromessa di fare una degustazione stile “Primeurs” bordolese di tutti i nebbioli piemontesi… chissà che prima o poi non la faccio sul serio!

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Rosso rubino intenso e trasparente, brillante. Consistente. Al naso è speziatissimo e “cacaoso”, ricorda la ciliegia sotto spirito. In bocca è intenso, persistente, freschissimo, morbido, con un sentore di fungo che mi ha piacevolmente sorpreso. In bocca è lunghissimo, mantiene la stessa freschezza e acidità a lungo, morbido, persistente. Un vino che secondo me ha un ottimo potenziale di invecchiamento!

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Gabriele Scaglione: Barbera DOC d’Alba ” i quattro conigli bianchi” 2013

Partiamo da un presupposto: io la Barbera d’Alba la A-D-O-R-O!  Questa l’ho trovata particolarmente interessante perché mantiene la natura selvaggia e profumata della Barbera e al contempo è ingentilita dal tempo. L’etichetta poi… è la fine del mondo!

Rosso rubino (più rubino) intenso e trasparente. Al naso è davvero buonissimo, fruttato, ciliegia sotto spirito, caffè tostato, viola. In bocca si “mastica”, fresco, con un bel tannino, sapido, intenso e lunghissimo. Lo trovo perfetto con tutti gli insaccati…  e anche da solo!

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Gabriele Scaglione: Langhe DOC Rosso “Tutto dipende da dove vuoi andare” 2011

Ho imparato che nella vita niente è più difficile di lasciare andare. Siamo ancorati come cozze al presente per una paura che ci contraddistingue nei secoli: l’ignoto. Talvolta preferiamo stare male con certezza entro i confini che conosciamo che cercare di essere felici scoprendo il mondo al di fuori della nostra zona di comfort. Questo è stato il primo pensiero che ho avuto quando ho letto il nome dell’etichetta di Gabriele Scaglione “Tutto dipende da dove vuoi andare“. Ho sempre saputo che avrei avuto una finestra vista lago davanti la quale scrivere. Ho sempre saputo che avrei vissuto scrivendo, anche se da bambina non avevo chiaro di cosa. Ora ho avuto conferma che i luoghi, nella quasi totalità dei casi, sono più importanti dei legami che instauriamo con le persone.

Rosso rubino intenso e semitrasparente, brillante. Al naso è speziatissimo, tostatura, vaniglia, magnolia. In bocca è freschissimo, con un tannino vivace e persistente. In bocca è intenso e lungo. Si abbina bene ai formaggi come il tomino che ci ha abbinato Gabriele… ma anche con il mio filetto di maiale è stato stupendo!

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Gabriele Scaglione: Barbaresco DOCG “Come un volo”

Per me il barbaresco è una croce e delizia dei vini piemontesi. Se il Barolo è il Re austero e forte, il Barbaresco è senza dubbio la sua splendida sorella, la Principessa elegante e raffinata. Spesso sono messi a confronto, un po’ perché sono fatti con lo stesso vitigno, il mio amato Nebbiolo. Tra i due ho sempre preferito il Barolo proprio per la sua “ruvidità” che, quando è ben fatto, contrasta con un’eccezionale morbidezza. Devo dire che il Barbaresco di Gabriele, pur mantenendo la tipicità di questa tipologia di vino, per tanti tratti si avvicina più al Barolo che ai suoi colleghi Barbaresco.

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Annata 2014

Rosso rubino trasparente e brillante. Il naso ha note sempre speziate ma di spezie più dolci, confettura di more, fave di cacao, solvente per unghie, foglie di tabacco. In bocca è morbidissimo, elegantissimo, fresco, molto equilibrato. Un tannino smussato che lo rende particolarmente fine è complice di un finale lunghissimo. Perfetto in abbinamento a tartare di manzo, vitello, tonno e anche all’anguilla alla brace.

Annata 2008

Incredibile che ha lo stesso colore preciso del 2014: uno splendido rosso rubino trasparente e brillante. Al naso ha tante note eteree, solvente, marasca sotto spirito, sottobosco, fungo porcino, mora, anche un retrogusto affumicato. Il bocca è morbidissimo, il gusto ha una nota di confettura di fragole marcatissimo. In bocca è lunghissimo e molto persistente. Sicuramente figlio di un’annata che è riuscito ad esprimere le peculiarità dello stile di Gabriele – vedi anche Ellis 2008- con un Barbaresco come questo, potrei rinunciare al Barolo!

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Gabriele Scaglione: Barolo DOCG “Passione di re” 2012

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Rosso rubino trasparente e brillante, al naso una nota intensissima di liquirizia morbida tipo rotella, segue una nota di cuoio nuovo e una confettura di frutti di bosco per poi sfumare in un finale balsamico. In bocca è freschissimo, con un tannino presente ma non invadente. Grande persistenza e lunghissimo in bocca. Perfetto per i brasati… e per il leggendario Boeuf Bourguignon che ho cucinato a Capodanno con la ricetta di Julia Child! Devo dire che anche con il mio filetto di maiale con olio di Brisighella e Spongada (leggi la ricetta di quella che ho preparato io qui) si è sposato alla perfezione!

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Gabriele Scaglione: Moscato DOC “Un buon momento” 2017

L’altra mia debolezza sono i moscati con le ostriche, a patto che queste siano buone e freschissime. Ecco, mi è appena venuto in mente Davide Rossetti di i Love Ostrica… e lo splendido soggiorno bordolese che ho fatto dopo che Perlage Suite ha vinto i Millésima Blog Awards 2017 proprio per un abbinamento tra un’ostrica particolarmente salata e un cabernet demi sec spumantizzato in rosso [qui trovi l’articolo più completo che ho scritto sulle ostriche, partendo dal saperne riconoscere la freschezza]. Questo moscato di Gabriele è meraviglioso: non troppo dolce, profumatissimo, elegante e disimpegnato. Gabriele ha proprio ragione: è sempre un buon momento per stapparne una bottiglia!

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Giallo paglierino tenue, con al naso una nota di pesca e albicocca, nota smielata piacevolissima. Vino frizzante dolce senza essere dolce, dosaggio di zucchero bassissimo che lo rende perfetto per le ostriche.

Grazie della bellissima esperienza! 

Come sempre ringrazio Sony e UniversoFoto.it per la bellissima RX100M4 con cui sono state scattate tutte le foto! Anche in condizioni di scarsa iluminazione come le cantine vinicole è sempre superlativa!!

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