In vino veritas… si dice perchè un calice di vino può farci abbassare la guardia e spingerci a raccontare cose che altrimenti terremmo per noi. Del resto questo proverbio latino significa “nel vino è la verità” e lo stesso Orazio scriveva che i re torturavano col vino gli amici per scoprire se avevano qualcosa da nascondere…
Eppure per me in vino veritas significa anche qualcos’altro… qualcosa più legato a “dimmi che vino scegli e ti dirò chi sei“. Quindi è un altro modo di intendere che nel vino è la verità. Così ho pensato di scrivere questo articolo per darti 4 piccoli consigli e aiutarti a fare bella figura con i tuoi amici, con la persona che ti piace o in un’occasione lavorativa.
Ti hanno invitato a cena e non sai che vino scegliere? Passi ore davanti agli scaffali del supermercato guardando e riguardando file infinite di bottiglie con lo sguardo perso nel vuoto? Sei al ristorante e la carta dei vini non ti dice nulla? Sono qui per aiutarti!
Piccola precisazione sui primi appuntamenti: il galateo impone che una donna non deve bere più dell’uomo! Quindi se sei uomo non dimenticare mai di chiedere alla tua ospite se gradisce un altro bicchiere… e se sei donna aspetta che sia lui a chiedertelo! Lo so, non siamo più nel medioevo… ma anche fare la figura dell’alcolista nemmeno tanto anonima ai primi appuntamenti non è il massimo…
In vino veritas: 5 piccoli consigli per scegliere il vino giusto
In vino veritas/1: scegli il vino in base alla cottura più che all’ingrediente!
Crudi, cotture brevi o al vapore richiedono vini meno strutturati di cotture lunghe o ricche di grassi. Con le prime scegli un bianco fresco e acidulo, magari aromatico come un vino moscato giallo Alto Adige DOC. Con le seconde meglio un rosso morbido e alcolico come un vino Barbera d’Asti DOCG. Con i fritti e i cibi grassi preferisci sempre un vino spumante più o meno strutturato in base all’ingrediente principale.
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In vino veritas/2: scegli il vino in base a dove lo compri!
In enoteca fatti consigliare dal personale: quasi sempre conoscono ciò che vendono e molti enotecari sono davvero preparati. Al supermercato non investire troppo: la conservazione delle bottiglie è di partenza sbagliata (luci molto forti, disposizione della bottiglia verticale) e il prodotto difficilmente arriverà a casa tua perfettamente conservato.
In vino veritas/3: scegli il vino in base alla compagnia!
Una donna tendenzialmente è portata a vini bianchi e floreali o a vini con un residuo zuccherino alto, un uomo a vini rossi e speziati o bianchi secchi e poco aromatici. Non sono solo luoghi comuni: questo dato nasce da tantissimi fattori, tra cui ambientali e psicologici. Ricordati però di non generalizzare: tanto fa la cultura della persona che hai di fronte! Se non sai nulla cerca di scegliere un vino facile, che faccia da apripista a qualcosa di più interessante qualora la compagnia lo richieda.
In vino veritas/4: scegli il vino in base al rapporto “occasione/prezzo”
Il rapporto qualità prezzo deve essere prioritario: a prescindere da quanto puoi spendere non investire mai una cifra sbagliata nel vino sbagliato perché butteresti via i soldi. Ogni vino ha il suo prezzo e questo è determinato, tra le cose, dalla resa del vitigno, dal lavoro in vigna ed in cantina, dall’invecchiamento e dal brand. Inoltre occhio a non esagerare: la spesa per il vino deve essere sempre commisurata al luogo e all’occasione per non creare disagi né in un senso né nell’altro.
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Ti svelo un segreto: se generalizzi farai sempre pessime figure! Sfato subito un mito: abbinare un vino bianco con il pesce e un vino rosso con la carne è una baggianata! Fare bella figura con i tuoi amici quando scegli il vino è facile, ti basta riflettere meno di un minuto sul menù della serata:
Mangiate un crudo di pesce o di carne? Un vino bianco altoatesino si rivelerà la scelta vincente! Quindi via libera a Gewürztraminer, Sauvignon (occhio che ha un naso non per tutti…) e se proprio non sapete scegliere puntate sul Pinot bianco: col suo naso piacevole ma non invadente piacerà a tutti! E se volete azzardare un po’… provate un Lagrain Rosé!
Mangiate anguilla, zuppe di pesce o affini? Provate un buon lambrusco… e se proprio non vi piace questa tipologia di vino scegliete una bollicina TrentoDOC.
Mangiate un brasato di carne od un arrosto? Scegliete un Sangiovese riserva, un Barolo od un Brunello di Montalcino.
Salsicce e castrato alla griglia? Meglio un sangiovese od un pinot nero giovane.
Infine ricorda che un Metodo Classico come il Franciacorta DOCG, il Trento DOC o lo Champagne AOC è come quello spolverino sfiancato blu aviatore che hai nell’armadio: sta bene con tutto! E ti fa sempre fare bella figura!
Ma per favore: se chiedi Franciacorta, non pensare sempre e solo a Ca’ del Bosco o Bellavista. Ci sono tanti altri Franciacorta eccellenti… creati il tuo gusto personale!
E ricorda che parlare di sangiovese non significa nulla: è solo il nome del vitigno! Poi c’è la denominazione, la cantina, l’annata… Ogni sangiovese è fondamentalmente diverso! Sai che il Brunello di Montalcino è sangiovese vero?
Un’ultima cosa! Se vuoi fare bella figura con i tuoi amici… occhio a come tieni il bicchiere! Se sei un uomo non agguantarlo come il seno di una donna, se sei una donna non agguantarlo come l’ultimo paio del tuo numero di decollete in saldo di Christian Louboutin. Prendi il bicchiere nel punto più lontano dalla pancia per non alterare la temperatura del vino (ti concedo la pancia solo se il vino è troppo freddo e intendi scaldarlo).
Sii elegante, bevi a piccoli sorsi e godi di ognuno. E ricorda che niente appaga di più i sensi durante un pranzo od una cena che bere il vino giusto col piatto giusto.
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Cheers 🍷
Chiara