Bene, il titolo non è dei più eleganti. Lo so, lo ammetto. Ma sabato sera mi sono girate le palle con un movimento rotatorio da fare invidia al sistema solare. Laura & Andrea mi chiamano per andare a “Mastro Birraio – Fiera della Birra artigianale”, 2°edizione, a Forlì. Animata, oltre al piacere della loro compagnia, di degustare delle buone birre artigianali, accetto con entusiasmo. Bene, passi che è anche colpa mia… non so… il titolo “Fiera della Birra Artigianale” mi aveva proiettato nella testa una serie di espositori di birrifici che presentavano i loro prodotti… un piccolo Vinitaly della birra per intenderci. Da notare nella foto che segue l’espressione furbona di Andrea… del resto se non è beato tra le donne lui… come sempre eh! 😀

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Quando sul loro sito leggo “Ingresso euro 3” ho ingenuamente pensato che gli assaggi si pagano tipo un prezzo simbolico ognuno, ma qualche rotella si era già animata in me: preferivo leggere non so 20-30 € e dare per scontato fossero compresi… ma passa anche questa e non comincio nemmeno ad aspettarmi il peggio! Qualche altro sospettuccio mi viene anche quando leggo l’orario: dalle 19 alle 2:30 … come si fa ad essere lucidi per degustare a quell’ora? E poi non mi sembrano proprio orari da lavoro consoni… queste domande si sommano anche al: “Perché farla nelle serate del week-end e non tra settimana… magari di pomeriggio… che c’è meno confusione?” Ah, le inquietanti risposte sarebbero arrivate tutte insieme!

Cito il sito web ufficiale:

Ritorna presso la Fiera di Forlì la grande manifestazione fieristica specifica sulla Birra Artigianale sviluppata su 6.000 mq. 
Nei padiglioni di Fiera Forlì, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 marzo 2015 si potranno degustare centinaia di birre presentate direttamente dai loro Produttori. 
Nelle vaste aree allestite vi sarà la possibilità di assaporare golosi prodotti gastronomici d’eccellenza. 
Vari corsi di degustazione con i grandi esperti italiani, per conoscere i migliori abbinamenti, e gli incontri homebrewed per imparare la produzione “casalinga” di questa antica bevanda.
Presenti anche produttori di impianti per la fabbricazione artigianale della birra. 

Adesso dimmi, tu non ti aspetti tanti begli espositori di produttori ed attrezzature, qualche stand gastronomico di qualità e cose simili? Beata innocenza!

Arriviamo a Forlì entro le 22, dopo il parto del parcheggio facciamo i biglietti… e già i soggetti che vediamo non sono dei migliori. Ma quando varchiamo i portelli ormai ci prende un colpo: una festa paesana mal riuscita, con musica tunza ad un volume così alto che a fatica ci riusciamo a parlare. Ma… è uno scherzo?

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Casino, casino ovunque. Gente ubriaca vestita di spille da balia che tengono insieme pezzi di vestiti, urla… la prima tentazione è scappare via, ma la fame ci impone di fermarci. Diamo un’occhiata agli stand: le eccellenze gastronomiche sono i soliti presenti a tutte le fiere e come da tutte le parti hanno prezzi molto alti rispetto alla qualità servita. Ci presentiamo allo stand dell’hamburger di chianina (che probabilmente la chianina non l’ha mai vista…) e per 10 € ci danno un panino con: 1 hamburger qualità passabile, 1 fettina sottile di pomodoro, 2 fettine sottili di cipolla, 1 fettina sottilissima di formaggio e almeno 1 kg di senape. Io amo la senape, ma ti giuro che ce ne era così tanta che è stato possibile mangiare il panino solo dopo aver tamponato l’eccesso con uno scottex… ed ancora si sentiva in modo quasi insopportabile (considera che non era senape di grande qualità).

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Dopo il mirabolante panino è stato il turno di 11 arrosticini… così salati che la birra al sale de La Cotta ci è sembrata troppo dolce! A proposito di questo birrificio: le due birre proposte, l’ambrata e la rossa, ci sono piaciute! Molto beverine, fresche e non particolarmente saporite, sono le classiche birre che nella carta di un ristorante, da tenere alla spina, sono perfette perché alzano la qualità rispetto a quelle industriali e potenzialmente piacciono a tutti!

Lo sgomento continua durante il nostro breve giro di perlustrazione: più che una fiera della birra artigianale di un ente fiera sembra la festa della birra commerciale dei piccoli paesi di provincia! Ma sul serio… chi organizza questa “cosa”? Dal sito ufficiale dell’Ente Fiera di Forlì sembra l’organizzi Estrela, ho provato a guardare il loro sito web e ho capito che non c’è da stupirsi che il risultato sia questo se l’impegno che mettono a promuovere la loro immagine è quello. Comunque sia il problema vero non è l’evento in sé, ma la presa in giro che ci sta dietro: se la chiamavano “Festa alternativa della birra, facciamo baracca tutti assieme” sarebbe stata la serata perfetta, alla quale avrei scelto volontariamente di non partecipare. Ma se la chiamano “Fiera della Birra Artigianale” uno si aspetta tutt’altro e questo nome trae indubbiamente in inganno! La Fiera della Birra di Forlì è una baraccata organizzata per raccattare ubriachi di ogni tipo e specularci sopra.

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Unica nota positiva aver riassaggiato le birre de La Buttiga: straordinarie come sempre! Peccato che ho suggerito a Laura & Andrea di partire da loro e dopo non siamo più riusciti ad apprezzare appieno gli altri birrifici presenti… La Psicho è ancora più buona di come me la ricordavo: questa Imperial IPA estremamente luppolata si presenta al naso con un bouquet molto intenso ed intrigante di fiori tropicali, agrumi e frutto della passione. I 99,8 IBU, ricchi di luppoli americani ed oceanici, ben bilanciati dai malti caramellati, invadono piacevolmente la bocca, lasciando una freschezza ed una secchezza finale che invoglia a berne subito un’altra… ed un’altra…fino alla pazzia. La Sophia è pazzesca: una schiuma persistente e cremosa che sembra quella del cappuccino, la birra nera ed un piacevole aroma caratterizzato dai grani torrefatti. La dolcezza dei malti offre intensi sentori di caffè e di cioccolato fondente, mentre i luppoli utilizzati equilibrano questa Stout rendendola speciale. Ed i ragazzi che le servivano erano davvero carini!

Così mi sono incuriosita e ho scoperto che La Buttiga ha anche un B&B per i visitatori che vengono da lontano ricavato sopra il birrificio in un’antica corte del XV che dispone di ampio sala di lettura e di un vasto frutteto. Le camere sono tutte dotate di bagno privato, tv e frigobar sempre provvisto di birra Buttiga. Quasi quasi mi è venuta voglia di passarci un week end 😀

Un abbraccio,

Chiara

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