Lunedì scorso ho sfidato un caldo allucinante per rispondere alla chiamata della Milano Wine Week 2021 e partecipare a una conferenza stampa che si è rivelata in effetti imperdibile. Milano, giustamente definita “la porta dell’Italia sull’Europa“, si è rivelata ancora una volta all’altezza. Ho visto il presidente della Milano Wine Week 2021 Federico Gordini raggiante di felicità, e se lo merita davvero dato quello che ha tirato fuori dal cilindro in soli 4 anni! Riuscire in così poco tempo a creare un evento così importante con un format così “alternativo” all’ingessato mondo delle fiere è davvero tanta roba! Questa nuova edizione, che ci lascia col fiato sospeso fino al 2 ottobre 2021, vuole rilanciare il settore dell’ospitalità e della ristorazione attraverso un palinsesto di esperienze che vuole collocare il vino a stretto contatto con arte, moda e design. Il tutto condito con una forte matrice tecnologica atta a enfatizzare le esperienze in presenza. 😍

milano wine week 2021 duomo

Nella splendida cornice della Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale si è tenuta il 5 luglio la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione della Milano Wine Week 2021. Comincio con il fare i complimenti a Zed Comm, agenzia stampa che avevo già incontrato da Venturini Baldini, in quello splendido chateau della Food Valley che ho visitato a maggio scorso. La scelta delle sedie trasparenti è stata azzeccatissima per non interferire con la splendida location, degna da capitale del design.

milano wine week 2021 palazzo reale sala delle cariatidi

Il mondo del vino riparte da Milano“, che bello leggere questa frase! C’è davvero tanto bisogno di ripartire, per tutti! Sono profondamente convinta che – alla fine – il Covid sarà per questo settore soprattutto un acceleratore di avvenimenti inevitabili che porrà al centro chi saprà innovare. E la parola chiave della Milano Wine Week 2021 è proprio innovazione, grazie alla nuova App che permetterà ai visitatori di creare un itinerario su misura dei propri interessi, pianificato nei dettagli e capace di interagire con le eccellenze della città. Il sindaco Beppe Sala si è dichiarato certo del sostegno che la Milano Wine Week sarà per l’industria del vino e per le filiere della ristorazione e dell’ospitalità e, date le premesse, mi trovo assolutamente d’accordo!

milano wine week 2021

Il calendario prevede centinaia di appuntamenti distribuiti in 9 giorni che avranno come quartier generale ancora una volta Palazzo Bovara in Corso Venezia, ma il palinsesto sarà distribuito in ogni angolo di Milano tra palazzi storici, piazze e locali. Gli incontri saranno gestiti nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, anche se mi auguro che per ottobre i più saranno già alla seconda dose di vaccino! Lato mio posso dirvi che a me le antenne non sono spuntate…

La cosa che più mi ha affascinato è la digitalizzazione di tutte le carte vini dei ristoranti di Milano: finalmente potremo scegliere il ristorante in base al tipo di vino che desideriamo bere! Milano diventerà infatti la prima città al mondo nella quale grazie ad una app mobile si potrà scegliere dove andare a cena in funzione dell’etichetta che si desidera consumare… non è straordinario?

Durante la Milano Wine Week 2021 la app sarà arricchita di esperienze di prossimità tailor-made e momenti ludici, ma la sua vita dopo l’evento, grazie alla digitalizzazione delle carte vini di cui ti ho appena parlato, sarà il contributo di maggior valore per la ripartenza degli operatori di settore.

milano wine week 2021 francesca barberini chiara bassi

La seconda parola d’ordine della Milano Wine Week 2021 è sinergia e io in questa parola ci credo tantissimo. A tal proposito voglio condividerti una foto con la mia prof preferita: Francesca Romana Barberini, Head of Food di Milano Wine Week 2021. Come probabilmente sai sto studiando L-GASTR all’università e lei è stata la mia prof di Storia dell’enogastronomia (il mio primo 30 e lode!).  Che piacere conoscerla di persona, mi auguro avremo altre occasioni e sono sicura farà uno splendido lavoro!

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Finita la conferenza un aperitivo in Galleria Vittorio Emanuele al Biffi. Né bene né male, ma il fascino del sedersi qui resta straordinario. E ho assaggiato anche un vino ligure che mi è piaciuto molto, su cui non mi resta che indagare… 😋

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Sono stata molto felice di riabbracciare i miei cari colleghi Francesco Cannizzaro e Gabriele Scalici, che spero vengano a trovarmi presto anche a Monte Isola… possibilmente con qualche buona bottiglia da degustare. In casa ho sempre uova e semola per un buon piatto di pappardelle!

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… ancora un pensiero

Perdonatemi in ultimo questo appunto che sto per fare… ma lo ritengo necessario. Quando al brindisi nella Sala delle Cariatidi mi è stato offerto un calice di vino ho chiesto alla cameriera cosa fosse e mi ha risposto: “Prosecco di Franciacorta!”. Ora, io sarò anche una scassapalle di professione, ma sul serio? Sul serio alle cameriere che servono il vino per il brindisi a una conferenza stampa gremita di giornalisti, blogger e autorità di tutti i tipi non è stato quantomeno indicato il nome del vino versato? E poi – questa è “grave” lo so – con tutti i sommelier e appassionati di vino “a spasso” in tempi di pandemia non potevamo incaricare questo servizio a una persona più preparata?

Credo che la Milano Wine Week 2021 possa davvero porre Milano al centro della promozione vinicola italiana – sul mondiale per ora non mi sbilancio – tuttavia è fondamentale curare ogni dettaglio, anche il più insignificante, perchè anche l’ultimo vagone del treno comunica col primo e arriva a destinazione alla stessa ora.

Cheers 🍷

Chiara

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