Come risottare la pasta è una domanda che mi hanno posto spesso le persone che mi hanno vista cucinare. Forse perché per me risottare gli spaghetti o gli altri formati di pasta è quasi un’ossessione, lo faccio sempre, soprattutto con la pasta secca di grano duro. Personalmente invece ritengo che è meglio bollire e poi saltare la pasta fresca per evitare che diventi un po’ gommosa e che assorba tutto il sugo. La pasta secca invece la risotto sempre, seguendo questa ricetta!

Un’altra cosa bellissima che amo del mio lago è che è come avere una pescheria sotto casa! Questa domenica mattina mi sono svegliata alle 8:30 e mentre Viola si preparava per uscire a fare colazione e chiamava Alessandro, che era già sul pontile a pescare! Il bottino è stato delizioso: dei bei pesci persici, perfetti per inventarsi una nuova ricetta per il pranzo! Altra cosa che assolutamente adoro è la ‘nduja calabrese, una specie di pasta di salame condita con tanto peperoncino e messa nel budello, perfetta da scaldare e spalmare sul pane o condirci la pasta. Insomma oggi la Lombardia ha incontrato la Calabria nei nostri piatti… e devo dire con grande successo!

Ah, per chi non lo sapesse, Viola e Alessandro vivono sopra il mio appartamento con Golia, ormai il fidanzato ufficiale di Paco! ? è davvero stupendo avere un rapporto così bello con i propri vicini di casa… e trovarsi a mangiare insieme! Spero proprio che i nostri cari proprietari di casa ci mettano il barbecue nel bellissimo solarium vista lago che speriamo, prima o poi, sarà finito!

lago iseo lovere castro bergamo

Mi è piaciuto così tanto questo piatto che ho deciso di fare una pausa dal mio lavoro su TASTEvie.com per condividerla con te… felice? ?

Sai che ci sono almeno 3 buoni motivi per risottare la pasta?

Ci sono tante buonissime ragioni per risottare la pasta, ma queste mi sembrano

  1. risottando la pasta blocchi il processo di trasformazione degli zuccheri e la rendi più digeribile e dietetica;
  2. la cottura lenta senza “sprecare acqua” fa si che l’amido della pasta si leghi al sugo creando una deliziosa cremina senza l’aggiunta di ulteriori grassi;
  3. è praticamente impossibile scuocere la pasta… ma non azzardarti a contare i minuti senza assaggiare!

Cosa ti serve:

Ingredienti:

per 4 persone abbastanza affamate (noi oggi abbiamo mangiato in 3… alla faccia della dieta rigida che sto (stavo) facendo!)

come risottare la pasta

  • 500 grammi di pasta, io ho scelto le linguine del Premiato Pastificio A Feltra di Gragnano, che adoro
  • 200 grammi di pesce persico (il nostro è appena pescato)
  • ‘nduja calabrese a piacere (io ho messo circa 100 grammi, poi dipende dal grado di piccante che ti piace)
  • 100 grammi di carote
  • 100 grammi di patate
  • 25 grammi di burro da panne centifrugate
  • un cucchiaio di panna da cucina (facoltativo, io l’ho messa solo perché Viola non ama il piccante e lo smorza un po’)
  • erbe di Provenza (oppure una miscela di timo e origano fresco)

Preparazione:

  1. metti su una pentola d’acqua con sale, qualche erba profumata e magari un po’ di verdure per avere il brodo vegetale che puoi usare con qualsiasi preparazione (ma va bene anche solo acqua salata)
  2. taglia la carota e la patata e coprile d’acqua… e aggiungi la metà del burro. Ogni mio sugo ormai lo preparo con il maialino in terracotta perché per me il risultato ha un tocco in più grazie alla diffusione del calore omogenea!
  3. appena carota e patate sono tenere, aggiungi il persico tagliato a fettine (grazie Ale per averlo sfilettato tutto tu!), le erbe di Provenza e 2 cucchiai minimo di ‘nduja calabrese… poi se hai qualcuno in casa che non ama particolarmente il piccante metti anche un cucchiaio di panna da cucina, se invece il piccante piace a tutti evitalo!
  4. aggiungi un mestolo piccolo d’acqua salata e profumata bollente e lascia andare il tempo di risottare la pasta su fuoco basso;
  5. butta nella pentola la pasta per 1 minuto, tempo solo di “piegare” le linguine
  6. scola la pasta e mettila nella padella, aggiungendo 1 cucchiaio di ‘nduja e un mestolo di acqua bollente (o brodo) per volta, fino ad arrivare che la pasta è quasi cotta. Io faccio questo procedimento nel fuoco grande e ci metto circa 15/20 minuti, in questo tempo la pasta è da “badare” continuamente perché asciuga molto velocemente;
  7. quando mancano pochi minuti aggiungi il sughetto e un altro mestolo d’acqua. A questo punto ci sono diverse scuole di pensiero: c’è chi il condimento lo butta subito e cuoce direttamente la pasta lì e c’è chi lo lascia amalgamare gli ultimi 3/4 minuti… io preferisco quest’ultima modalità perché così il sughetto non mi si lessa, poi certo dipende anche dal tipo di sugo che stiamo facendo!
  8. l’ultimo minuto aggiungi un piccolo mestolo d’acqua e l’altra metà del burro e salta la pasta!

A me incominciare a risottare la pasta ha cambiato la vita. Innanzitutto è talmente più buona che la pasta lessata fatico a mangiarla, o meglio la mangio ma non mi piace proprio. Poi riempie di più, e normalmente questo è positivo per la mia dieta: con 100 grammi di pasta massimo sono piena mentre normalmente me ne vorrebbero almeno 20/30 grammi in più! Ahimè non sono una di quelle ragazze che con 70 grammi di pasta sono piene… peccato! ?

E il vino in abbinamento?

Alle linguine con pesce persico e ‘nduja ho abbinato il vino che ho degustato ieri sera per la mia guida vini spumanti 500 bolle in 500, davvero uno spumante eccezionale!

erbaluce di caluso spumante metodo classico

Masilé, Erbaluce di Caluso DOCG Spumante Brut  – Azienda vinicola La Masera. Metodo Classico, 48 mesi sui lieviti. Agli occhi si presenta di un bel giallo paglierino con riflessi dorati, direi quasi brillante. Il perlage fine e davvero molto persistente. Al naso si presenta intenso, complesso e con un’importante nota vegetale che sovrasta le note di burro tipiche del Metodo Classico, ma anche pietra focaia, mandorla, agrumi e crosta di pane, leggermente bruciata. In bocca è cremoso e rotondo, molto fresco ed equilibrato e ti lascia un piacevole retrogusto amaricante.

E tu come cucini la pasta?

A presto,

Chiara

P.S. ancora grazie a Viola per avermi regalato le tarlette delle yankee candle per il mio bruciaessenze, fanno un profumo davvero buono e persistente. Stasera provo la “Serenity”, chissà che non mi rilasso un po’… prossimo passo è comprare questo set di 10 tart speziate su Amazon… perché il negozio all’Adamello che le tiene le fa 2,25 € l’una, mentre su Amazon si trovano a 1,18 € l’una e la differenza di prezzo è davvero troppa! Comunque il gusto Lavanda e Limone è speciale anche se mi ricorda la Provenza

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