Stamattina incredibilmente mi sono svegliata una mezz’oretta prima della sveglia, così sono riuscita a prepararmi con calma e a partire in direzione Rovereto! Questo week end sono in Trentino-Alto Adige a caccia dei migliori vini spumanti per la mia guida 500 bolle in 500! Adoro il Trentino-Alto Adige, la trovo una regione meravigliosa e un sogno nel cassetto è vivere nel capanno sul Lago di Braies, un piccolissimo laghetto in mezzo alle montagne con colori straordinari.
Ah, ovviamente per la mia Guida Vini Spumanti 500 bolle in 500 ho fatto questi giorni in Trentino-Alto Adige… ma il Trento DOC e l’Alto Adige DOC non sono esaurite qui! Ho ricevuto nel mio ufficio tantissimi campioni e li ho quasi finiti di degustare… Ringrazio quindi Altemasi, Cavit, Arunda Vivaldi, Letrari, Endrizzi… e tanti altri che passerò comunque a trovare presto 😉
Balter
A parte un po’ di traffico a Brescia, il viaggio è andato bene e in poco più di un paio d’ore ero da Balter, la prima cantina della giornata. Non ero mai stata a Rovereto, e di passaggio mi è sembrata davvero carina. Balter è proprio a 5 minuti dal centro della città, ed è abbastanza facile raggiungere la cantina (io mi sono persa all’ultima svolta, ma è un grande classico 😀 ). L’azienda Agricola Balter si trova in un Castelliere cinquecentesco, ovvero in un piccolo insediamento militare fortificato che anticamente aveva la funzione di avvistamento e trasmissione delle comunicazioni tra i castelli. I 10 ettari di vigneto si trovano tutti intorno al Castelliere, in una piana della collina a 350 metri sul livello del mare e godono di una favorevole esposizione a sud.
Balter è una piccola cantina vinicola a conduzione familiare che ho avuto il piacere di visitare con Clementina, una ragazza molto bella che avrà circa la mia età. La proprietà è della famiglia Balter dal 1872, quando Francesco Balter l’acquista per gestirla con il fratello Attilio. Oggi la cantina è gestita da Nicola, vignaiolo, Clementina, accoglienza e Giacomo, produzione. Oltre a produrre grandi vini è una location perfetta per piccoli matrimoni con un’atmosfera d’altri tempi, anche perchè la famiglia è stata davvero brava a preservare il fascino ricco di storia del Castelliere.
Quanto ai vini, la produzione di spumanti occupa circa 45.000 bottiglie sulle 70.000 complessive e tutte le fasi della produzione sono svolte internamente. Con Clementina ho degustato il Balter Riserva, spumante metodo classico millesimato di uvaggio Chardonnay proveniente da una pergola trentennale e solo nelle annate migliori. Questa riserva in particolare è del 2010 e ha fatto circa 54 mesi sui lieviti. Il risultato è un vino estremamente fine ed elegante.
Revì
Sono ripartita subito, in direzione Revì, altra storica azienda della Trento DOC, dove mi aspettava Giacomo per la degustazione. Non sono riuscita a fare la visita in cantina perchè non aveva dietro le chiavi, ma è un’ottima scusa per tornare 😉
La saletta degustazioni coincide con il punto vendita ed è graziosa e molto curata. Mi sono accomodata e ho degustato il Dosage Zero, il Brut, il Paladino, il Rosé e il Cavaliere Nero. Cinque Trento DOC biologici diversissimi tra loro, di cui gli unici che non mi hanno convinto sono stati il Brut ed il Rosé base. Mi soffermerò a parlare delle 2 eccellenze, il Paladino e il Cavaliere Nero. Il Paladino si presenta molto bene, con un vestito in tela grezza e il tappo coperto da una foglia di granoturco legata da un rametto di salice, lo stesso che anticamente si usava per legare i tralci delle viti. La bottiglia ha l’etichetta serigrafata davvero bella. Il vino è di un bel giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Il perlage è fine, numeroso e persistente. 4 grammi di zucchero, al naso note di pietra focaia, nocciola tostata, fiori secchi, mela verde, cioccolato bianco e un accenno balsamico. In bocca entra cremosissimo, morbido, fresco, sapido, di buona struttura e con un finale caratteristico di liquirizia dolce. Sicuramente una bellissima espressione di un Trento DOC proveniente da un vitigno di montagna collocato a 700 metri di altitudine, di grande eleganza e finezza. Completamente diverso il Cavaliere Nero che, in assoluto, è stato il Trento DOC di Revì che ho preferito. Rosé Riserva 2009, 100% pinot nero, un rosa tenue bellissimo con un perlage fine, numerosissimo e persistente. Al naso è ampio, anche se la nota che prevale su tutte è il miele di castagno. Ma anche ciliegia, ribes, liquirizia, mela cotogna e un finale balsamico. Anche questo Extra Brut, solo 4 grammi di zucchero che arrotondano il gusto. Cremosissimo, fresco, sapido, elegante, intenso, persistente, fine e perfettamente armonico.
Abate Nero
Riparto in direzione Abate Nero e per una volta il navigatore del mio iPhone lo trova al primo colpo… peccato che io non capisco che lì c’è la cantina perché mi sembrava un condominio e non c’era l’insegna… ma per fortuna una gentilissima signora mi ha indicato l’ingresso (in tedesco). Fondata 40 anni fa da Eugenio de Castel Terlago e Luciano Lunelli, quest’ultimo è anche l’enologo precursore del Metodo Classico in Trentino. Un po’ il Franco Ziliani della Franciacorta, si potrebbe dire!
Abbiamo fatto la degustazione completa partendo dalle basi e quello che mi ha stupito per primo è stato l’Extra Dry. Mi aspettavo uno spumante dolce e un po’ stucchevole, e invece niente di tutto questo! Morbido, molto equilibrato e dosato con grande precisione… una piacevole scoperta, sicuramente il vino spumante in grado di avvicinare a questo genere enologico anche chi non è abituato a bere! Luciano mi ha raccontato che l’Extra Brut è praticamente il Dosage Zero che ha mantenuto questo nome per essere riconoscibile. Segue un grande “Domini Nero” Pinot Nero Millesimato 2010, 60 mesi sui lieviti, dal colore giallo paglierino brillante con riflessi dorati. Le bollicine sono numerose, fini e persistenti. Al naso note di pesca bianca, fragili e di bosco, erbe aromatiche, miele e una nota minerale. In bocca si percepisce subito una grande sapidità, ma è anche fresco, morbido, fine, persistente e armonico. Ha seguito lo “Domini” Chardonnay Millesimato 2009 che Luciano Lunelli mi ha detto di adorare. In effetti è un vino davvero meritevole, che si presenta giallo paglierino con riflessi dorati, ed un perlage fine e persistente. Al naso qualche sentore tropicale, pesca gialla matura, cedro candito, vaniglia e strudel di mele. In bocca entra più morbido del Pinot, estremamente equilibrato, con un finale di croccante di nocciole. Ma è quello che ha seguito che ha saputo davvero emozionarmi: Cuvée dell’Abate, Riserva 2007. Una sola parola per sintetizzarlo: SPECIALE. Almeno 80 mesi sui lieviti, solo acciaio, giallo paglierino brillante con riflessi dorati intensi. Il perlage è fine, numerosissimo e persistente. Al naso è ampio: miele di tiglio, frutta a pasta gialla molto matura, mandorle, nocciole, crosta di pane, cacao, vaniglia… potresti lasciarci letteralmente il naso ore ad ascoltarlo! In bocca entra morbidissimo, cremoso, complesso, fine, elegante e persiste una nota agrumata e un delicato finale mandorlato. Un bicchiere tira l’altro, e io e Luciano Lunelli abbiamo fatto insieme una bellissima degustazione che sicuramente non dimenticherò! Grazie di cuore Luciano!
Maso Martis
Dopo Abate Nero sono ripartita in direzione Maso Martis, con un ritardo scandaloso peggiorato dal fatto che mi sono abilmente persa! Un bellissimo ingresso in cantina, che si trova in una posizione privilegiata con una vista stupenda sulle montagne (La foto di copertina è proprio l’ingresso di Maso Martis!).
Roberta (la capa), con grande gentilezza e dedizione mi ha comunque aspettata per mostrarmi la cantina, che è piccola ma curatissima e molto bella. Oggi c’era stata una festa di laurea, e devo dire che è davvero uno splendido modo di festeggiare un giorno così importante <3. E questa cantina è davvero una terrazza panoramica!
Circa 60.000 bottiglie all’anno, di cui 45.000 di Trento DOC, in 12 ettari di vigneto a 450 metri di altitudine, ai piedi del Monte Calisio. Data l’ora, ho preferito rimandare le degustazioni a casa, con i campioni ricevuti. In realtà ogni vino spumante che ho degustato durante questo week end lo riassaggerò a casa, alla stessa temperatura e nello stesso bicchiere, in modo tale da avere la migliore precisione di giudizio possibile. In particolare, quello che non vedo l’ora di degustare è Madame Martis, solo 1000 bottiglie prodotte in un assemblaggio di Pinot Nero 70%, Chardonnay 25% e Pinot Meunier 5%.
I vitigni si trovano su una collina ad est di Trento a 450 metri sul livello del mare e affondano le loro radici in un terreno calcareo, ricco di scheletro su roccia rossa trentina. Sui lieviti 9 anni, ovvero 108 mesi. Che meraviglia! Ah, Paco ha conosciuto i due splendidi maschietti pelosi di casa… 😀 Grazie ancora Roberta per avermi aspettata 🙂
Sartori’s Hotel
Verso sera sono giunta a Lavis per mangiare qualcosa e riposarmi al Sartori’s Hotel **** Welness & SPA. Appena arrivata tutto il personale mi ha colpito per i modi distinti, la gentilezza e la professionalità. Il Sartori’s Hotel a Lavis è perfetto per riposarsi dopo un’intensa giornata di degustazioni. L’Hotel è gestito dai 5 fratelli Sartori e, pur avendo un taglio familiare, ha una spiccata connotazione internazionale nel suo sviluppo. Il parcheggio è ampio ed è a meno di 5 minuti dall’autostrada.
La camera superior che mi hanno riservato è davvero bella, molto grande (46 mq, quando ho detto a mio papà che è più grande del mio vecchio monolocale di Ravenna non stavo mica scherzando!) con balcone privato panoramico vista montagne e un angolo relax/studio con TV, frigobar, bollitore e la possibilità di degustare vini del territorio. Dotata di aria condizionata, telefono, cassaforte, bagno con ampia doccia con un rubinetto a pioggia davvero piacevole, set di cortesia con shampoo, crema per il corpo e altre cose utili con profumazioni piacevoli e phon.
Ristorante Pizzeria La Piazzetta
Mi sono fatta una bella doccia rigenerante e sono scesa a cena al Ristorante Pizzeria La Piazzetta. L’ambiente è classico, davvero curato in ogni dettaglio. Dalla mise ne piace alla sala, tutto ti mette a tuo agio e ti da calore. Belle le travi a vista, le pareti effetto pietra, i fiori freschi. C’è un bel buffet di verdure vicino all’angolo dove Salvatore sforna le sue buonissime pizze.
Nel menu ci sono tante cose buone da mangiare, per tutti i gusti e bimbi compresi. Però, dopo aver letto sul loro sito che Salvatore fa la pizza a regola d’arte, non ho davvero resistito e ho ordinato la pizza gourmet con mozzarella, patate, porcini e tartufo. Per la pizza utilizzano pochissimo lievito, circa lo 0,1% sul kg di farina e di conseguenza tra lievitazione e maturazione si sfiorano le 48 ore: questo rende l’impasto digeribile e non fa nemmeno venire troppa sete. Il gusto dell’impasto è molto buono, si sente che utilizzano farine di qualità e le alveolature del bordo rimangono soffici anche se il bordo non è alto stile pizza napoletana. Ma siamo in Trentino, perbacco! Condita benissimo, non sono riuscita nemmeno a finirla tanto era grande e nonostante una bella fame!
Ah, ovviamente alla pizza gourmet ho abbinato un Trento DOC: 50, 151 di Cantine Moser. 50 151 è il record che il ciclista trentino Francesco Moser fece percorrendo quei km in appena 1 ora. Di un bel giallo paglierino intenso, ha bollicine numerose, fini e persistenti. Al naso il profumo è quello di una fetta di pane caldo con una crema di nocciole, mentre in bocca entra croccante, fresco, sapido, intenso, fine ed ha una nota agrumata piacevolmente persistente. Con la pizza gourmet de La Piazzetta è stato davvero bene, anche perchè ha un nerbo e una struttura capace di reggere anche portate di questo tipo!
Come molti golosi sanno, abbiamo due stomaci: uno per il cibo in generale e uno per i dolci! Così nonostante ero piuttosto piena sono comunque riuscita a mangiare una Cheese Cake con mango e pesca che ho trovato davvero davvero buona! La cheese cake è in assoluto il mio dolce preferito dopo la cassata siciliana che fa mio papà e ne facciamo una buonissima anche noi, ma questa devo dire che era molto soffice, quasi una mousse e perfetta anche di gusto senza essere stucchevole. Ottimo anche il biscotto, probabilmente una pasta frolla, che si scioglieva letteralmente in bocca. Sopra era guarnita con un alchechengi, una fettina di passion fruit e qualche fettina di prugna. Lo chef ha completato il piatto, che si è presentato davvero molto bene, con lo zucchero a velo a pioggia e qualche goccia di frutta.
Non mi entrava nemmeno uno spillo, ma quando ho letto nel menu “gelato artigianale” e “cannella” abbinati insieme non ho resistito! Così ho assaggiato anche una pallina di gelato! Di gusto molto buono e saporito, la consistenza leggermente ghiacciata, ma mi è bastato mangiarlo dopo la cheesecake per avere la temperatura perfetta! 😀
Camera & Colazione [Aggiornamento domenica 23 ottobre 2016, ore 11]
Sono tornata pressoché rotolando nella mia stanza, e sono stata così brava e diligente da far le scale nonostante il comodo ascensore. Mi sono messa un po’ a letto, ho acceso la TV satellitare a basso volume e poi mi sono messa a scrivere.
Che pace, davvero una bella atmosfera! L’arredamento del Sartori’s Hotel è in stile classico, ma di quel classico pieno di gusto! Il letto è molto comodo e davvero gigante, ed è molto bella la porta finestra panoramica che da sulle montagne.
Il letto è così comodo che mi sono addormentata di colpo e ho dormito benissimo fino alle 8:30 di questa mattina! Una bella doccia calda, la crema profumata… e mi vesto per la colazione. Tra un cavolo e l’altro sono scesa che erano quasi le 10 di mattina! Come sempre un té caldo al limone e un croissant… beh 3 mini croissant! Buonissimi, fragranti e burrosi come piacciono a me, degni della pasticceria francese! Mi sono rilassata una mezz’oretta con la bella musica di sottofondo… e poi sono salita in camera a lavare i denti e a prendere le mie cose!
Sto lasciando il Sartori’s adesso, che sono da poco passate le 11 di domenica mattina. Sono stata benissimo… e mi ha davvero rigenerata per la mia giornata in direzione Bolzano!
A tra qualche ora #winelovers <3
Chiara
Si ringrazia:
>>>Ristorante Pizzeria La Piazzetta – Sartori’s Hotel
Per la gentile ospitalità.
Indirizzo: c/o Sartori’s Hotel – via Nazionale 33, 38015 Lavis – Trento
Telefono: +39 0461 246563
Orari: PRANZO dalle 12:00 alle 14:30 – CENA dalle 19:00 alle 22:00 (Ristorante) alle 23:30 (Pizzeria) – Chiuso la Domenica a pranzo
>>>Sartori’s Hotel
Per la gentile ospitalità.
Indirizzo: via Nazionale 33, 38015 Lavis – Trento
Telefono: +39 0461 246563
E-mail: info@sartorishotel.com
>>>Sony Italia
Per aver fornito la DSC RX100M4 con cui sono state scattate tutte le foto.
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