L’etichettatura del vino italiano è un mondo complesso fatto di un insieme di diciture obbligatorie o facoltative che cambianoa seconda della classificazione del vino. Per questo le informazioni che ti sto per dare sono molto preziose non solo per l’aspirante sommelier al fine non solo di superare l’esame AIS – o di qualsiasi altra associazione -, ma anche per l’appassionato di vino o il consumatore medio che necessita di imparare a scegliere cosa bere. Così come leggiamo l’etichetta di un qualsiasi prodotto al supermercato dovremmo leggere anche l’etichetta del vino per essere consapevoli di ciò che stiamo comprando.

Cos’è e a cosa serve l’etichetta in una bottiglia di vino?

L’etichetta è la carta di identità del vino, il documento che ne certifica i requisiti legali per la commercializzazione. Da un lato tutela il consumatore e ne facilita le scelte, dall’altro consente al produttore di trasmettere tutte le informazioni che ritiene utili per incoraggiare l’acquisto del suo vino.

Etichettatura vino italiano: 

Dalla nuova OCM del vino, l’etichetta deve riportare alcune informazioni obbligatorie e possono esserci alcune indicazioni facoltative, purché previste espressamente dalla normativa. Le indicazioni obbligatorie devono figurare sul recipiente nello stesso campo visivo in modo da poter essere lette simultaneamente senza dover girare il recipiente e devono essere presentate in caratteri indelebili e chiaramente distinguibili dall’insieme delle altre indicazioni scritte e dai disegni. Le indicazioni obbligatorie e facoltative quando sono espresse in parole devono essere in una o più delle lingue ufficiali della CE.

Etichettatura vino italiano: quali sono le indicazioni obbligatorie?

  • categoria di prodotto vitivinicolo (vino, vino liquoroso, vino spumante, vino frizzante…), può essere omessa solo se è presente l’indicazione di denominazione di origine o l’indicazione geografica o di menzione tradizionale;
  • nome ed espressione della DOP o IGP o, in sostituzione o in aggiunta, la menzione tradizionale DOC o DOCG o IGT;
  • titolo alcolometrico volumico effettivo espresso in % vol: il valore riportato in etichetta può discostarci di circa 0.5 % vol rispetto a quello dei risultati delle analisi effettuate sul prodotto. Questa tolleranza sale ad 0.8 % vol per i vini invecchiati più di 3 anni e per i vini spumanti, frizzanti e liquorosi;
  • origine e provenienza;
  • annata delle uve (DOC e le DOCG) solo se almeno l’85% delle uve proviene dalla stessa annata;
  • riferimenti all’imbottigliatore (nome e/o marchio ed indirizzo);
  • tenore zuccherino (solo per i vini spumanti): brut naturale o dosaggio zero, extra brut, brut, extra dry , secco, demi-sec, abboccato, dolce;
  • presenza di allergeni come l’anidride solforosa (dicitura “Contiene solfiti”);
  • lotto di confezionamento;
  • indicazione della quantità del recipiente.

Etichettatura vino italiano: quali sono le indicazioni facoltative?

  • riferimento (nome, marchio commerciale, indirizzo) ad altri operatori coinvolti nella filiera (produttore, distributore…);
  • utilizzo di termini come abbazia, castello, rocca… riferiti all’azienda agricola a condizione che tutte le operazioni di trasformazione avvengano nell’area menzionata;
  • logo comunitario relativo alla presenza di allergeni;
  • annata delle uve, solo se almeno l’85 % delle uve proviene dalla stessa annata;
  • varietà delle uve, ma solo se appartenenti alle tipologie ammesse dal MIPAAF in conformità all’OCM;
  • varietà delle uve: si può nominare un solo vitigno se questo rappresenta almeno l’85 % delle varietà utilizzate, si possono nominare due o più vitigni se rappresentano il 100 % delle varietà utilizzate;
  • tenore zuccherino – solo per i vini non spumanti: secco (<4 g/l, <9 g/l solo se l’acidità totale NON sia <2 g/l), abboccato (< 12 g/l e <18 g/l solo se l’acidità totale espressa in g/l NON sia < 10 g/l), amabile (zucchero compreso tra 12 e 45 g/l), dolce (zucchero > 45 g/l) da utilizzare in base al quantitativo residuo zuccherino presente nel vino;
  • indicazioni relative al metodo di invecchiamento e/o elaborazione: Superiore, Vino Novello o Novello…;
  • simboli comunitari della DOP/IGP;
  • riferimenti al metodo di produzione per vini non spumanti DOP/IGP: fermentato in botte, maturato in botte, invecchiato in botte… eventualmente seguiti dal nome del legno (rovere francese, slavonia…);
  • riferimenti al metodo di produzione per i vini spumanti DOP/IGP: fermentato in bottiglia, metodo classico, metodo tradizionale, metodo classico tradizionale, crémant.

Come leggere l’etichetta di una bottiglia di vino

Non dimenticare mai che il vino prima di tutto è un alimento e per questo deve essere non solo buono, ma anche sano. L’etichetta per prima cosa ti tutela come consumatore in quanto quello che deve essere riportato corrisponde a una serie di regole e protocolli che il produttore deve seguire.

Etichettatura vino italiano: vini da tavola

Quando si parla di vino da tavola spesso si pensa a vini di qualità inferiore, ma questo non è sempre vero. Non sono rari infatti vignaioli che decidono di produrre i loro vini migliori senza seguire nessun disciplinare. In ogni caso l’etichetta di un vino da tavola deve seguire una struttura ben precisa e rispettare alcune regole previste dal Regolamento CE 479/2008. La dicitura “vino” apposta sull’etichetta ti comunica che quel prodotto:

  • è ottenuto dalla fermentazione alcolica parziale o totale di uve fresche – pigiate o no – o di mosti di uve;
  • ha un’acidità totale espressa in acido tartarico non inferiore a 3,5 g/l.

Le informazioni obbligatorie sono:

  • la dicitura “vino”;
  • il Paese di produzione (ad es. Prodotto in Italia);
  • l’imbottigliatore;
  • il lotto di produzione;
  • il titolo alcolico;
  • il volume del recipiente.

Le informazioni facoltative sono:

  • eventuale aggettivo che indica il colore (rosso, bianco o rosato);
  • eventuale aggettivo “liquoroso” se il titolo alcolico supera i 15%vol.

Le informazioni vietate sono:

  • annata di vendemmia;
  • vitigno o vitigni utilizzati.

Etichettatura vino italiano: vini IGP

IGP significa Indicazione Geografica Protetta e ha sostituito la nomenclatura tradizionale IGT.

Le informazioni obbligatorie sono:

  • tipologia (ad es. Toscana Rosso);
  • classificazione (ad es. IGP) scritta per esteso (Indicazione Geografica Protetta);
  • indicazione solfiti;
  • annata (solo per i vini fermi);
  • il Paese di produzione (ad es. Prodotto in Italia);
  • l’imbottigliatore;
  • il lotto di produzione;
  • il titolo alcolico;
  • il volume del recipiente.

Le informazioni facoltative sono:

  • produttore
  • nome commerciale
  • marchio commerciale
  • eventuale simbolo dell’agricoltura biologica;
  • eventuale aggettivo “liquoroso” se il titolo alcolico supera i 15%vol.

Le informazioni vietate sono:

  • / In generale occorre rispettare il disciplinare.

Etichettatura vino italiano: vini DOP

DOP significa Denominazione Origine Protetta e ha sostituito la nomenclatura tradizionale DOC – Denominazione d’Origine Controllata – e DOCG – Denominazione d’Origine Controllata e Garantita – anche se spesso sulle etichette sono ancora presenti queste.

Le informazioni obbligatorie sono:

  • tipologia (ad es. Romagna Sangiovese);
  • classificazione (ad es. DOP) scritta per esteso (Denominazione d’Origine Protetta);
  • indicazione solfiti/allergeni;
  • annata (solo per i vini fermi);
  • eventuale simbolo dell’agricoltura biologica;
  • il Paese di produzione (ad es. Prodotto in Italia);
  • l’imbottigliatore;
  • il lotto di produzione;
  • il titolo alcolico;
  • il volume del recipiente.

Le informazioni facoltative sono:

  • produttore;
  • nome commerciale;
  • marchio commerciale;
  • indicazione di un’area geografica precisa;
  • indicazione del metodo di produzione;
  • eventuale simbolo dell’agricoltura biologica (obbligatoria nella tradizionale etichetta della DOCG);
  • eventuale aggettivo “liquoroso” se il titolo alcolico supera i 15%vol.

Le informazioni vietate sono:

  • / In generale occorre rispettare il disciplinare.

Come sempre spero di esserti stata d’aiuto. Per qualsiasi domanda o approfondimento ti invito a lasciarmi un commento qui sotto!

Cheers 🥂

Chiara

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