Oggi ti scrivo per condividerti un’emozione davvero speciale… io e Laura abbiamo superato l’esame AIS l’11 marzo 2015, ma la cerimonia della consegna diploma Sommelier AIS c’è stata solo lo scorso venerdì 27 novembre! E quindi… sono finalmente sommelier! Se stai ancora studiando (leggi questo articolo fino in fondo, perché ho messo delle straordinarie risorse per superare l’esame AIS e diventare sommelier che ti aiuteranno tantissimo… ma se proprio hai fretta e non ti va di leggere tutto quello che scrivo… CONSULTA SUBITO LA GRANDE GUIDA PER DIVENTARE SOMMELIER! Ho messo il link che si apre in una nuova pagina web, casomai tornassero ad interessarti i miei pettegolezzi sulla fantastica cerimonia AIS 😝 )

Nella prima foto i miei compagni di viaggio durante il percorso per diventare sommelier: Iacopo, Kristian (origini praticamente franciacortine si è trasferito a Ravenna… ma come si fa? 😝 io qua sto benissimo!), Stefano, Thomas… e naturalmente me e Laura! Però un grazie speciale va davvero a tutti, in particolare a Carla che è la donna nonché sommelier più straordinaria che puoi incontrare sul tuo cammino! E a Mirko, che se non era per lui che mi traviava a 18 anni forse non mi appassionavo così al vino… a Roberto e Cristina… insomma grazie a tutti! 😍

La prima cosa che voglio dirti è che nella vita non tutto quello che ci sembra negativo lo è realmente, e che a volte accadono fatti che ti dimostrano che non lo è veramente, basta avere la pazienza che “la ruota giri”. Se c’è una cosa che ho sempre pensato, fin da quando ero poco più di una bambina, è che c’è una sorta di giustizia superiore che “aggiusta” il tiro delle cose che capitano nella vita delle persone. Poi certo, non sistema tutto… ma magari qualcosina sì. Per questo sono fermamente convinta che se una persona è buona nel cuore e fa del suo meglio prima o poi avrà quello che si merita. Ecco, si può dire che io credo fermamente nella MERITOCRAZIA (ma se sei un laureato in Italia tappati le orecchie! 😉 ) Perché tutto questo preambolo? All’inizio il fatto che avessero posticipato la data della tradizionale cerimonia in Franciacorta rispetto a maggio/giugno come da prima comunicazione mi aveva infastidito non sai quanto! Ma invece grazie a questo ritardo ho potuto condividere questo giorno con Francesco… quindi non potevo desiderare di meglio!  [NDR. Questo Francesco è il mio ex moroso… non il mio attuale marito! 😉]

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Ma andiamo con ordine… il programma è trovarsi alle 11 dalle cantine di Guido Berlucchi in Franciacorta… devi sapere che è ormai una tradizione consolidata per tutti i sommelier AIS d’Italia trascorrere la giornata in Franciacorta bevendo i vini di Berlucchi ed anche per noi (per fortuna perché è davvero una bella esperienza) è stato così. L’appuntamento prevedeva di essere tutti in divisa AIS di rappresentanza… e io naturalmente fino a pochi giorni prima non avevo la gonna… che ho ordinato a Milano durante il 49°congresso AIS e la presentazione della Guida Vitae! Ho dato solo un anticipo di questo argomento perché se no il blog diventava monotematico… quindi della guida te ne parlo tra qualche giorno… tanto è la guida 2016 e siamo ancora a dicembre 2015! Sono certa che non morirai nell’attesa… e che mi capisci perché non sono la wine blogger standard che o pubblica il comunicato stampa stile wine magazine, o beve, beve, beve e ti racconta le emozioni di tutto quello che beve (prima o poi sentirò un appassionato di vino dire “e a me che me frega??” le emozioni sono sempre soggettive, quindi reputo più giusto raccontare le esperienze vissute intorno a quel vino piuttosto che informarti del suo effetto altamente lassativo o fornicatore! 😅 Dai naturalmente sto scherzando, torniamo a noi ed alla nostra bellissima giornata della consegna diploma Sommelier AIS!

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Insomma, dopo una settimana di dieta ferrea più o meno la giacca si chiude (ma c’è chi dice che la porta aperta per non sembrare ingessato… ottima scusa che ti condivido!), i bottoni della camicia reggono (ma c’è chi dice che sul seno i bottoni strizzati sono sexy… anche questa è un’ottima scusa che puoi utilizzare!), mio suocero mi ha fatto il nodo alla cravatta (perché ho provato il foulard che di solito usano le donne ma proprio non so da che verso girarmelo quindi alla fine ho deciso di comprare quella) e la gonna magicamente entra ed è un filo lenta… unico problema le décolleté tacco 10 che sono stata così cretina da mettermi… ma per fortuna la carovana dopo la visita nella storica cantina di Berlucchi non si è accorta che ci siamo fermati perché quel santo del mio moroso è corso in macchina a prendermi un paio di ballerine (lui mi conosce bene 😀 )… siamo pronti! Non sto a ri-raccontarti quanto è bella la cantina storica di Berlucchi, se segui questo blog hai letto tutto il necessario dopo la mia visita durante il Festival della Franciacorta… se non hai letto l’articolo… LEGGILO QUI!) La cantina di Berlucchi merita davvero una visita… un po’ perché è lì che è nato il primo Franciacorta, un po’ perché sto battendo a tappeto tutte le cantine della Franciacorta e per ora è tra le più belle… un po’ perché l’ospitalità è ottima… e un po’ perché lì c’è anche Palazzo Lana! Cristina Ziliani, figlia d’arte (suo padre Franco Ziliani ha fatto la storia del metodo classico in Franciacorta con Guido Berlucchi) è stata una “padrona di casa” eccezionale che ci ha portato a Palazzo Lana a fare un brindisi… Palazzo Lana è bello a piano terra… stupenda la sala con camino e l’ingresso col pianoforte, non mi ha entusiasmato invece la sala al primo piano dove si è svolto il brindisi! Ma devi venire assolutamente a visitarlo, magari al prossimo Festival della Franciacorta! Un grazie per averci offerto un brindisi di Palazzo Lana Franciacorta DOCG Riserva Satén 2006… devo dire che qui la barrique si sente molto e ha un naso di burro spalmato di crosta di pane leggermente abbrustolita bellissimo!

Siamo proseguiti al Relais Franciacorta, vero cuore della cerimonia dove ci sarebbe stato consegnato il diploma, il tastevin e ci avrebbero impunturato la spilletta (che emozione! Anche se a me me l’aveva già regalata Andrea… grande assente della giornata e non solo per il viaggio di lavoro a Shangai… mi è dispiaciuto tantissimo non averlo con noi quel giorno… in fondo lui ci ha aiutato nel percorso bevendo con noi ottime bottiglie😅 ) Il Relais Franciacorta, per quel poco che l’ho visto nella confusione generale della giornata, è molto curato e bello! Quando siamo arrivati stavano facendo un albero di natale utilizzando bottiglie di vino… sapientemente composte in base al colore per creare l’effetto “festone”. Bravissimi! Francesco lo ha definito (non a torto) un pochino esagerato… ma sono certa che tutti i #winelover apprezzeranno! Al Relais Franciacorta ci attendeva un menù semplice, abbinato ai vini di Berlucchi, che ti riporto:

Menù per la Consegna diplomi AIS di Faenza e Ravenna, 27 novembre 2015

Strudel di Coregone con acqua di pomodoro – Berlucchi ’61 Franciacorta Rosé

Risotto al Franciacorta – Berlucchi ’61 Franciacorta Brut

Petto di faraona con pancetta, royale di patate, verdure lucide – Cellarius Franciacorta Brut 2008

Tortino alle mandorle e mele con crema al mais – Cuvée Imperiale Franciacorta Demi-Sec

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Il Coregone… cos’è? In realtà si chiama Lavarello ed è un pesce di lago… che ovviamente abbonda nel Lago d’Iseo! Capisco che in un menù un pochino altisonante scrivere Lavarello ci stava male 😀 Bel piatto, il Coregone è saporito e gustoso e mi è piaciuto molto il menù del territorio! Avrei aggiunto un filo d’olio crudo sopra e una grattata di pepe, ma nel complesso valido! Il risotto al Franciacorta era quasi perfetto… lo preferisco più “all’onda” e quindi un pelo tirato, ma davvero buono, gustoso e ben mantecato! La Faraona era tenera e saporita grazie anche al grasso della pancetta, le verdure erano molto buone e la royale di patate era una specie di “torta” a strati… forse la cosa meno azzeccata, dal nome pretenzioso mi aspettavo di più! Buonissimo il tortino di mandorle e mela, peccato che il mio se l’è mangiato praticamente tutto Francesco… ma del resto gli avevo rubato l’antipasto dato che lui ha sta fobia del pesce spinato (che mangia solo se non sa che è spinato 😅 )

Ed eccoci al momento della cerimonia: emozionante! Ci hanno chiamato sul palco, uno di Ravenna e uno di Faenza. Questo era giusto ma mi è un po’ dispiaciuto, fossimo stati solo noi di Faenza sarei salita sul palco con Laura (chiamavano in ordine alfabetico… Amadei – Bassi ormai è un must!). Quando Roberto mi ha impuntato la spilla con il tastevin simbolo dell’AIS mi sono un pochino emozionata… sia perché è sempre bello raggiungere un risultato a cui tieni, sia perché io adoro l’AIS e adoro il vino… e per quanto ci saranno sempre malelingue in questo mondo… o discorsi passatemi il termine “del cazzo” come quelli che ho sentito durante il mio percorso tipo “io non divento sommelier perché poi diventerei di parte”… sono tutte cavolate! Ma di parte per cosa? Diventare sommelier AIS è un viaggio bellissimo, fatto di tanto studio e sacrificio (perché chi lo ha fatto lo sa cosa significa andare almeno 2 sere a settimana dalle 20:15 alle 23:30  dopo che hai lavorato tutto il giorno a sentire il relatore che ti parla di enologia, terpeni, antociani etc etc… con qualsiasi condizione meteorologica e magari pure lontano da casa come me e Laura!), è un’esperienza formativa impegnativa sia da un punto di vista di tempo sia da un punto di vista economico… ma ne vale davvero la pena! E chiunque sostenga il contrario… lo invito prima a fare il corso, poi a parlare! Perché se parla dopo aver fatto tutti e 3 i corsi lo accetto, ma chi critica l’AIS senza aver fatto i corsi gli tirerei un bel calcione!

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E con i cari compagni di corso e i nostri fidanzati, io e Laura abbiamo terminato la giornata con una visita con degustazione a La Montina… dove Alceo come sempre si è superato nonostante l’ho chiamato 2 ore prima di arrivare per avvisare che passavo… ma chi mi conosce sa che La Montina è nel mio cuore… e ormai anche nel cuore di Francesco! 😍

Buona consegna diploma sommelier AIS a tutti voi aspiranti sommelier, e grazie di cuore a tutti voi cari colleghi che mi avete accompagnato in questo viaggio.

Un abbraccio,

Chiara

PS vi saluto con qualche risorsa utile utile per superare l’esame!

E mi raccomando, se sei a tiro d’esame… ricordati di comprare il mio libro Sommelier: il manuale illustrato!

Sperando di averti regalato qualche emozione e aiutato a raggiungere il tuo obiettivo… come sempre ti ricordo di non fare crepare il lupo ma ubriacarlo!

 E tu? Ti devi ancora diplomare? Ti sei già diplomato? Che ricordo hai della cerimonia dei diplomi? Cosa è successo dopo? Lasciami un commento <3

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