Mare & Vitovska 2019 si è svolto oltre un mese fa, ma per una serie di vicissitudini personali mi sono ritrovata con il “blocco dello scrittore”. Per questo ho deciso di concentrarmi sulla nuova edizione del mio libro bestseller “Come diventare Sommelier. Non sono una giornalista, non faccio cronaca… scrivo col cuore basandomi sulle competenze acquisite in tanti anni di studio del vino. E forse è proprio per questo mio modo di scrivere così personale ed emotivo che il mio wine blog Perlage Suite è arrivato a fare oltre mezzo milione di pagine lette ogni mese, pertanto non ho nessuna intenzione di cambiare.😇 Stasera mi sono bevuta un caffè, fumata un sigaro, gustata un delizioso cioccolato 100% Domori preso da Eataly Trieste durante un week end stupendo e orribile allo stesso tempo e ho guardato i fulmini illuminare il lago di infinite sfumature di viola. E poi ho capito che volevo scrivere di quella che per me è stata la più bella cantina del Carso: Zidarich. Ho deciso di (ri)partire da qui.

Il Carso è pietra plasmata dal tempo.
Dalla roccia calcarea sciolta dall’acqua
è nata la poca terra rossa
i semi delle piante che trasmigrano
da oriente a occidente spinte dal vento
hanno lasciato la loro traccia
in questa strettoia fra il mare e i monti
l’uomo ha usato quello che ha trovato
è riuscito a coltivare sulla pietra
i suoi animali hanno brucato in ogni angolo
dopo il Carso brullo e inospitale
il verde è tornato
protetto, amato, goduto.

Sono stata in questo splendido Carso solo 3 giorni, ma credo davvero di averne capito l’essenza. Gente semplice nel senso più elevato del termine, lavoratrice, rispettosa, coerente. Benjamin Zidarich è un tutt’uno con la sua terra e la sua cantina ne è la prima prova. Ha scavato per 10 lunghi anni nella roccia a 20 metri di profondità per costruirla. Il risultato è straordinario e delle splendide cantine carsoline che ho avuto il piacere di visitare ne è certamente l’eccellenza.

La sala di degustazione circondata di enormi vetrate e affacciata a una incredibile terrazza vista vigneti che sfumano sul mare è bellissima e accogliente. Abbiamo fatto una deliziosa degustazione in abbinamento a prodotti locali.

I vigneti sono stupendi e sani, dominano il golfo di Trieste a circa 300 mt sul livello del mare. La terra rossa argillosa esalta il colore verdissimo delle foglie di vite. Ricca di ferro, è interrotta dalle rocce calcaree che affiorano e si presentano come grossi blocchi a varie profondità. Il clima qui è ventoso, da un lato la fredda Bora alpina, dall’altro le delicate brezze salmastre.

A 20 anni Benjamin ha ereditato il mezzo ettaro di suo padre per poi portarlo agli 8 ettari attuali. Anche la filosofia cambia radicalmente: estirpa le vecchie vigne per privilegiare gli autoctoni, tra cui malvasia, vitovska e terrano. La conduzione della vite è biodinamica, anche se giura di non avere mai seppellito né corni né bamboline vudù.

“Il carso è la mia terra, rappresenta il mio modo di essere e di pensare. Il Carso è vita e lavoro. Credo nella tradizione e vocazione della mia terra, produco vini in modo naturale, secondo il concetto dei vini veri”.

Benjamin Zidarich

 

Eccoci davanti all’ingresso della cantina Zidarich, progettata dall’architetto Paolo Meng. La sua costruzione è durata quasi 8 anni e non stento a crederlo! Per lo più sotterranea, si sviluppa su 5 piani per 1.200 mq. Benjamin ci dice con orgoglio che è stata inaugurata il 3 luglio 2009, avrei voluto esserci! Peccato che all’epoca frequentavo ancora la facoltà di Ingegneria e mai avrei immaginato di realizzare davvero il mio sogno di bambina e vivere scrivendo vista lago. Aggiungi che 10 anni fa avevo appena cominciato a studiare il mondo del vino… e nemmeno sospettavo esistesse la vitovska!

Oltre che bellissima, la cantina Zidarich è davvero pulita e ordinata. Niente è lasciato al caso: Benjamin è sicuramente un perfezionista. In effetti non stento a crederlo: anche i suoi vini hanno una personalità molto forte. Nel prossimo articolo vedrai quante vitovska ho assaggiato, ma senza entrare in merito al mio gusto personale, la particolarità di questi vini è l’essere tutte espressioni diverse dello stesso territorio. Ci sono vitovska intime e altre più “fluide”. Ci sono vitovska indimenticabili e altre ordinarie.  Ecco, non posso garantirti che la vitovska di Zidarich ti piacerà al 100%, ma è sicuramente intima e indimenticabile. Esattamente come Benjamin.

Tra i vari assaggi quello che più mi ha colpito è quello della botte in cemento. Ha decisamente un’altra marcia! Anche se non è ancora pronto intuisco che contiene un capolavoro. Non che quelle in legno siano da meno, ma la versione in cemento è ancora più particolare e intensa. Le note minerali e salmastre danzano con quell’acidità tipica di questo vitigno.

“Sempre affascinato dalla particolarità, dalla bellezza naturale ed unica della pietra del mio Carso, ho voluto sperimentare la vinificazione nei tini di pietra. La vinificazione nei tini di pietra ha origine in epoca preistorica. Nel secolo scorso tali contenitori venivano usati per la conservazione di vari alimenti, tra cui anche il vino. Da tanto cercavo una valida alternativa ai tini in rovere. Creando questi tini ho voluto stringere ancora di più il legame dell’azienda con il territorio cercando anche di valorizzare la pietra locale. Il tino in pietra, oltre ad essere realizzato in un materiale naturale da artigiani locali, è in grado di mantenere la temperatura costante. I maestri Marko e Kristjan Zidaric hanno così dato forma ad un tino unico, fatto di 5 pezzi di marmo impilati ed assemblati. Una volta raccolta la varietà della vitovska, viene diraspata e messa nella vasca di pietra, dove avvengono poi la fermentazione e la macerazione. Le bucce rimangono a macerare per circa 18 giorni, dopodiché il vino viene travasato e messo nelle botti di rovere”.

Beniamino Zidarich

Queste due immagini rappresentano tutta la bellezza di questa cantina. 

Da sola la cantina Zidarich vale il viaggio, a prescindere da dove parti sai dove arriverai.

E poi ci sono i vini, che assolutamente non sono da meno.

Che fascino, scommettiamo che te ne innamorerai perdutamente?

Mare & Vitovska: Vitovska 2016, Zidarich

⚙️Macerazione e fermentazione sulle bucce in tini aperti senza nessun controllo della temperatura. Fa la malolattica in grandi botti di rovere per poi affinare in botti medie e grandi di Slavonia per almeno 2 anni.

👁️  Giallo dorato leggermente velato.

👃 Intense note salmastre abbracciano la susina in confettura e i fichi essicati.

👄 Fresco, strutturato, molto sapido e discretamente lungo.

Mare & Vitovska: “Kamen” Vitovska 2017, Zidarich

⚙️18 giorni di macerazione in tini di pietra e poi messa in tini di legno. La nuova versione assaggiata dalla botte fa tutta pietra! 🔝 

👁️  Giallo paglierino intenso con riflessi oro. 

👃 Deliziose note minerali, salsedine e brezza marina, si intrecciano a delicati accenti tostati con un finale di zenzero fresco.

👄 Intenso, caldo, molto sapido e lungo.

A pranzo abbiamo avuto il piacere di assaggiare una chicca della produzione di Benjamin. Nel giugno 2011, dopo cinque anni dalla raccolta dell’uva la Zidarich VITOVSKA Collection 2006 entra in commercio racchiudendo in sé la massima espressione che la vitovska può dare. Esistono soli 1.300 esemplari numerati e tutta la produzione affina in un’unica grande botte da 10 ettolitri per 4 anni. Nella Grande Osteria “Tre Noci” [Via Sistiana 33, 34019 Duino-Aurisina (TS)], l’abbiamo abbinata a del pesce squisito (a parte il polpo, troppo gommoso e duro), in particolare questi cannolicchi con la salsina piccante erano davvero buoni! Mi hanno ricordato quelli che ho cucinato a Lisbona l’anno scorso, divini! Mmmmh che voglia mi è venuta di mangiarli anche ora…  meglio che non ci penso, o vanifico i 3 kg che ho perso in questi ultimi 10 giorni! 🤭

Cheers 🍷

Chiara 

P.S. Come sempre grazie a Sony Italia e a UniversoFoto.it per la meravigliosa Sony Rx100M4 (comprala subito su Amazon seguendo questo link: adesso costa 400€ in meno!) che mi consente sempre di fare foto spettacolari in ambienti bui come le cantine senza l’ausilio di scomode luci portatili! Una rivoluzione per tutti gli appassionati di vino! 😋

P.P.S. Ti saluto con questo video tratto dalla colonna sonora di Twilight di Carter Burwell che adoro. Lo so, lo so… sono grande ormai per questo genere di storie… ma resto un inguaribile romantica! Quindi ora mi riguardo il film prima di andare a dormire! 😍 [Che poi Edward, anzi Robert Pattinson, è fico oltre ogni immaginazione… bevesse vino invece che sangue sarebbe il mio uomo ideale! 😂]

P.P.P.S. Se oggi sei sul Lago d’Iseo non perderti il concerto “Tre Tempi Duo” con Giacomo Bigoni alla chitarra e Gaetano Genna al clarinetto. Ci vediamo a Sulzano alla Chiesa di San Fermo alle 21 per il Festival “Onde Musicali sul Lago d’Iseo“! 

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📞(+39) 040 201223

✉️ info@zidarich.it

📍Loc. Prepotto, 23 – Duino Aurisina (Trieste)

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