Ti sei mai chiesto se il vino biologico è una moda o un sinonimo di qualità? Che tu sia un appassionato di bollicine (come me) o un sommelier (come me), non è mai troppo tardi per approfondire un tema enologico destinato a non passare mai di moda! Per questo ho deciso di associarlo a Riccardo Fratus ed al suo Riccafana… che con il suo vino franciacorta zero-zero mi ha stupito più di tanti altri.

Parto presto, direzione Milano. Come ogni giorno, il mio adorato lago d’Iseo mi emoziona e calma riempiendomi l’anima di felicità. Ho conosciuto Riccardo Fratus all’Enoteca 21 di Piazza Duomo quando, in collaborazione con Alessia Berlusconi vignaiola de La Contessa, ha presentato un paio di suoi splendidi Franciacorta… che mi hanno fatto pensare che meritava una visita in cantina! E così, sul finire della giornata, Riccardo ha avuto la pazienza di aspettarmi (sono rimasta imbottigliata nel traffico… e in una serie di brutte parole verso la zona C… ) in cantina per parlarmi del suo Metodo Franciacorta e berci assieme più di un calice di Franciacorta Zero Zero.

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Il Franciacorta Zero Zero (zero dosaggio, zero solfiti) è un prodotto eccellente, elegante e spigoloso come piace a me. Certamente un vino di nicchia, non per tutti… ma capace di far contento un appassionato di bollicine fino al midollo! Lo so, forse sono un pochino restrittiva, ma secondo me chi ama il Franciacorta beve il Dosaggio Zero innanzi tutto… poi del resto se ne parla! Fosse per me berrei solo Franciacorta appena sboccati… (a questo proposito ringrazio Stefano Cola per avermene sboccato uno davanti, ma questa è un’altra storia! 😉 )

Sei pronto per avventurarti in un appassionante viaggio nella Franciacorta del biologico con Riccardo Fratus? Questa frase sul vino di Coluche ci da la spinta giusta! 😀

[Tweet “Gesù trasformava l’acqua in vino. Non mi stupisce che 12 discepoli lo seguissero dappertutto.”]

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 L’azienda vinicola La Riccafana è stata acquistata dal padre di Riccardo Fratus nel 1973 da un imprenditore locale famoso nella zona perché inventore del celebre bambolotto Cicciobello… all’epoca era un casolare lombardo del 1413 da ristrutturare completamente… oggi l’estensione territoriale arriva a 14 ettari vinificati più 5 ettari di monte. Il primo ampliamento di 800 mq fu fatto nel 1992, sopra il quale si trova il tetto giardino. La produzione massima è di 13 ettari di Franciacorta e 1 ettaro di Rosso Riserva, niente curtefranca… 100.000 bottiglie in 2 marchi commerciali, il Fratus nato dal cognome di Riccardo Fratus che viene commercializzato esclusivamente da un’azienda vitivinicola senese del Chianti Classico “Rocca delle Macie” che occupa un 35% del fatturato annuo. La filosofia di Riccardo Fratus è “Step by step” sia negli investimenti in azienda sia negli investimenti commerciali… e io da sempre la condivido con i miei clienti sul web:

[Tweet “Il traguardo è più vicino per chi fa un passo dopo l’altro.”]

Riccardo mi racconta la sua storia, con la passione di chi ha fatto una scelta di vita con passione e un piglio imprenditoriale che, sono certa, farà la differenza. Il marchio Riccafana nasce nel 2014, e si pone sul mercato in modo diverso dal Fratus che ha una sboccatura più zuccherina ed è più “ruffiano”. La filosofia della produzione cammina in parallelo al clima, per questo in funzione dell’annata vendemmiale, agronomo ed enologo attuano dei precisi protocolli sviluppati in base alla maturazione dell’uva ed alla situazione degli appezzamenti… insomma in base alla materia prima che si ottiene grazie al clima nasce il prodotto! La parcellizzazione dei campi consente una vinificazione difficile e rischiosa ma con ottimi risultati. Le liqueur non sono particolarmente elaborate, né per il Riccafana, né per il Fratus. Come insegna l’enologo Angelo, lo zucchero è una brutta bestia per il Metodo Classico Franciacorta perché tende ad ossidare velocemente il prodotto conferendogli un retrogusto amaro dovuto al fatto che gli acidi non armonizzano con lo zucchero.

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Ho degustato tutta la produzione di Franciacorta Riccafana… Di tutti, il vino che mi ha convinto di più è il Franciacorta DOCG Brut Rosé Millesimato Pinò Negher Territori Riccafana… e su questo punterei molto se fossi in Riccardo. Di un bellissimo rosa buccia di cipolla chiaro, quasi salmonato, degno dei migliori Champagne Rosé, questo vino ottenuto interamente con uve biologiche di Pinot nero subisce una pressatura soffice e una fermentazione in vasca di  inox termocondizionata, per poi maturare 6 mesi in vasche d’acciaio. Affina successivamente almeno 30 mesi sui lieviti, il suo perlage è fine e persistente… e ha un gusto davvero rotondo, con un naso elegante di liquirizia stemprata da note balsamiche. Davvero, lo trovo uno dei migliori Franciacorta Rosé (insieme a quello de La Montina che però rimane un pelo meno elegante al naso perché leggermente più “vinoso”), senza stare a scomodare l’eccellente Anna Maria Clementi di Ca’ del Bosco che, tuttavia, si colloca in una fascia di prezzo ben più alta!

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 [Tweet “”Coltiviamo nuove emozioni” #Franciacorta #vino #bio #Riccafana”]

Ed è Coltiviamo nuove emozioni il motto che La Riccafana incarna in ogni bottiglia, con successo. Riccardo poi è davvero un personaggio, ed è un piacere stapparsi con lui una delle sue ottime bottiglie! A gennaio 2016 si può dire che questo Zero Zero era ancora un pochino spigoloso, ma sono convinta che se ripasso in cantina tra qualche mese sarà spettacolare!

Riccardo Fratus punta molto sul biologico… e cosa devo dire io che non sono una fan del vino biologico?  Se per me è molta più moda che sostanza, un po’ come la SPA del grappolo di Ca’ del Bosco, questa volta riconosco che il prodotto che ne scaturisce è eccellente. Recentemente sono stata anche da Barone Pizzini, che si proclamano i fautori del biologico. Con me si casca male: non me ne frega assolutamente nulla che un vino sia biologico o no, mi interessa che sia buono 😉 Dei Franciacorta di Barone Pizzini ve ne parlerò presto, intanto vi consiglio di procurarvi un’ottima bottiglia di Franciacorta Rosé Millesimato Pinò Negher di Riccafana e dare un bacio alla persona che amate!

Amate e siate felici, sempre. Poiché i vostri sorrisi sono il prodotto del vostro cuore.

Un abbraccio,

Chiara

P.S. sì, ho ancora l’albero di Natale. Ma a me piace molto la luce soffusa che fa, e me la godo tutte le sere dal divano. E se va avanti così, credo che me la godrò anche ad agosto! 😀

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