Adoro i bar nelle hall degli hotel eleganti. Mi piace guardare le persone che entrano ed escono, gli incontri di lavoro, gli appuntamenti fugaci, gli sguardi rubati. Mi piacciono i volti stanchi, l’energia, la musica, le storie. Per me non c’è posto migliore per scrivere perchè qui riesco ad isolarmi e ad ispirarmi come in nessun altro posto. Così eccomi qui, dopo un delizioso sushi Kobbo (Viale Vittorio Veneto 32) che a pranzo propone un menù di eccellente qualità ad appena 16,80 €, ad aspettare di immergermi nello straordinario mondo dei grandi vini bianchi friulani che Go Wine porta a Milano oggi, all’Hotel NH Touring. A proposito, spero che tutti i prossimi eventi di Go Wine a Milano siano ancora qui: questo hotel è delizioso, a due passi dalla Stazione Centrale e anche la sala utilizzata è delle giuste dimensioni per degustare in tranquillità.
Ho degustato 25 vini friulani in circa due ore e me la sono presa, come sempre, molto comoda per potermi scrivere tutti i dettagli. Poi ho pensato a come impostare questo articolo e ho deciso di condividere quelli che per me sono stati i 5 assaggi migliori, scegliendoli solo tra i vini bianchi secchi. Ti anticipo che mi sono goduta un vino passito di Lis Amoris ECCEZIONALE, ma dato che mi ero ripromessa di scrivere un articolo sui vini bianchi friulani di quello non ho fatto una degustazione professionale.
Vini Friulani al Go wine: ecco quelli che mi sono piaciuti di più!
Vino friulani #MigliorAssaggio/1: Lenardon
Vino bianco, è un blend di moscato giallo e moscato bianco circa in parti uguali.
La mia degustazione. Giallo paglierino scarico, consistente. Al naso è strepitoso con note di fiori di camomilla, te nero al limone molto intenso. È un vino particolarissimo che alla cieca riconoscerei tra mille vini e di cui mi ero già innamorata a Mare e Vitovska. In bocca è coerente e sapido, con una bella struttura e un grande equilibrio. Sorso lungo.
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Vini friulani #MigliorAssaggio/2: Specogna “Duality” 2020
Friuli Colli Orientali DOC Sauvignon.
La mia degustazione. Giallo paglierino scarico e brillante, consistente. Al naso è straordinario, amore puro.il Sauvignon declinato in tutte le note di idrocarburi possibili, il cedro è declinato da spremuto a scorza candita, vaniglia, il frutto della passione avvolge. In bocca avvolge e riempie, sembra un profumo. La pseudocalorica avvolge, la struttura conquista. Superlativo.
Vini friulani #MigliorAssaggio/3: Lis Neris
Friuli Isonzo DOC, fa una maturazione combinata inox/legno sul deposito fine per 11 mesi con bâtonnage frequenti. Affinamento in bottiglia per minimo 12 mesi.
La mia degustazione. Giallo verdolino brillante, consistente. Naso intenso caratteristico del Sauvignon, molto varietale come piace a me (una volta si diceva pipì di gatto, ora si dice legno di bosso, ma la sostanza è quella: è un Sauvignon che sa di sauvignon). Il bouquet si arricchisce di foglia di pomodoro e pompelmo). In bocca è morbido, fresco, molto sapido e lunghissimo.
Vini friulani #MigliorAssaggio/4: Vigna Petrussa, “Richenza” 2018
Venezia Giulia IGT Bianco, è un blend di 4 vitigni: friulano, malvasia istriana, riesling renano, picolit che vengono vinificato separatamente. Affina 18 mesi in barriere di rovere francese e 6 mesi in bottiglia.
La mia degustazione. Giallo paglierino carico e brillante, consistente. Al naso è molto interessante con note di albicocca candita e fresca, crema diplomatica alla vaniglia, idrocarburo. In bocca è coerente, con una pseudocalorica presente. Struttura ed eleganza, ha bisogno di qualche altro anno di bottiglia per essere apprezzato al meglio.
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Vini friulani #MigliorAssaggio/5: Castello di Spessa
Collio DOC, fa solo acciaio dalla vinificazione all’affinamento.
La mia degustazione. Giallo paglierino scarico con riflessi verdolini. Al naso è tipico del Sauvignon intenso e buonissimo, con note di erbe aromatiche, pera matura, erba cedrina, legno di bosso e foglia di pomodoro. Anche questo è un Sauvignon molto varietale. In bocca è strutturato ed elegante, sapido e ben dosato la pseudocalorica. Sorso lungo.
Le degustazioni orizzontali mi piacciono tantissimo e questo Go Wine dedicato ai vini friulani è riuscito a farmi capire un paio di cose dell’annata 2020. Innanzitutto per me la 2020 NON è stata una buona annata per il friulano. Il friulano è un vitigno che amo tantissimo e che sa emozionarmi come pochi quando è ben riuscito. Nella 2020 non ho trovato un solo friulano capace di essere all’altezza delle mie aspettative. Ieri ho degustato vini che conoscevo bene e non erano assolutamente all’altezza delle precedenti annate, senza sconti. Ieri solo il Friulano di Castello di Spessa e quello di Felluga sono stati discreti. Gli altri tutti da dimenticare: strutture non pervenute, profumi appena percettibili. Anche la malvasia istriana insomma, manca un po’ di opulenza e longevità. Il vitigno che invece ci ha guadagnato secondo me è la Ribolla Gialla: vitigno che io non amo molto, ma devo dire che quelle degustate ieri erano non molto strutturate, ma con profumi agrumati molto piacevoli. Un’annata molto più interessante per il Sauvignon che è riuscito a sprigionare tutti i suoi aromi varietali.
I produttori che aderiscono a questi eventi di Go Wine sono sempre di altissima qualità e anche oggi erano presenti tra le migliori cantine Friuli. Quindi ringrazio il presidente Massimo Corrado per il suo lavoro e lo invito a continuare così: vini di qualità per un pubblico di qualità, con tantissima gente ben scandita per orario in modo da evitare assembramenti in un salottino delizioso come quello del NH Touring Hotel a Milano.
Cheers 🍷
Chiara
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