Autoctono si nasce 2021 di Go Wine è uno degli eventi che da sempre mi piace di più. Ci sono tante chicche interessanti e l’anteprima per la stampa è sempre “a misura” di degustatore, ovvero riesco a prendere tutti i miei appunti serenamente. Purtroppo la degustazione su turni non mi permetteva di assaggiare tutto pertanto, visto che normalmente dò sempre più spazio alle bollicine soprattutto metodo classico, per questa edizione 2021 a Milano ho deciso di prediligere i vini bianchi. E li ho assaggiati tutti, davvero tutti! Ho sforato di qualche minuto nel tempo massimo consentito ma orgogliosamente ci sono riuscita! Non solo, ho stilato una vera classifica di degustazione dei vini che mi sono piaciuti di più. Ti chiedo di leggerla con uno sguardo emozionale perchè, essendo vini diversi di regioni diverse ed elaborati con vitigni autoctoni diversi non posso certo fare paragoni. Considerala quindi puro piacere soggettivo del mio palato!

#1 Autoctono si nasce 2021: “Ensemblao” 2017, La source

Appunti di degustazione. Si presenta di un bellissimo colore giallo oro intenso e brillante. Al naso ricorda un gewurztraminer alsaziano ed è semplicemente pazzesco. Si abbina magnificamente con le ostriche e i formaggi erborinati.

Vitigno autoctono. Moscato, gewürztraminer e müller-thurgau si incontrano per creare un capolavoro. Non sono proprio vitigni autoctoni della Valle d’Aosta, ma il moscato bianco e il müller-thurgau sono così radicati da lungo tempo nella regione da potersi ormai definire quasi autoctoni.

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#2 Autoctono si nasce 2021: “Incompreso” 2020, Ca ed Curen

Appunti di degustazione. Giallo paglierino scarico e brillante. Al naso ha note più da sauvignon che da moscato. Si arricchisce di pesca sciroppata, pera e cioccolato bianco. In bocca è equilibrato coerente fresco e piuttosto sapido.

Vitigno autoctono. Il moscato è un vitigno aromatico a bacca bianca autoctono del Piemonte.

N.B Il 23 gennaio 2020 a Autoctono si nasce avevo scelto questo vino tra i 5 che mi erano piaciuti di più. Scopri le altre chicche QUI.

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#3 Autoctono si nasce 2021: “Telos Bianco” 2019, Tenuta Sant’Antonio

Appunti di degustazione. Giallo paglierino con riflessi dorati, brillante e consistente. Al naso è intenso, profumatissimo e molto elegante. Note di frutto della passione, arancia rossa, cioccolato bianco e basilico greco. In bocca è coerente, con una grande spalla acida, sapidità e tanta struttura. Lungo finale agrumato.

Vitigno autoctono. La garganega è il vitigno a bacca bianca autoctono delle province di Verona e Vicenza. Una curiosità? Studi del DNA hanno evidenziato che un suo clone è identico alla Malvasia de Manresa, un vitigno spagnolo praticamente estinto.

N.B. Il 31 maggio 2019 ho fatto una verticale di Telos spettacolare, dall’annata 2018 all’annata 2012.

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#4 Autoctono si nasce 2021: “Giganti Bianco” 2019, Contini

Appunti di degustazione. Giallo paglierino brillante e consistente. Naso pazzesco si sente la botte, ma non è invadente. Naso intenso con note di cioccolato bianco, banana, noci di macadamia, aneto. In bocca è coerente, croccante, fresco, caldo sapido e con un lungo finale di mousse di mascarpone.

Vitigno autoctono. Vernaccia e Vermentino si uniscono nella loro terra autoctona: la Sardegna.

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#5 Autoctono si nasce 2021: “Ti Esti'” Fiano 2019, Domus Hortae

Appunti di degustazione. Naso meraviglioso citrino con note di pera candita, cedro candito, essenza di citronella, lavanda, camomilla, te nero (tanto). In bocca è coerente con note di te al limone, molto sapido e freschissimo. Lungo finale di te nero non zuccherato.

Vitigno autoctono. Il minutolo è un vitigno aromatico a bacca bianca autoctono della Puglia che da sempre vive all’ombra del ben più famoso fiano di Avellino. In realtà sono due vitigni diversi che per lungo tempo si sono chiamati entrambi fiano, in Valle d’Itria talvolta si chiamava fiano minutolo poi dal 2011 finalmente nel Registro delle Politiche Agricole fa la sua comparsa ufficiale solo con il nome minutolo. La coltivazione è attualmente in osservazione in Basilicata.

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#6 Autoctono si nasce 2021: Grechetto 2019, Colle Ciocco

Appunti di degustazione. Giallo paglierino brillante con sfumature dorate. Al naso è delizioso con note citrine di cacao con limone candito e zenzero, viola, spremuta d’arancia rossa. In bocca è coerente e molto equilibrato, particolarmente beverino e con un lungo finale di arancia rossa.

Vitigno autoctono. Il grechetto è un vitigno diffuso in Umbria e in tutta la fascia dell’Italia Centrale. Viene coltivato anche in Emilia dove si elabora il Pignoletto DOCG, ma io preferisco le sue espressioni ferme.

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#7 Autoctono si nasce 2021: “Vigne Alte” Lugana 2020, Zeni 1870

Appunti di degustazione. Stile classico della Lugana. molto grasso, coerente, naso della turbina con una nota di albicocca. In bocca è fresco e molto sapido, piacevolissimo.

Vitigno autoctono. Il trebbiano di Soave è conosciuto anche come trebbiano di Lugana, turbiana, verdicchio bianco.

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#8 Autoctono si nasce 2021: “Torcoli” Vermentino 2019, Lombardi

Appunti di degustazione. Giallo paglierino brillante e consistente. Al naso è minerale con note di idrocarburi particolarmente interessanti. Note di pera, miele, mon cheri, burro fuso. In bocca è fresco, molto sapido, strutturato e caldo. Lungo finale mielato.

Vitigno autoctono. Il vermentino è un vitigno famosissimo coltivato soprattutto in Sardegna, Liguria, Toscana e Piemonte (con il nome Favorita), dove può definirsi autoctono. Per esprimersi al meglio chiede di essere allevato lungo la costa, meglio ancora se in altitudine.

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#9 Autoctono si nasce 2021: Pigato 2020, Claudio Vio

Appunti di degustazione. Giallo paglierino brillante, consistente. Al naso caratteristico del pigato, senza sbavature. Naso floreale e burroso, con note di miele, confetto e gelsomino. In bocca è coerente, fresco, molto sapido e lungo.

Vitigno autoctono. Il pigato è un vitigno a bacca bianca di origine greca arrivato in Liguria durante il Medioevo.

N.B. Ho avuto il piacere di soggiornare nel delizioso agriturismo della famiglia Vio durante una splendida serata di Stelle & Calici con chef Tommaso Arrigoni organizzata da Vite in Riviera. Mi piacerebbe proprio tornarci! 😍

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#10 Autoctono si nasce 2021: Vigneto Storico Friulano 2019, Gigante

Appunti di degustazione. Giallo paglierino brillante un friulano eccellente e particolarmente minerale. Al naso pesca, pera, viola, albicocca, amarena sfumano in un finale di salsedine. In bocca è freschissimo e sapido. Lungo finale ammandorlato. Si abbina bene con i crostacei e i pesci di lago, meglio crudi.

Vitigno autoctono. Un tempo si chiamava tocai, oggi si chiama semplicemente friulano a seguito di una disputa legale con il blasonato vino ungherese Tokaji prodotto con il vitigno furmint. Curiosamente poi sembra che sia in realtà tocai italiano, portato in Ungheria come dote matrimoniale dalla nobile friulana Aurora Formentini nel 1632. Quindi, se non è chiaro, sembra che noi non possiamo più chiamare il nostro vitigno e il relativo vino prodotto Tocai perchè in assonanza con il Tokaji ungherese che sarebbe in realtà prodotto con il tocai italiano. Aiuto 😅 Questo vitigno a bacca bianca si coltiva in Friuli-Venezia Giulia e Slovenia.

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Bonus: Ti piace il giapponese? Prova Sushi Kobbo a Milano!

Quanto mi piace il sushi… e quanto mi piace la formula ACE! Tuttavia trovare un sushi all can you eat di qualità è più difficile che trovare un Sassicaia dell’85 in cantina. Ho il mio punto di riferimento a Milano che è Jin Sushi, però il lunedì è chiuso e mi sono ritrovata allo sbando con una fame chimica assurda. Così curiosando tra le varie proposte ho scovato Sushi Kobbo… e devo dire che alla fine mi è piaciuto almeno quanto Jin Sushi. Una qualità incredibile tra tipico e fusion in un ambiente curatissimo e con poltrone comodissime. Considera 60€ in 2 vino escluso per gustare una vagonata di sushi e sashimi deliziosi. Ti segnalo gli uramaki all’astice, il nigiri all’anguilla e tutto il sashimi. Non vedo l’ora di tornarci!

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Spero proprio che assaggerai questi vini… lato mio mi riprometto al più presto di visitare qualcuna di queste cantine perchè sono convinta che c’è molto altro di buono da assaggiare!

Conosci qualcuna di queste cantine? Se sì scorri la pagina e scrivimelo in un commento! 🤩

Cheers🍷

Chiara

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